Boom di contagi in Cina, ma la borsa di Shanghai sale


Le autorità di Pechino promettono sostegni e nuovo credito ai settori colpiti dai lockdown. L’Arabia Saudita nega categoricamente di voler aumentare la produzione. Rimbalza il bitcoin, ma non viene ripresa quota 16.000 dollari.
Le previsioni di Goldman Sachs, Morgan Stanley e Barclays: a fine 2023 borse sui livelli attuali, da qui ad allora probabilmente scenderanno e poi recupereranno.


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Il quasi record di contagi in Cina sta frenando stamattina alcune borse dell’Asia Pacifico. I future di Wall Street sono piatti dopo la chiusura in calo dello 0,4% dell’indice S&P500. La borsa dell’Europa dovrebbe aprire in lieve rialzo. Si assesta il petrolio dopo il rincorrersi di voci, poi smentite, di un aumento della produzione da parte dell’Opec.

CINA

L’indice Shanghai Composite è in rialzo dello 0,8%, Hong Kong -0,7%. I nuovi contagi sono arrivati ieri a 27.307, poche centinaia in meno del massimo giornaliero dallo scoppio della pandemia. I lockdowm, riferisce Bloomberg, colpiscono aree che valgono un quinto del Pil della Cina. Solo nel maxi agglomerato urbano di Chongqing, i nuovi positivi sono saliti a 6.333, da 6.100 del giorno prima. Le autorità provinciali hanno già messo in piedi tre ospedali da campo, un altro dovrebbe essere realizzato nelle prossime ore.

Da Pechino è arrivato stanotte un invito a sostenere i settori più colpiti dalla pandemia. Reuters dà conto di un comunicato diffuso dalla Banca del Popolo e dall’Autorità di controllo delle banche e delle assicurazioni nel quale i due soggetti promettono il massimo impegno possibile. In aggiunta, la stessa agenzia riferisce che un altro soggetto di indirizzo politico, la China Securities Regulatory Commission (CSRC) intende muoversi per dare una mano al comparto immobiliare. “Dobbiamo prestare attenzione alle difficoltà che sta affrontando”, ha detto nel corso di un evento Yi Huiman, il presidente della CSRC.
A Wall Street, l’S&P500 ha chiuso in ribasso dello 0,4%. Protagoniste della seduta le società dei consumi, nel bene e nel male. I titoli delle aziende attive nei generi di prima necessità sono salite (indice di riferimento +1%), i titoli delle società dei beni voluttuari e discrezionali sono scese (-1%). Tra queste ultime, Tesla, arrivata con il -6% di ieri alla quinta seduta consecutiva di ribasso.

FED

In serata, Loretta Mester della Fed di Cleveland ha detto a CNBC che la Federal Reserve potrebbe prendere in considerazione la possibilità di non procedere con un altro aumento del costo del denaro da tre quarti di punto, ma di rallentare a cinquanta punti base. Il membro votante del Federal Open Market Committee ha spiegato che il rialzo tassi ha cambiato “cadenza”, in quanto è ormai prossimo ad aver raggiunto livelli di neutralità dello stimolo monetario. Simili considerazioni erano arrivate qualche ora prima da Mary Daly della Fed di San Francisco.

Il bond decennale degli Stati Uniti è poco mosso a 3,81%.
Si placa il dollaro, salito nelle ultime tre sedute. Cambio euro dollaro a 1,025.

PETROLIO

L’Arabia Saudita ha negato ieri sera in modo inequivocabile che l’Opec + stia preparando un aumento della produzione, ipotesi contenuta in un articolo del Wall Street Journal pubblicato a metà giornata. Il peso massimo del cartello dei paesi produttori ha anche accennato alla possibilità di un nuovo taglio. Il petrolio Brent, spintosi intorno ai minimi degli ultimi due mesi nel corso della giornata, in serata aveva quasi del tutto annullato le perdite. Stamattina, il greggio del Mare del Nord è in rialzo dello 0,3% a 87,7 dollari il barile.

2023

Barclays si aspetta che l’indice globale europeo Stoxx 600 sia a 450 punti alla fine dell’anno prossimo, ieri il benchmark ha chiuso a 433 punti. L’assunzione cautamente positiva (+4% circa) è costruita sulla base di uno stop della stretta monetaria a inizio estate, con i tassi negli Stati Uniti a -5,25%. La crescita globale dovrebbe essere più bassa della media degli ultimi vent’anni e l’utile per azione delle seicento società dell’indice dovrebbe scendere di oltre il 10%, contro il +2% del consensus. Per le borse, i prossimi tre – sei mesi, potrebbero essere “difficili”, si legge nel report, ma “potrebbero esser più su a fine 2023, in vista dell’avvio di un ciclo rialzista”. Non tutta l’Europa è uguale, il gruppo di strategist guidato da Emmanuel Cau consiglia di sovrappesare le azioni delle borse di Londra e di Parigi. Da comprare le assicurazioni ed i tech, da sottopesare, utility ed healthcare. 

Goldman Sachs prevede che l’S&P500, ieri a 3950 punti, sia alla fine dell’anno prossimo a 4.000 punti, lo Stoxx 600 a 450 punti, lo stesso livello indicato da Barclays. Gli strategist che firmano la nota (Peter Hoppenheimer e Sharon Bell) avvertono che la fase ribassista non è ancora finita: “Le condizioni che tipicamente sono coerenti con il rimbalzo non sono ancora state raggiunte”. Anche lo strategist di Morgan Stanley, Michael Wilson non si aspetta il ritorno del Toro, nel suo report di ieri confermava di aspettarsi una fine d’anno in calo, con una ripartenza nel corso del 2023 che comunque non dovrebbe riportare l’S&P500 tanto sopra i livelli attuali.

BITCOIN

Bitcoin in recupero dai minimi degli ultimi due anni, a 15.750 dollari.
La piattaforma di trading Genesis, secondo quanto ha riportato Bloomberg, ha avvertito alcuni suoi possibili finanziatori che potrebbe ritrovarsi, nel caso non dovesse riuscire a trovare liquidità, a dichiarare bancarotta. La società ha preso posizione qualche ora dopo, affermando che le sue attività proseguono in modo regolare, non ci sono piani riguardanti la bancarotta.

TITOLI

Eni. Citi alza il target price a 14 euro.

Generali. Barclays alza il target price a 17,5 euro.

Brunello Cucinelli ha firmato un accordo con EssilorLuxottica un accordo esclusivo di licenza avente ad oggetto la progettazione, produzione e distribuzione di occhiali da vista e da sole "Brunello Cucinelli", che legherà le due realtà per il prossimo decennio.

Monte Paschi . Il fondo Usa Allspring Global investments ha ridotto la partecipazione nel capitale della banca allo 0,058% con operazione datata 15 novembre dal 6,806% detenuto al 10 novembre, secondo le ultime rilevazioni della Consob. L'assicuratore francese AXA detiene, invece, il 7,976% del capitale di Mps al 15 novembre.

Txt cresce nel segmento cybersecurity, con la firma dell'accordo per l'acquisto del 100% di TLogos, azienda specializzata nel campo della cybersecurity ad alto valore aggiunto con importanti contratti diretti nei principali progetti spaziali europei, per un corrispettivo di 3,3 milioni di euro.

Iren. L'agenzia Fitch Ratings ha confermato per il gruppo Iren il LongTerm Issuer Default Rating (Idr) a "BBB" con outlook "Stable". È stato inoltre confermato il Long-term senior unsecured rating a "BBB".
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