Biogen +39,8%, grazie al nuovo farmaco contro l’Alzheimer


La corsa potrebbe non essere finita. Siamo andati a vedere dentro i numeri del gruppo e, dopo l’ok da parte dell’Fda, l’impatto sui ricavi e utili sarà davvero importante e maggiore rispetto ai concorrenti colossi come Roche ed Eli Lilly.


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Il nuovo farmaco

Ieri Biogen, società biotecnologica Usa e la farmaceutica giapponese, Eisai, hanno riportato sorprendenti risultati clinici positivi nei test in fase avanzata di quello che potrebbe essere il primo farmaco efficace contro l’Alzheimer : Lecanemab.

In pazienti con la malattia nella prima fase, il farmaco è stato in grado di ridurre il declino cognitivo del 27% nell' arco di 18 mesi. In un'intervista a Bloomberg, Lon Schneider, professore di Psichiatria e Scienze del comportamento presso l' Università del Sud California, ha dichiarato che probabilmente il farmaco otterrà l' approvazione da parte dell' Fda ( l'ente governativo che si occupa della regolamentazione dei prodotti farmaceutici ed alimentari).

Il farmaco agisce sulla proteina tossica conosciuta come amyloid, considerata da molti studi e scienziati la causa dell' Alzheimer perché va a " ingobrare / ridurre" le funzioni celebrali,.

Ieri Biogen ha chiuso a +40% , Eisai +57%, Eli Lilly +7.5%, Roche +4%.

Eli Lilly dovrebbe presentare gli ultimi dati del suo farmaco per Alzheimer a breve, Roche a fine ottobre.

Siamo di fronte a un prodotto molto rivoluzionario con potenzialità di vendite elevate.

Biogen, l'impatto sui numeri

Dai massimi toccati nel 2021 intorno a $350 il titolo è arrivato a perdere circa il 50%, toccando i minimi intorno ai $190, ieri ha chiuso a $276.

Le ragioni della brutale correzione sono dovute al declino del business nell'ultimo paio di anni: la società ha riportato un calo degli utili in 5 degli ultimi trimestri e una riduzione dei ricavi per 8 trimestri consecutivi.

La generazione di flussi di cassa è rimasta abbastanza buona e lo stato patrimoniale è solido.

Ieri Biogen ha scambiato 16 milioni di azioni, 16 volte il volume medio degli ultimi 3 mesi. Le azioni vendute allo scoperto erano poche, circa 2 milioni, per cui la stragrande maggioranza è stata "real buying " ( reali acquisti) e non coperture di posizioni short / corte.

A questi livelli il titolo tratta a 16.7 volte utili attesi 2022 ( che sono stimati a -30% vs 2021), 17.6 su 2023, non paga dividendi. Nel 2021 Biogen ha generato un flusso di cassa netto di $ 3.4 miliardi che sulla capitalizzazione attuale di $40 miliardi rappresenta un Free Cash Flow Yield dell' 8.5%. Nel 2021 la società ha fatturato $10 miliardi.

In attesa delle analisi delle grosse banche di affari abbiamo visto una stima di qualche ricerca indipendente secondo cui Biogen potrebbe generare da questo farmaco (che potrebbe ricevere il semaforo verde dall’Fda a inizio 2023) oltre $10 miliardi di fatturato entro il 2026, considerando anche la molto probabile competizione di Roche e Lilly.

Confronto con i competitor

Ai prezzi di oggi la Eli Lilly tratta a 41 volte utili attesi 2022, 35 volte su 2023, 1.3% dividend yield, Free Cash Flow intorno al 3%. Quest' anno il fatturato atteso è di circa $28 miliardi e capitalizza quasi $320 miliardi ossia 11 volte il fatturato.

Roche tratta a 15 volte utili attesi 2022, 13.5 su 2023, 3% dividend yield, 8% Free cash flow yield, sta continuando ad eseguire il suo piano di riacquisto di azioni proprie pari al 4% delle azioni in circolazione. Roche quest' anno dovrebbe fatturare $67 miliardi e capitalizza ora $270 miliardi ossia 4 volte il fatturato.

Eisai: non abbiamo ancora una copertura delle azioni giapponesi.

Action to be taken

Rimaniamo positivi su Roche il cui profilo di rischio/ rendimento rimane decisamente attraente.

Eli Lilly ha sempre trattato a premio, spesso significativo, sul settore avendo sempre dimostrato una crescita strutturale ben sopra la media dell' industria farmaceutica. A questi multipli però consideriamo il titolo troppo caro.

Su Biogen ci riserviamo un'analisi più approfondita: ora ci limitiamo a registrare che, nonostante il balzo di ieri, l'azione non è cara, e, considerate le sue dimensioni minori, il nuovo farmaco avrebbe un impatto su ricavi, Utili e flussi di cassa molto significativo che vorrebbe dire anche una revisione al rialzo delle stime degli utili da parte degli analisti molto importante e tale per cui si passerebbe da avere una società in decrescita ad una con buona crescita.

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