Borse esasperate dal tiramolla sui dazi

Il Nasdaq, - 2,4%, è entrato nel cosiddetto territorio di correzione.
Trump ha sospeso per un mese i dazi su Messico e Canada. Poi dal segretario del Tesoro Scott Bessent è arrivato un avvertimento: gli Stati Uniti eserciteranno pressioni economiche non solo sugli avversari americani, ma anche sugli alleati che non si allineano alla visione globale del presidente Donald Trump.
Le decisioni all’ultimo minuto sui dazi non danno più sollievo ai mercati, anzi, sembra che comincino a disturbarli: come al solito, le cattive notizie sono comunque meglio della confusione e dell’incertezza.
L’indice S&P500 ha chiuso in ribasso dell’1,8%. Il Nasdaq, -2,4%, è entrato nel cosiddetto territorio di correzione, che indica un calo del 10% rispetto al massimo precedente.
TIRAMOLLA SUI DAZI
A un giorno dall'entrata in vigore dei dazi del 25% su Messico e Canada, il presidente Donald Trump ha messo la marcia indietro. "Dopo aver parlato con la presidente del Messico Claudia Sheinbaum, ho concordato che al Messico non sarà richiesto di pagare i dazi su tutto ciò che rientra nell'accordo USMCA", ha scritto sul suo social, riferendosi all'attuale accordo commerciale nordamericano. "Questo accordo è valido fino al 2 aprile”. Più tardi nel corso della giornata, la Casa Bianca ha applicato una modifica simile ai prelievi canadesi.
Il ribasso e le vendite hanno mostrato che gli investitori sono sempre più stanchi dell'incertezza legata alla politica commerciale della Casa Bianca. Non solo chi compra e vende in borsa, un po’ tutti sono preoccupati. il Beige Book sull'attività economica pubblicato dalla Federal Reserve contiene 45 menzioni del termine “incertezza”.
ANCHE BESSENT PARLA DA FALCO
Gli Stati Uniti eserciteranno pressioni economiche non solo sugli avversari americani, ma anche sugli alleati che non si allineano alla visione globale del presidente Donald Trump, ha avvertito ieri il segretario del Tesoro Scott Bessent. "L'accesso a beni economici non è l'essenza del sogno americano," ha detto Bessent in un discorso all'Economic Club di New York.
"Nella misura in cui le pratiche di un altro paese danneggiano la nostra economia e il nostro popolo, gli Stati Uniti risponderanno. Questa è la politica commerciale America First," ha detto. Bessent ha liquidato le preoccupazioni che i dazi potrebbero peggiorare l'inflazione, definendoli una correzione dei prezzi una tantum.
La difesa aggressiva di Bessent della visione globale di Trump indica che gli Stati Uniti continueranno a esercitare pressione sui loro partner commerciali tradizionali.
La nuova politica di dazi reciproci di Trump considererà fattori oltre a semplici dazi imposti da altri paesi. Gli Stati Uniti esamineranno "barriere senza dazi, leggi che applicano ingiustamente multe ai nostri esportatori, politiche governative che penalizzano la competizione globale e sopprimono i salari, e la manipolazione valutaria che consente persistenti surplus commerciali", ha detto Bessent.
BROADCOM RILANCIA I TECH
Ieri il settore tecnologico dell'S&P 500 è sceso del 2,8%, in parte a causa di una relazione sugli utili appena decente del produttore di chip Marvell Technology. A mercato chiuso, la rivale Broadcom ha fornito indicazioni molto positive.
La società di software e semiconduttori che sta cavalcando l'onda dell'intelligenza artificiale con i suoi circuiti integrati specifici per le applicazioni e altro ancora, ha fornito una guidance superiore alle aspettative.
Le azioni sono balzate di circa il 13% nelle contrattazioni after-hours. "A nostro avviso, si è trattato di un trimestre solido, che dovrebbe calmare i crescenti timori degli investitori riguardo a un potenziale rallentamento della spesa per l'intelligenza artificiale e alla potenziale crescita della domanda di chip per l’intelligenza artificiale", ha dichiarato Logan Purk, analista di Edward Jones.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso all’indomani del previsto taglio dei tassi da parte della BCE, future dell’indice Dax di Francoforte -1%.
TAGLIO TASSI IN PAUSA IN EUROPA
Per i dirigenti della Banca Centrale Europea si prepara un difficile negoziato sull’eventualità di tagliare ulteriormente i tassi d'interesse o lasciarli al 2,5% nella riunione di aprile.
E’ Bloomberg a dare conto del clima ai piani alti di Francoforte. Le colombe, a favore dell’allentamento monetario, vedono pochi motivi per fare una pausa, i falchi, invece, propendono per un timeout per studiare i rischi geopolitici e le implicazioni di un enorme aumento della spesa per la difesa europea.
Ieri il Presidente Christine Lagarde ha dichiarato che la decisione di ieri non è stata osteggiata: solo l'austriaco Robert Holzmann si è astenuto. La BCE ha detto che il contesto monetario “è divenuto significativamente meno restrittivo”, espressione che ha messo d’accordo tutti i membri, in vista del confronto del mese prossimo.
CURVA TASSI PIU’ RIPIDA
Alla luce "della maggiore incertezza sulle prospettive a breve termine della BCE”, Simon Dangoor, Head of Fixed Income Macro Strategies di Goldman Sachs Asset Management, conferma “una conviction più bassa sui tassi a breve termine in Europa, data l’assenza di una chiara direzione”.
La società del risparmio preferisce “le strategie steepener, alla luce dell’aumento di emissioni per finanziare l’espansione fiscale in Germania e di un probabile incremento del premio a termine derivante da un miglioramento delle prospettive di crescita e inflazione nel medio termine”.
UCRAINA
Il vertice Ue concorda i 5 principi per la pace. Nella dichiarazione a 26 sull'Ucraina del vertice Ue, approvata senza l'ungherese Viktor Orban, vengono confermati i cinque "principi" su cui gli europei si riconoscono per arrivare alla pace giusta in Ucraina (così come previsto dalle bozze pre summit) alla luce "del nuovo slancio dei negoziati". Il primo è "nessun negoziato sull'Ucraina senza l'Ucraina" così come si ribadisce che "qualsiasi accordo deve essere accompagnato da garanzie di sicurezza solide e credibili" per Kiev. Infine, ma non per questo meno importante, il documento adottato dai 27 sottolinea e ribadisce che "la pace deve rispettare l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dell’Ucraina.
In Asia Pacifico, le borse scendono. In calo il Nikkei di Tokyo, -2%, penalizzato dallo yen sui massimi degli ultimi cinque mesi. L’Hang Seng di Hong Kong ha invertito la rotta e sta chiudendo in ribasso dell’1%, dal +1% di stanotte.
TITOLI
Salvatore Ferragamo ha chiuso il 2024 con un utile operativo più che dimezzato e un risultato netto in rosso, in un mercato penalizzato da tensioni geopolitiche e incertezze macroeconomiche mentre il gruppo è alla ricerca di un nuovo AD per sostituire Marco Gobbetti. I ricavi consolidati sono scesi del 10,5% a 1,035 miliardi(-8,2% a tassi di cambio costanti). I ricavi a gennaio e febbraio hanno mostrato un andamento abbastanza stabile, leggermente positivo, secondo quanto riferito da un manager. Inolti, i possibili dazi Usa non avrebbero un impatto enorme sull'azienda.
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