Bioera torna a crescere a Piazza Affari dopo il lungo calo. Santanchè si dimette


Sprint in apertura di seduta per Bioera a Milano nel giorno successivo all’annuncio delle dimissioni del presidente del consiglio di amministrazione del gruppo, Daniela Santanchè.


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La corsa di Bioera a Piazza Affari

Seduta spumeggiante per Bioera a Milano, con il titolo quotato sull'MTA di Borsa Italiana che in avvio di contrattazioni era arrivato a guadagnare oltre il 9%, con un massimo a 0,185 euro.

Il titolo ha poi proseguito sullo stesso trend e continua a salire del 4% a metà mattinata e viaggia intorno quota 0,175 euro per azione.

Il rally riporta Bioera ai livelli dello scorso maggio e sembra mettere fine ad un calo continuo nell’ultimo anno, quando ha ceduto oltre il 60% del suo valore.

Le dimissioni di Santanchè

Ieri la società che produce e distribuisce prodotti biologici e guidata da Canio Giovanni Mazzaro aveva comunicato le dimissioni della presidente del consiglio di amministrazione, Daniela Garnero Santanchè, oltre che senatrice.

Il comunicato spiega che le dimissioni di Santanchè sono irrevocabili e dovute a “motivi di impegni personali che non permetterebbero alla stessa di proseguire a svolgere in modo adeguato le attività di presidente”.

Dalla società specificano che Santanchè non è componente di alcun comitato consigliare e non detiene nessuna quota societaria, sia direttamente né direttamente.

Le dimissioni “avranno effetto dalla data in cui si celebrerà la prossima assemblea degli azionisti o, come ultimo termine, dal giorno 31 dicembre 2021”, conclude la nota diffusa sul sito della società.

I conti semestrali della società

Il 15 settembre scorso la società aveva comunicato i risultati economici relativi al primo semestre del 2021, indicando una chiusura del periodo con ricavi per 0,52 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 6,37 milioni dello stesso semestre del 2020.

Dalla società hanno spiegato che il calo è dovuto interamente al deconsolidamento della società operativa Ki Group a partire dal primo gennaio 2021.

L’utile netto della società è risultato pari a 17,12 milioni di euro, in aumento rispetto al rosso di 2,92 milioni di euro del primo semestre dello scorso anno.

Il risultato arriva a seguito del significativo provento non ricorrente, pari a 18,7 milioni di euro, rilevato nel periodo in conseguenza dell’intervenuto deconsolidamento, con effetto 1° gennaio 2021, della partecipazione detenuta dal gruppo nella società operativa Ki Group.

A fine giugno 2021 l'indebitamento netto era pari a 7,3 milioni di euro, rispetto ai 12,2 milioni al 31 dicembre 2020.

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