Il booster Moderna fa salire gli anticorpi di 37 volte


Positivi i risultati di uno studio diffuso dalla società sulla dose da 50 microgrammi. Il vaccino della società americano preferito per la terza dose. Le quotazioni a Wall Street si muovono con oscillazioni molto violente.


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L’efficacia raddoppia nella dose da 100 microgrammi.

Investire in azioni Moderna è come salire su un ottovolante il cui percorso cambia di continuo in base ai bollettini sul Covid. Negli scambi del pre-market di stamattina il titolo guadagna il 4,8% a 309 dollari, dopo il rialzo del 4,5% di venerdì 17 dicembre. L’ultima notizia, positiva per la società biotech americana, è che la dose booster del vaccino a mRna nel dosaggio da 50 microgrammi attualmente autorizzato fa aumentare i livelli di anticorpi neutralizzanti contro la variante Omicron di circa 37 volte rispetto ai livelli pre-boost. L’efficacia è più alta con la dose da 100 microgrammi, che aumenta i livelli degli anticorpi di circa 83 volte rispetto ai livelli pre-boost. Questi dati, definiti preliminari, sono stati diffusi dalla stessa società Moderna e sono frutto dell’osservazione di 20 persone che hanno ricevuto il richiamo a ciascuna delle dosi considerate.

I dati, insieme ad altre considerazioni scientifiche, stanno aprendo l’ipotesi che il vaccino di Moderna potrebbe diventare il più efficace nella terza dose, quella chiamata booster. Dopo che quest’autunno i ricercatori dell’Università di Oxford hanno diffuso i risultati di uno studio condotto su 1.070 volontari, in cui si dimostra che la somministrazione di una seconda dose di vaccino diverso da quello della prima dose è più efficace che la ripetizione dello stesso vaccino iniziale, negli Stati Uniti e in Europa le autorità sanitarie si sono dette a favore del mix di vaccini.

Gli anticorpi risultano più numerosi nei pazienti che avevano ricevuto una prima dose di AstraZeneca e una seconda di Moderna, rispetto a chi aveva ricevuto due iniezioni di AstraZeneca. Anche la combinazione di Pfizer più Moderna si è dimostrata più efficace di due dosi Pfizer.

Per il 2022 gli analisti stimano ricavi in crescita a 20,5 miliardi.

Si tratta di una novità importante per le prospettive economiche di Moderna nel 2022. La società dovrebbe chiudere il 2021 con ricavi compresi fra 17,5 e 18 miliardi di dollari, tutti derivanti dalla vendita di vaccini per il Covid. Per l’anno prossimo la società prevede ricavi in un range fra 17 e 22 miliardi, con il consensus degli analisti che indica 20,5 miliardi.

Da notare che queste stime sono di prima della diffusione della variante Omicron e di prima che si iniziasse a ipotizzare la necessità di una quarta dose a meno di un anno dalla terza, come ha recentemente fatto il Ceo di Pfizer, Albert Bourla. E’ chiaro che se le cose andassero così, Moderna beneficerebbe di un aumento della domanda che potrebbe arrivare a sostenere i ricavi del 2023, anno in cui gli analisti si aspettano una discesa del fatturato a 12/13 miliardi di dollari.

Da agosto oscillazioni da brivido delle quotazioni di Borsa.

Le quotazioni di Moderna restano molto volatili e totalmente dipendenti dalle notizie sulla pandemia da Covid. La pipeline di nuovi prodotti diversi dal vaccino anti-Covid non è entusiasmante: il suo vaccino a mRNA contro la normale influenza non sembra dare risultati migliori di quelli già in commercio e il vaccino per il citomegalovirus è in sperimentazione in fase 3, ma secondo gli analisti, se approvato, potrà generare al massimo 5 miliardi di dollari di ricavi annui, insufficienti a colmare il calo dei ricavi da Covid.

Lo scorso mese di agosto le azioni Moderna hanno segnato il loro massimo a 497 dollari. Nei successivi tre mesi si sono più che dimezzate scendendo a 225 dollari a metà novembre. L’arrivo di Omicron ha acceso nuovi fuochi rialzisti spedendo il titolo a fine novembre a 370 dollari, con un rialzo del 64% in due settimane. Dopodiché c’è stata una nuova rapidissima discesa a 257 dollari e adesso una nuova impennata.

E’ un titolo difficile da raccomandare se non a investitori appassionati del trading stretto e dotati di salde coronarie.

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