Boom delle auto elettriche in Cina. Il certificate con cedole del 17% anche se Tesla e Nio crollano dell’85%

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Il certificate di Vontobel con Isin DE000VQ5JDP6 su Tesla e Nio stacca premi trimestrali con memoria del 4,255% (17,02% annuo) se nessuno dei 2 sottostanti crolla dell’85%. A scadenza, barriera sul capitale che protegge fino a cali del 50%. Oggi quota 1010.


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I cinesi amano l’elettrica

Boom di auto elettriche in Cina, ne approfittano Tesla e Nio. Secondo i dati diffusi dalla China Passenger Car Association il mese di maggio si è chiuso con immatricolazioni in aumento dell’1,1% a 1,7 milioni di vetture vendute. Di queste, le auto elettriche sono state 185mila (il 10,8%), con un aumento del 177% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. La China Passenger Car Association prevede che quest’anno saranno vendute 2,4 milioni di vetture a nuova tecnologia, fra auto elettriche, ibride plug-in e auto a idrogeno.

Tesla chiude maggio in Cina con un incremento del 29% delle vendite rispetto ad aprile: il gruppo ha venduto 33.463 veicoli elettrici, un dato che cancella tutte le apprensioni che aveva suscitato la caduta delle vendite di aprile (-27%). Tutte le Tesla vendute in Cina sono Model 3 o Model Y prodotte nello stabilimento di Shanghai, da dove ne sono state avviate anche 11.500 unità all’esportazione. Daniel Ives, analista di Wedbush e uno dei più stimati e seguiti “studiosi” del caso Tesla, sul titolo ha un giudizio Outperform con target a 1.000 dollari, prevede una fortissima crescita delle vendite di auto elettriche in Cina, destinate a raddoppiare nei prossimi due anni, e Tesla sarà uno dei principali beneficiari di questo boom. Entro il 2022, ha scritto l’analista, le vendite in Cina rappresenteranno oltre il 40% delle vendite globali di Tesla. 

Boom anche per Nio che ha venduto 6.711 veicoli ovvero il 95,3% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Tra le versioni più apprezzate l’ES8, modello di punta del gruppo: si tratta di un suv a sei o sette posti, che ha immatricolato per 1,4 mila unità. Del modello ES6, sempre un Suv ma a 5 posti con elevate performance, la società ha immatricolato 3mila unità. Seguono 2.282 EC6.
Nio è stata definita la Tesla cinese. Nata a Shanghai, vende un quinto di Tesla in Cina e circa un decimo nel mondo, ma sta crescendo molto e tra gli azionisti ha colossi come Tencent, Temasek, Baidu Sequoia, Lenovo oltre i big degli Etf, BlackRock, Vanguard, State Street. Il consensus Bloomberg è decisamente positivo su Nio: 21 buy, 6 hold e solo due sell con un target price a 60 dollari (dai 43,63 di strike e i 43 di oggi). 

In un comunicato, il gruppo ha spiegato che le vendite sono state frenate dalla forte carenza di chip che sta rallentando tutto il comparto. La società ha confermato che in giugno recupererà il calo di produzione di maggio e ha ribadito tutti gli obiettivi di fine anno con vendite a 21/20 mila veicoli nel secondo trimestre. 

Un mix di premi al 17% annui e protezione: il cash collect di Vontobel

L’auto elettrica in Borsa ha corso molto, poi ha rallentato per riprendersi solo nell’ultimo periodo. A trasformare questa volatilità in un flusso cedolare elevato e buona protezione, ci ha pensato Vontobel con l’emissione di un certificate con Isin DE000VQ5JDP6 che stacca cedole pari al 17% annuo se i due titoli Tesla e Nio dovessero crollare oltre l’85% dal livello iniziale

In particolare le barriere dei premi con memoria sono decrescenti del 5% ogni trimestre dal 50% della prima data di valutazione al 15% dell’ultima. Proprio grazie all’effetto memoria sarà sufficiente l’ultima condizione, ovvero che nessuno dei due titoli sia crollato dell’85% a scadenza, per ricevere tutti gli eventuali premi non incassati in precedenza. Ora aspettarsi un crollo di simili dimensioni in meno di due anni è difficile.

Di seguito una tabella che mostra i dati di riferimento del certificate

I punti di forza del certificate sono legati all’elevato flusso cedolare, a fronte di barriere delle cedole che scendono fino al 15% del livello iniziale di soli due sottostanti, condizione questa che, se unita all’effetto memoria, aumenta moltissimo la possibilità di incassare tutte le cedole. La memoria è infatti quell’opzione che permette di incassare le cedole eventualmente non distribuite, non appena a una data di valutazione successiva la condizione di distribuzione verrà soddisfatta. Il certificate di fatto cumulerà i premi eventualmente non distribuiti, per cederli tutti insieme non appena la condizione di distribuzione verrà soddisfatta a una data di osservazione.

La barriera sulle cedole è fissata al 50% del valore iniziale per questo 3 giugno, per poi scendere del 5% ogni trimestre e portarsi, ad esempio al 45% a settembre 2021, scalando così al 40% a dicembre per scendere giù giù fino al 15% del livello iniziale all’ultima data di valutazione, 3 marzo 2023. Un trucchetto per rendere molto probabile lo stacco di tutte le cedole.

Un altro punto di forza è la qualità della barriera sul capitale al 50% dei livelli iniziali, di tipo europeo, ovvero permette all’investitore di non smontare la struttura del certificate se un sottostante durante l’arco di vita del certificate, dovesse trovarsi sotto la barriera. In caso di recupero si incasseranno tutte le cedole non distribuite con rimborso a 1.000 euro.

Il certificate offre inoltre la possibilità di rimborso anticipato a 1.000 euro, qualora ad una data di valutazione tutti e due i sottostanti Nio e Tesla si dovessero trovare sopra il livello iniziale a una data di osservazione, la prima valida è quella del 3 settembre. Oggi con Tesla sotto lo strike di circa il 10% il flusso cedolare potrebbe continuare a lungo permettendo al certificate di dribblare il imborso anticipato. 

Gli scenari a scadenza sono i classici due. Positivo con nessun titolo che ha toccato la barriera, il certificate verrà ritirato a 1.000 euro, più tutte le cedole non distribuite. Il conto finale è un rendimento del 17% annuo, 34% in due anni. 

In caso contrario, con uno dei sottostanti sotto il livello di barriera, il rimborso ricalcherà la performance del peggiore dei sottostanti. Se, ad esempio alla data di valutazione finale del 3 marzo 2023 Tesla dovesse aver perso oltre il 50% dal livello iniziale, il certificate verrebbe rimborsato a meno di 50 euro. Il calcolo finale dell’investitore ricalcherà anche l’andamento delle cedole incassate. Ad esempio in caso di perdita solo dell’ultima cedola il certificate verrebbe rimborsato a poco meno di 500 euro + 297 euro di cedole. 

Come tutti i certificate l’investitore è esposto al rischio emittente e, in caso di azzeramento del valore di un sottostante, può perdere l’intero capitale investito. Si tratta di un prodotto complesso, leggere sempre la documentazione disponibile sul sito dell’emittente al seguente link.

Boom dell’auto elettrica nel mondo

Secondo gli esperti il trend cinese coincide con quello globale. Nel rapporto "Global Electric Vehicle Outlook 2021" datato a fine aprile, l’Agenzia internazionale dell'energia (Aie) si attende che le vendite di veicoli elettrici possano avere una grossa spinta nel prossimo decennio: in base alle tendenze e alle politiche attuali. A livello mondiale nel 2030 potrebbero raggiungere quota 145 milioni. Ma la flotta elettrica di auto, furgoni, autocarri pesanti e autobus potrebbe arrivare anche a 230 milioni "se i governi accelerassero gli sforzi per raggiungere gli obiettivi internazionali in materia di clima ed energia", ovvero zero emissioni di gas serra entro il 2050.

 Secondo il Report, tre milioni di nuove auto elettriche sono state immatricolate nel 2020, con un aumento del 40% delle vendite sul 2019, portando il totale delle vetture sulle strade del mondo a 10 milioni. A queste vanno aggiunti un milione di autocarri e bus elettrici. L'anno scorso, a causa della pandemia, il mercato automobilistico globale ha invece subito una contrazione del 16%. Per la prima volta, nel 2020, l'Europa con 1,4 milioni di immatricolazioni (raddoppiate sul 2019) ha superato la Cina che ne ha registrate 1,2 milioni (+9%) e il Vecchio Continente è diventato il centro del mercato globale delle auto elettriche.

Nel primo trimestre 2021, spiega la Iea, é proseguito lo slancio del settore con le vendite che sono state "due volte e mezzo il livello dello stesso periodo dell'anno precedente". Nel 2020 la spesa dei consumatori per le auto elettriche è aumentata di un altro 50% raggiungendo 120 miliardi di dollari, ricorda l'Agenzia osservando che nel contempo gli incentivi del governo hanno raggiunto 14 miliardi di dollari, il quinto anno consecutivo in cui sono diminuiti come quota della spesa totale.

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I titoli citati nell'Articolo

Titolo:
Codice: TSLA.US
Isin: US88160R1014
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Codice: NIO.US
Isin: US62914V1061
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