Bitcoin, altro passo avanti verso il mainstream: approvato il Genius Act

Bitcoin, altro passo avanti verso il mainstream: approvato il Genius Act

Il provvedimento sulle stablecoin è stato approvato dal Senato statunitense e da molti è considerato un passo avanti per le criptovalute verso il mainstream, ma non mancano le critiche, in particolare per quanto riguarda il possibile conflitto di interesse di Donald Trump.

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Bitcoin valore oggi

Continua il recupero del Bitcoin dopo le novità provenienti dagli Stati Uniti dove il progetto di legge Genius Act sulla regolamentazione delle stablecoin ha fatto nuovi passi avanti.

Questa mattina il prezzo della principale delle criptovalute tocca quota 107.960 dollari, ai massimi di quattro mesi e ad un passo dal suo record storico di 109.288 dollari toccato lo scorso gennaio.

Partendo da un minimo di 77 mila dollari di inizio aprile, in poco più di un mese la cripto è salita del 43%, mentre da inizio anno la crescita si attesta al 15%.

Cos'è il Genius Act

Ieri il Senato statunitense ha approvato con 66 voti favorevoli l’avanzamento del Genius Act, un disegno di legge che mira a regolamentare le stablecoin, un tipo di criptovaluta ancorata al valore di un altro asset, spesso il dollaro USA, e considerata meno volatile rispetto ad altre valute digitali, pertanto più adatte al trading.

Il disegno di legge, che ora dovrà essere approvato dal Presidente Donald Trump, stabilisce le regole per gli emittenti di stablecoin, incluso l'obbligo per le aziende di detenere una riserva di asset sottostanti la criptovaluta. Tale disposizione mira a proteggere i consumatori, che altrimenti rischiano di non riuscire a incassare i propri averi in caso di un rapido e diffuso svendita di monete.

Inoltre, la misura imporrebbe agli emittenti di concedere ai detentori di monete la priorità di rimborso in caso di fallimento e di rispettare alcune norme antiriciclaggio e sanzioni antiterrorismo.

Un passo verso il mainstream

I sostenitori del Genius Act applaudono la misura come un tentativo, unico nel suo genere, di formalizzare un segmento chiave del settore delle criptovalute, offrendo tutele ai consumatori, consentendo l'ingresso alle società finanziarie tradizionali e facendo crescere il mercato delle valute digitali.

"Questo provvedimento prepara il terreno affinché questi asset diventino mainstream", ha dichiarato ad ABC News Christian Catalini, fondatore del MIT Cryptoeconomics Lab, che sostiene la misura. Il provvedimento “farà in modo che molti emittenti entrino nel settore e i consumatori avranno maggiore scelta, portando maggiore concorrenza e innovazione nei pagamenti”, aggiunge.

Secondo Catalini, le nuove regole “sollevano le persone dall'onere di distinguere tra attori validi e non nel settore delle stablecoin, aprendo invece la concorrenza tra le aziende in base alla qualità dei loro prodotti, con offerte più rapide e migliori funzionalità a consumatori e aziende”.

Il conflitto di interesse di Trump

I critici del provvedimento affermano che il disegno di legge rischia di mettere in pericolo i consumatori, non protetti sufficientemente, e l’economia in generale con una normativa debole, mentre non riesce a contrastare il commercio illecito di stablecoin.

Tra le altre critiche c’è la preoccupazione relativa al conflitto di interesse di Trump: a marzo, la società di criptovalute World Liberty Financial, sostenuta dal Presidente, ha emesso una stablecoin da 1,5 miliardi di dollari. Una società di investimento con sede ad Abu Dhabi all'inizio di questo mese ha utilizzato la stablecoin per effettuare un investimento di 2 miliardi di dollari nell'exchange di criptovalute Binance, mettendo la società di Trump in una posizione tale da trarre profitto dall'accordo. Trump ha negato qualsiasi illecito.

"Sebbene una legge forte sulle stablecoin sia il miglior risultato possibile, questo provvedimento debole è peggio di nessuna legge", ha dichiarato al Senato la senatrice democratica del Massachusetts Elizabeth Warren.

Se il disegno di legge contiene una clausola che "vieterebbe a qualsiasi membro del Congresso o alto funzionario del ramo esecutivo di emettere una stablecoin di pagamento durante il periodo in cui ricopre un incarico pubblico", secondo Warren, la misura “non protegge adeguatamente dalle preoccupazioni sollevate dall'iniziativa di Trump: offre ancora più opportunità di premiare gli acquirenti delle sue monete con favori come esenzioni tariffarie, condoni e nomine governative".

JP Morgan consente ai clienti l’acquisto di Bitcoin

Un’altra notizia importante per il settore è l’annuncio di queste ore arrivato da una delle maggiori banche statunitensi, JP Morgan, la quale ha confermato che presto consentirà ai propri clienti l’acquisto di Bitcoin.

L’annuncio è stato fatto dal Ceo Jamie Dimon durante l’Investor Day annuale della banca, tenutosi lunedì scorso. Se la banca “permetterà di acquistare la criptovaluta, l’istituto non offrirà servizi di custodia per l’asset digitale”, spiegava il manager.

Dimon è da tempo uno dei maggiori critici del Bitcoin, in quanto lo considera strumento di attività illecite, pertanto la sua decisione indica come la banca stia cercando di adattarsi alla crescente domanda e all’interesse del mercato per gli asset digitali.

Nel mirino del manager è finita anche la blockchain: “ne parliamo da 12 o 15 anni” e, nonostante la quantità di denaro investito in questa tecnologia, la sua importanza “non è tale come pensate”. Così come per il Bitcoin, però, JP Morgan sembra andare contro queste sue idee e continua ad investire nella blockchain: la sua piattaforma KInexys ha recentemente completato una transazione su una blockchain pubblica, regolando titoli del Tesoro statunitensi tokenizzati sulla testnet di Ondo Chain, test considerato molto importante.

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