Borse europee in calo. Questa settimana focus sull'inflazione Usa


Le Borse del Vecchio Continente devono ancora digerire il crollo di Wall Street di venerdì. Nuove limitazioni all'export di chip Usa verso la Cina.


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Dopo il venerdì nero del Nasdaq, che ha lasciato sul terreno il 3,8%, male anche l’S&P500 -2,8%, i listini europei partono con il segno negativo. L’Euro Stoxx 50 arretra dello 0,6%, a Piazza Affari il Ftse Mib perde lo 0,6% al pari di Londra. Giù Parigi -0,8%, si difende il Dax con un -0,2%.

I dati sulla disoccupazione Usa, meglio delle attese, hanno spento le speranze di una Federal Reserve più morbida. Non promette niente di buono nemmeno il dato sull’inflazione atteso mercoledì 13.

Obbligazionario

Forte reazione anche dal mondo bond, con il decennale Usa volato al 3,88% di rendimento e il due anni al 4,32%. Soffre ovviamente l’obbligazionario italiano con il decennale che è tornato a rendere il 4,66%, il collega tedesco offre un tasso al 2,13 con lo spread a 252 punti base, non un livello su cui andare fieri.

In serata, a mercati chiusi come di consueto, il Tesoro comunicherà i dettagli del collocamento a medio e lungo termine di metà mese, in agenda giovedì. Il giorno prima sarà la volta dell'asta Bot, con il nuovo Buono annuale offerto per 6 miliardi di euro.

Bce

La presidente Christine Lagarde partecipa a Washington agli Annual meetings di Fmi-Banca mondiale. Occhi anche su un intervento del capo economista Philip Lane, con gli investitori in attesa di qualunque indicazione sul 'quantitative tightening', la riduzione dei bond in bilancio che innervosisce i periferici - Btp in testa - ma che secondo alcuni osservatori potrebbe non essere imminente. Venerdì il 'falco' della Bundesbank Joachim Nagel ha detto che la Bce dovrà ridurre il bilancio nell'immediato futuro, e che dai prossimi meeting dovrà arrivare un segnale forte sulla lotta all'inflazione.

Stamattina il numero uno della Banca centrale francese e membro della Bce, François Villeroy ha dichiarato che per riportare l’inflazione al 2% ci vorranno due o tre anni.

Federal Reserve

Riflettori su alcuni interventi in ambito Fed nel pomeriggio, dopo i dati forti sul lavoro Usa di venerdì scorso che hanno alimentato le aspettative di un'ulteriore stretta aggressiva. Dopo i dati, il presidente di Fed New York John Williams ha commentato che servono altri rialzi dei tassi per domare l'inflazione alta.

Il mercato prezza al 92% la possibilità di un ulteriore rialzo dei tassi Usa da 75 punti base al meeting di novembre, contro l'85% circa prima della diffusione dei payroll non agricoli. Ma sarà importante vedere i numeri sull'inflazione statunitense, in arrivo giovedì.

Energia

I leader Ue non hanno trovato un accordo sul 'price cap' al gas nel vertice di Praga. Bruxelles, ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, presenterà altre proposte sull'energia nelle prossime settimane.

Ucraina

Aumentano le tensioni dopo l’attacco che ha distrutto il ponte che unisce la Russia con la Crimea, la Russia ha risposto con missili su Kiev.

Al via in serata l'assemblea generale delle Nazioni Unite sull'annessione delle regioni ucraine da parte della Russia.

Usa-Cina

L'amministrazione Biden ha pubblicato una serie di misure sull'export, tra cui una che impedisce alla Cina di accedere ad alcuni chip prodotti in tutto il mondo con apparecchiature statunitensi, con l'obiettivo di rallentare i progressi di Pechino in campo tecnologico e militare. Nella notte sono crollati i titoli tech cinesi, soprattutto quelli legati alla produzione dei chip.

Dati macro cinesi

L'attività dei servizi a settembre ha registrato una contrazione per la prima volta in quattro mesi, mostrano i dati Pmi-Caixin, con le restrizioni anti-Covid che hanno avuto un impatto negativo su una domanda già fragile e hanno pesato sulla fiducia delle imprese.

Cambi

Euro/dollaro in calo di 0,4% a 0,97; il cambio euro/yen a 141,11 (in calo di 0,4%) mentre il dollaro è piatto a 145

Oil

Prezzi in calo, dopo i forti guadagni della scorsa settimana sulle aspettative di una stretta nelle forniture da parte dei produttori Opec+ e in vista dell'embargo Ue sul petrolio russo. Il Brent viaggia in calo dello 0,5% a 97,4 dollari al barile.

Titoli a Piazza Affari

Pochissimi i titoli con il segno più a Piazza Affari con, tra i più importanti, Unicredit +0,3%, Poste Italiane +0,1%, Generali +1%.

In forte calo Telecom Italia -2,62%, titolo che continuiamo a sconsigliare perché consideriamo un secular decline business con margini destinati a scendere a fronte di un debito elevato.

Giù Stm -0,85% nonostante il calo di venerdì. Sul settore impattano le restrizione all’export decise dall’amministrazione Biden, anche se per Equita il titolo è abbastanza immune a questo, pesano invece i profit warning di importanti società del comparto.

Prosegue la debolezza di Enel il titolo si porta a un passo della soglia dei 4 euro per azione, 4,06 euro, il mercato ignora il nuovo target di Goldman Sachs ridotto a 6,85 euro, ma ampiamente sopra l’attuale livello di prezzo del titolo.

In lieve flessione Stellantis -0,3% il gruppo ha annunciato la firma di un contratto preliminare con una società mineraria australiana riguardante la fornitura di nickel e solfato di cobalto.

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