Bitcoin, vento in poppa dopo il taglio dei tassi Fed

La mossa decisa dall’istituto centrale continua a favorire gli asset rischiosi, comprese le criptovalute, e alcuni esperti ritengono che il proseguire del ciclo di allentamento monetario potrebbe ancora favorire il settore delle valute digitali.

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Il Bitcoin torna protagonista dopo il maxi taglio dei tassi di interesse deciso mercoledì dalla Federal Reserve che ha fatto tornare l’appetito al rischio, compreso per quanto riguarda le criptovalute.

La quotazione della principale delle valute digitali resta sopra i 63 mila dollari, ai massimi da tre settimane, e si avvia a chiudere positivamente la settimana, dopo aver ‘viaggiato’ quest’anno per la maggior parte del tempo nell’intervallo compreso tra 55 e 70 mila dollari, raggiungendo il massimo storico a 73.740 dollari nel mese di marzo.

Nell’azionario legato al settore, ieri MicroStrategy ha guadagnato il 9%, anche grazie agli oltre 244 mila Bitcoin posseduti (oltre 15 miliardi di dollari ai prezzi odierni), sostenuta anche dai suoi piani di un’offerta di debito da 700 milioni finalizzata all’acquisto di nuovi Bitcoin. Positiva anche la chiusura di ieri Coinbase di ieri, a +3,44%.

Le conseguenze del taglio

Lukman Otunuga, analista di mercato senior di FXTM, aggiungendo che un segnale di condizioni finanziarie più flessibili può aumentare l'appetito per asset più rischiosi come le criptovalute.

Il responsabile della ricerca di Grayscale, Zach Pandl, ha spiegato che la decisione della Fed di tagliare i tassi è stata presa nonostante i rischi di inflazione rimanessero piuttosto elevati. "La volontà delle banche centrali di correre rischi con l'inflazione tende a spingere gli investitori verso asset di riserva di valore, come oro e Bitcoin", ha affermato l’esperto, aggiungendo che nonostante i mercati instabili subito dopo l'annuncio, "nel tempo il Bitcoin trarrà vantaggio da tassi più bassi e da un dollaro più debole".

Cripto ed economia

A questo punto, il futuro dell’economia è diventato l’attuale focus e “un inizio aggressivo del ciclo di allentamento è un’ottima notizia per gli asset rischiosi, tra cui Bitcoin”, ha affermato Caroline Mauron, co-fondatrice del fornitore di liquidità per gli asset digitali Orbit Markets, sottolineando che “il mercato ha avuto bisogno di qualche ora per vedere il quadro generale e iniziare a riflettere sul miglioramento delle prospettive”.

Secondo David Lawant, capo della ricerca di FalconX, “l’attenzione si sposterà rapidamente sull’entità e l’estensione di questo ciclo”, con il “fattore da tenere d’occhio d’ora in poi che sarà la traiettoria dell’attività economica”. L’esperto ha evidenziato come negli ultimi tempi la correlazione tra azioni e criptovalute sia aumentata, segno che “le variabili economiche hanno influenzato i mercati degli asset digitali”.

Chris Weston, responsabile della ricerca presso Pepperstone Group, preferisce per il momento un approccio prudente in quanto “la funzione di reazione in corso della Fed non è ancora chiara, rimanendo questa su un percorso non programmato”.

Infatti, “una prospettiva economica negativa da parte della Fed potrebbe portare a un'inversione del Bitcoin anche nei casi in cui i tassi vengano ulteriormente tagliati”, conclude Otunuga.

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