Borse asiatiche positive nonostante la Maxi esercitazione cinese


Più che un’esercitazione sembrano le prove di una vera e propria invasione, ma i mercati sembrano non credere che la situazione possa degenerare. Ancora una volta aiuta il calo del greggio con il Brent scambiato sotto i 95 dollari al barile e il Wti sotto i 90 smorzando le pressioni inflazionistiche.


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Le Borse asiatiche viaggiano positive nonostante l’esercitazione militare cinese, nei pressi di Taiwan, sembra essere più una guerra che un addestramento, con missili balistici che hanno sorvolato l’isola per cadere in mare, le incursioni, queste ormai abituali, di 22 jet e la caduta di altri missili oltre i confini con il Giappone tengono alta la tensione.

Eppure Taiwan guadagna il 2,2%, il Nikkei giapponese si rafforza dello 0,8%, Il Csi cinese sale dello 0,7%, l’Hang Seng di Hong Kong guadagna lo 0,2%.

In Europa e a Wall Street i future sono leggermente positivi.

Il petrolio è sui minimi da sei mesi, sui timori di una recessione globale alle porte, il Brent è scambiato a 94,42 euro. Il Bcomm, l’indice Bloomberg su 22 delle principali commodity mondiali è da giorni piatto.

Treasury Note a dieci anni a 2,68%. Btp decennale a 2,92% con lo spread a 212 punti base.

Oro a 1.789 dollari dopo il +1,5% della vigilia, sui massimi da un mese.

Economia Usa

Occhi puntati nel pomeriggio ai delicati dati sul mercato del lavoro degli Stati Uniti per ricavare ulteriori indizi sull'andamento della più grande economia del mondo.

Dopo un incremento delle nuove richieste settimanali di disoccupazione, gli investitori attendono nel primo pomeriggio i payroll non agricoli, visti in rallentamento - ma comunque lontano dai livelli di recessione - a +250.000 nell'ultimo mese dai +372.000 di giugno. Il dato fornirà indicazioni per capire quanto sia concreta la possibilità di future mosse 'hawkish' da parte della Fed, che negli ultimi giorni ha segnalato di essere unita e determinata sul fronte dei rialzi dei tassi per combattere l'inflazione alta.

Ieri intanto la presidente di Fed Cleveland Loretta Mester ha detto che gli Usa al momento non sono in recessione, anche se i rischi sono cresciuti, e ha parlato di tassi sopra il 4% per combattere l'inflazione con rialzi fino a metà 2023.

Coinbase, la piattaforma di trading di criptovalute ha chiuso in rialzo del 10%, dopo essere arrivata a guadagnare fino al +44%, sulla notizia che la società e BlackRock , il più grande asset manager del mondo, avvieranno una collaborazione per fornire agli investitori istituzionali accesso alle criptovalute, a partire da Bitcoin.

Titoli a Piazza Affari

Bper ha chiuso il primo semestre dell'anno con un utile netto pari a 1,38 miliardi di euro, con i conti che incorporano gli effetti dell'acquisizione di Banca Carige. Al netto delle poste straordinarie, che ammontano a 1,07 miliardi, l'utile si attesta a 316,6 milioni di euro.

Il margine di interesse si attesta a 785,4 milioni, in crescita del 7,8% rispetto al primo semestre 2021. Le commissioni nette sono pari a 914 milioni (+24,5%).

L'Npe ratio lordo del secondo trimestre è pari al 4,3% rispetto al 4,9% del trimestre precedente ed è atteso in ulteriore significativa riduzione grazie alla cessione di 2,5 miliardi di Npe.

Nella seconda parte dell'anno l'attività della banca si focalizzerà sull'implementazione delle azioni del piano al 2025 e sull'integrazione di Banca Carige, aggiunge Bper.

La banca prevede una posizione di capitale su livelli elevati e ricavi "supportati dal rafforzamento della posizione competitiva, nonché dal recupero del margine di interesse in atto e da una buona tenuta delle commissioni nette nonostante il rallentamento economico".

UnipolSai ha chiuso il primo semestre dell'anno con un utile netto consolidato di 422 milioni di euro, in calo rispetto ai 542 milioni dello stesso periodo del 2021, esercizio che aveva beneficato di alcune poste straordinarie, ma in linea con i 424 milioni di utile normalizzato del periodo precedente.

La raccolta diretta assicurativa, si legge in una nota, sale dell'1,2% a 6,6 miliardi di euro, con i premi nel danni che aumentano del 5,8% a 4,2 miliardi, di cui 2,2 miliardi nel non auto, e quelli nel vita che scendono del 5,7% a 2,5 miliardi. Il combined ratio al netto riassicurazione, indicatore che misura la redditivita' della gestione tecnica, peggiora dal 92,6% al 94,1% risentendo della "ripresa della frequenza dei sinistri nel ramo R.C. auto", che nel 2021 "aveva ancora beneficiato delle restrizioni imposte alla circolazione delle persone" legate al Covid. Il solvency ratio individuale si attesta al 303%, in calo rispetto al 326% di fine 2021.

Il traffico torna intenso, sia su strada che negli aeroporti, e le performance di Atlantia riacquistano vigore. Nei primi sei mesi del 2022 ha aumentato i ricavi del 18% (3,3 miliardi di euro) e il margine operativo lordo (EBITDA) del 22% (2,1 miliardi). Anche l'utile netto è salito fino a 6,1 miliardi, grazie anche alla cessione di Aspi che ha fatto realizzare una plusvalenza di 5,3 miliardi e ha influito sulla riduzione dell'indebitamento (-8,8 miliardi di euro rispetto a fine 2021). Il Cda di Atlantia non ha solo approvato i conti di un semestre positivo, ma anche chiuso il contratto dell'ad Carlo Bertazzo, formalizzando l'accordo di risoluzione consensuale come richiesto dal manager dopo l'annuncio del delisting del titolo dalla Borsa Italiana.

I conti del primo semestre lasciano ben sperare anche per il secondo. "I dati di traffico del primo semestre 2022 (+3,9% per il comparto autostradale e -38,4% per il comparto aeroportuale rispetto ai valori del 2019) hanno confermato il ritorno del traffico autostradale ai livelli pre-pandemia e una ripresa del traffico aeroportuale superiore alle aspettative di inizio anno, in particolare a partire dalla stagione primaverile. Tale recupero e' proseguito anche nel mese di luglio 2022. Assumendo il mantenimento degli attuali volumi di traffico anche nella seconda parte dell'esercizio corrente, è possibile stimare per il 2022 un traffico autostradale in crescita di circa il 4% e un traffico aeroportuale in diminuzione di circa il 30% sempre rispetto al 2019", ma in aumento del 295% rispetto al 2021, si legge nella relazione finanziaria semestrale approvata dal Cda.

Grazie alla ripresa del traffico migliora anche l'outlook della societa': "Per l'esercizio 2022 si prevedono pertanto ricavi consolidati pari a circa 6,8 miliardi di euro e un EBITDA di Gruppo pari a circa 4,3 miliardi di euro, confermando il miglioramento atteso rispetto ai risultati 2021". Tuttavia, "sia il perdurare del conflitto in Ucraina, con gli effetti gia' riscontrabili sull'andamento dell'economia generale, sia l'altalenante evoluzione della crisi sanitaria per la pandemia Covid 19, delineano uno scenario di incertezza per i restanti mesi del 2022 che potrebbe impattare su queste stime", precisa il gruppo. Resta fermo l'impegno a proseguire l'attuazione della roadmap di sostenibilita' della societa', che mira a azzerare le emissioni dirette entro il 2040.

Fitch ha rivisto al rialzo i rating a lungo termine e senior unsecured del gruppo Stellantis a 'BBB' da 'BBB-", con outlook stabile.

Credem ha archiviato il primo semestre con un utile netto in rialzo del 14,2% a 155,7 milioni di euro, nonostante 25,9 milioni siano stati destinati come contributo ai fondi a supporto della gestione delle banche in difficoltà.

Il Dg Nazzereno Gregori lascerà il gruppo alla fine di gennaio. All'insegna della continuità, il Cda ha designato direttore generale l'attuale condirettore generale Angelo Campani.

Intercos ha chiuso il primo semestre con ricavi pari a 367,9 milioni, in rialzo del 17% rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre l'utile netto ha toccato i 20,8 milioni.

Il gruppo francese Edf sta valutando la cessione della controllata italiana Edison per raccogliere nuove risorse e perseguire la propria campagna nucleare, scrive Mf citando fonti finanziarie.

Secondo il quotidiano, l'idea è far partire il processo di vendita nel primo trimestre 2023, verosimilmente a marzo e quindi poco dopo la conclusione della nazionalizzazione della società energetica francese.

Edf avrebbe già iniziato a cercare un advisor per esplorare le opzioni di valorizzazione della società italiana che potrebbe valere intorno ai 6 miliardi di euro, scrive Mf.

Pirelli chiude il primo semestre con ricavi e utili in crescita a doppia cifra e rivede al rialzo la guidance sul fatturato dell'intero anno.

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