Bitcoin in calo dopo l'attacco della Sec alle cripto: “come il Far West”

L'istituto di controllo americano ha definito il mondo delle criptovalute “molto simile al Far West” chiedendone la regolamentazione e trascinando in basso le quotazioni del Bitcoin, sceso a 37 mila dollari.
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La Sec contro le criptovalute
Violento attacco da parte della Securities and Exchange Commission (Sec), la Consob americana, contro le valute digitali. Il Presidente Gary Gensler ha infatti definito il mondo delle criptovalute “simile al Far West”, in quanto “non c'è abbastanza protezione per gli investitori”. L'attacco è arrivato nel corso dell'Aspen Security Forum, provocando la reazione di tutto il mondo legato alle cripto.
Gensler ha spiegato che “questa classe di attività è piena di frodi, truffe e abusi”, pertanto “abbiamo bisogno di ulteriori decisioni da parte del Congresso per evitare che le transazioni, i prodotti e le piattaforme cadano tra le crepe normative”.
Il Presidente ha spiegato che la maggior parte degli scambi effettuati con token digitali riguarda titoli, pertanto dovrebbe essere obbligatoria la loro comunicazione alla stessa Sec, esprimendo così la volontà di un controllo della commissione anche su questo mondo.
“C’è un grande clamore intorno alle criptovalute” aggiungeva Gensler, “ma in molti casi gli investitori non sono in grado di ottenere informazioni equilibrate e complete. Se non vengono affrontati questi problemi, molti investitori potrebbero essere danneggiati”.
Tuttavia, Gensler ha chiarito come sia possibile per le cripto avere ancora un ruolo importante, ma questa condizione è subordinata alla loro regolamentazione. “Per coloro che vogliono incoraggiare le innovazioni in cripto, vorrei far notare che le innovazioni finanziarie nel corso della storia non prosperano a lungo al di fuori dei nostri quadri politici pubblici”, spiegava. “Se questo campo ha intenzione di continuare, o raggiungere qualsiasi del suo potenziale per essere un catalizzatore per il cambiamento, è meglio portarlo all'interno di questo quadro pubblico”, concludeva Gensler.
Il calo del Bitcoin
Le parole di Gensler non sono passate inosservate nel mondo delle cripto e, come spesso accade, il Bitcoin ha reagito immediatamente. La principale delle valute digitali, infatti, ha ceduto subito oltre il 4%, scendendo così sotto i 38 mila dollari.
Si tratta di un nuovo brusco calo arrivato dopo quello a cui si è assistito a fine luglio quando le smentite di un presunto interesse di Amazon per i pagamenti in cripto sul suo e-ecommerce avevano attirato nuove vendite sul Bitcoin, sceso sotto quota 40 mila dopo aver toccato un massimo intraday di 42.446 dollari.
A testimoniare ancora la 'sensibilità' del Bitcoin agli attacchi che arrivano dalle istituzioni (qualora ce ne fosse ancora bisogno), si può citare quanto accaduto a fine giugno quando la Gran Bretagna e il Giappone bloccarono le attività regolare da Binance, la piattaforma di scambio per criptovalute, mentre a maggio la Cina proibiva sia le cripto-transazioni e le operazioni di mining.
Questi attacchi portarono il Bitcoin da un massimo storico di 64 mila dollari toccato ad aprile a crollare fino un minimo di 30 mila dollari, perdendo così il 30% del suo valore.
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