Boom dei viaggi, per Tui ritorno all’utile nel 2022
La società tedesca, primo tour operator al mondo, registra un’attività pari al 94% del 2019, ma con prezzi più alti del 18%. I conti del terzo trimestre appesantiti dai rimborsi per i voli cancellati
Il futuro Ceo Sebastien Ebel: avremo un'estate 2022 molto forte.
La tedesca Tui, principale tour operator al mondo, ha confermato la previsione di un ritorno all’utile nel 2022, dopo i disastrosi 2020 e 2021 in cui ha accumulato complessivamente 5,5 miliardi di euro di perdite.
Mercoledì 10 agosto la società ha approfittato della comunicazione dei risultati del trimestre aprile-giugno per fare il punto sull’ottimo andamento dell’attività estiva: nel trimestre le prenotazioni hanno raggiunto un livello pari al 90% del 2019, l’ultimo anno prima della pandemia da Covid, con 11,5 milioni di clienti che hanno chiesto i servizi di Tui. A luglio e agosto le cose stanno andando ancora meglio con prenotazioni al 94% del livello del 2019. E il tutto avviene con prezzi medi più alti di circa il 18% rispetto al 2019.
Sebastien Ebel, l’attuale Chief financial officer che da ottobre assumerà la guida della società come Ceo, ha detto: “Continuiamo ad aspettarci un’estate 2022 molto forte per l’attività dei viaggi, con una previsione di Ebit significativamente positivo per l’intero anno”.
Gli analisti stimano per il 2022 un Ebit di 555 milioni.
Il consensus degli analisti prevede per il 2022 ricavi a 15,7 miliardi di euro, ancora al di sotto del dato del 2019 (18,9 miliardi), ma neanche paragonabili allo striminzito livello del 2021 quando si fermarono a 4,7 miliardi. L’Ebit è stimato a 555 milioni e il risultato finale dovrebbe essere positivo per una manciata di milioni.
Per gli analisti il colosso del turismo, che possiede agenzie di viaggi, compagnie aeree, hotel e navi da crociera, l’anno del pieno riscatto dalla pandemia sarà il 2023, quando Tui realizzerà oltre 18 miliardi di fatturato con un utile atteso a 410 milioni di euro, numeri allineati al 2019.
Cancellati nel trimestre 200 voli.
Per quanto riguarda i risultati del terzo trimestre, che per Tui corrisponde al periodo aprile-giugno, l’attività operativa avrebbe generato un utile di 48 milioni, ma questo risultato è stato inficiato dalle spese straordinarie di 75 milioni di euro che la società ha sostenuto per rimborsare i clienti vittime del caos negli aeroporti. Il risultato è stato che il trimestre si è chiuso con una perdita operativa di 27 milioni.
Tui ha cancellato poco meno di 200 voli, quasi tutti in partenza dall’aeroporto di Manchester, che insieme a quelli di Gatewick a Londra e Schiphol ad Amsterdam è stato uno degli scali più colpiti dalla mostruosa disorganizzazione che ha impedito a migliaia di passeggeri di partire, perché mancava personale per i controlli di sicurezza e per la gestione dei bagagli.
Dall’inizio dell’anno l’azione è in ribasso del 40%
L’azione Tui è scambiata alla Borsa di Francoforte a 1,66 euro, in calo del 2,4%. Nell’ultimo mese il titolo è salito di circa il 10%, ma il ribasso dall’inizio dell’anno resta un pesante -40%. Il consensus degli analisti indica per Tui un target price medio di 2,33 euro.
TUI AGInternational Consolidated Airlines Group S.AeasyJet plc
28,50%
2,38% - 23,75 €
60%
IT0006751751
SmartETN PLC (Cirdan)
TUI AGCarnival Corporation & PlcDeutsche Lufthansa AG
20,73%
5,18% - 51,83 €
si
65%
DE000VV1A6M7
Vontobel
International Consolidated Airlines Group S.ADeutsche Lufthansa AGTUI AG
16,80%
4,20% - 4,2 €
si
60%
XS2387962967
BNP Paribas
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