Borse della Cina ancora in ribasso, oggi riapre WallStreet


Ieri il Ftse Mib di Milano ha chiuso in calo dello 0,4%. In Europa, stamattina i riflettori sono sull’inflazione spagnola: il consensus si aspetta un raffreddamento a +3,4%, dal precedente +3,8%. Domani esce l’inflazione tedesca. Intanto si rafforza il BTP e tiene le posizioni lo spread. Domani il Congresso vota sull’innalzamento del tetto al debito degli Stati Uniti: Wall Street pensa che sia solo una formalità: il future del Nasdaq guadagna lo 0,4%.


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Anche il presidente Joe Biden starebbe chiamando in queste ore i rappresentanti della Camera convocati a votare, probabilmente domani, a favore del provvedimento legislativo che scongiura il default degli Stati Uniti.

Secondo indiscrezioni, tutto lo staff della Casa Bianca è al lavoro da domenica su questo fronte: circa una sessantina di parlamentari democratici, tra cui alcuni apertamente contrari alle misure adottate nella bozza di compromesso raggiunto. Il leader dei repubblicani alla Camera, Kevin McCharty, starebbe provando a convincere i repubblicani vicini a Trump che da giorni minacciano di non voler votare un innalzamento del tetto sul debito se non ci saranno i drastici tagli alla spesa pubblica che McCharty ha chiesto ma non ha ottenuto.
L’impegno della politica sul tema, alimenta le aspettative di una chiusura i positivo della vicenda del tetto al debito, il future dell’indice S&P500 è in rialzo dello 0,2%.

Le borse dell’Europa, ieri in lieve ribasso, dovrebbero aprire intorno alla parità.

Sono scesi ieri i tassi di mercato e si è leggermente rafforzato il dollaro. Il cross euro dollaro è di nuovo su soglie grafiche rilevanti. Il Bund ha chiuso a 2,43%.

ASIA PACIFICO

Tiene i massimi degli ultimi trentatré anni la borsa di Tokyo, stamattina poco mossa. Softbank si assesta, in ribasso dell’1%, dal +8,5% di ieri. Il titolo del conglomerato di partecipazioni in aziende dell’ultra high tech, era arrivato a perdere stanotte il 5%, anche per effetto di un taglio del target price da parte di Nomura. Sono usciti stanotte i dati sulla disoccupazione in Giappone: in aprile, il tasso è sceso a 2,6%, da 2,8%, il consensus era 2,7%. Poco mosso il cross dollaro yen.

E’ durato pochissimo il rimbalzo dei mercati azionari della Cina, stanotte in positivo in avvio di contrattazioni. L’indice Hang Seng di Hong Kong, in calo dello 0,8%, è alla quinta seduta consecutiva con il segno meno.Lo Shanghai Composite perde lo 0,8%. E’ proseguita anche negli ultimi giorni la mobilitazione dei media vicini alle autorità statali contro quello che viene definito una sorta di assedio economico degli Stati Uniti. Nel corso del G7 in Giappone, Joe Biden aveva provato a spiegare che tutti i provvedimenti presi dalla sua amministrazione perseguono una strategia di riduzione del rischio e non sono un distacco, ma questa tesi viene respinta in questi giorni, in particolare dall’agenzia stampa Xinhua.

I VINCITORI DELLA DE-GLOBALIZZAZIONE

Il trentennale ciclo economico della globalizzazione è finito, un nuovo ordine mondiale si sta imponendo. Quali economie e quali mercati azionari possano trarre vantaggio da quel che viene definito nearshoring, reshoring, onshoring, friendshoring e slowbalisation? La risposta di Andrew Rymer, Senior Strategist, Strategic Research Unit e David Rees, Senior Emerging Markets Economist di Schroders, è la seguente.

“L'India è il mercato più interessante per le multinazionali che vogliono diversificare la loro esposizione produttiva. Si prevede che entro il 2028 offrirà il più grande bacino di manodopera in età lavorativa. Altri fattori a sostegno della sua posizione sono un costo del lavoro relativamente inferiore e una produttività relativamente elevata. Tuttavia, l'India non ha un buon punteggio per quanto riguarda la libertà d’impresa. Il Vietnam è il secondo classificato. I costi salariali relativamente bassi, la produttività competitiva e la popolazione in età lavorativa rendono questa economia una destinazione interessante, anche se il suo punteggio in termini di libertà d’impresa è meno positivo. La Corea del Sud occupa una buona posizione, sostenuta dalla classifica della libertà d’impresa e dalla produttività. Anche la Thailandia e l'Indonesia sono tra i Paesi più competitivi a livello regionale, grazie ai costi salariali e alle dinamiche demografiche”.

Anche i mercati dell'Europa centrale e orientale sono presenti nella top 20, guidati dalla Polonia.

LIRA TURCA

Il cross dollaro lira turca sale da cinque seduta consecutive, stamattina la valuta della Turchia si indebolisce a 20,22.

Secondo Thomas Gillet, Direttore di Sovereign Ratings di Scope Ratings, il merito creditizio della Turchia è destinato a rimanere sotto pressione, anche seguito del difficile contesto economico. Il presidente Recep Erdogan ha esteso il suo mandato per altri cinque anni e la politica espansionistica si riflette nel tasso di cambio della lira, mentre lo spread CDS a 5 anni è aumentato notevolmente.

I controlli sui capitali e le misure macro-prudenziali sono probabilmente alla base delle politiche economiche della Turchia. Il programma di "lirizzazione" del governo ha aumentato i depositi bancari dei residenti in valuta locale, ma la sua efficacia a lungo termine è incerta. La Turchia potrebbe aver bisogno di maggiori aiuti esterni per alleviare parzialmente le pressioni acute sul saldo dei pagamenti e sui buffer esterni. Il peggioramento degli squilibri macroeconomici aumenterebbe inevitabilmente i rischi di un adeguamento disordinato e renderebbe più complessa qualsiasi fase di normalizzazione della politica nel lungo periodo.

TITOLI

Banco BPM ha esercitato l'opzione nei confronti di Cattolica Assicurazioni, del gruppo Generali, sul restante 65% del capitale di Vera Vita e Vera Assicurazioni per un corrispettivo complessivo di 392,5 milioni.

Telecom Italia. Nessuna delibera da parte del boad riunuto in seduta straordinaria su richiesta di un gruppo di consiglieri che avevano sollecitato la cooptazione di Luciano Carta, candidato sostenuto da Vivendi, per coprire la casella lasciata vuota dal numero uno del gruppo francese Arnaud de Puyfontaine in consiglio.

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