Borse europee positive, giù la Cina


Il tassi in rialzo continuano a sostenere i bancari, miglior settore anche oggi con il +1,4%. Delude la Banca del popolo cinese che lascia i tassi al 2,75% per difendere la moneta ma non dà sostegno all’economia che vuole un taglio dei tassi.


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Partenza in rialzo anche oggi, il mercato seleziona con cura vincitori e vinti in uno scenario di rialzo dei tassi. E a guadagnarci è il settore bancario, aggiungiamo noi se saprà approfittarne. Infatti un rialzo dei tassi a breve e un calo a lungo non sempre aiuta le banche che si indebitano a breve e prestano sul lungo termine, ma se sapranno muovere bene i propri spread e di fatto aumentare i depositi presso la Bce che tornano ad essere remunerativi allora i margini potranno crescere. Buon rialzo delle banche spagnole aiutate dalla proposta di un taglio delle tasse sul comparto.

Sul settore è interessante lo switch tra il certificate DE000VV34S81 su Deutsche Bank, SocGen e Unicredit che, avevamo indicato sotto la pari qualche giorno fa e ora quota sui 1040 euro, livello di massimo guadagno in caso, probabile, di rimborso anticipato alla valutazione del 26 settembre, per spostarsi sul DE000VV6JKK3 stessi sottostanti cedole sopra il 17% annuo e barriera al 60%, quota poco sotto la pari con sottostanti sopra il livello iniziale.

Buon interesse anche sul settore assicurativo.

Cina

Le buone notizie sulle riaperture post Covid nella megalopoli di Chengdu (stiamo parlando di un area con 21 milioni di abitanti) non bastano a far risollevare il morale delle Borse in Cina. A deludere è la decisione della Banca del popolo di lasciare invariati i tassi al 2,75% per arginare la debolezza dello yuan nei confronti del dollaro. In un comunicato online la Pboc dice che l'operazione odierna manterrà "la liquidità nel sistema bancario sufficientemente ampia".

Oggi incontro tra Xi Jinping e Vladimir Putin, gli osservatori sostengono che il russo cercherà di capire cosa significano le parole “collaborazione senza limiti”, ma in molti sostengono che per i cinesi tutto è una trattativa e difficilmente Xi Jinping aiuterà Putin sul fronte ucraino.

Obbligazioni

Si riparte da 3,97% per il tasso del Btp decennale benchmark e da 226 punti base per il differenziale di rendimento Italia-Germania, in un mercato volatile con gli investitori che ragionano sulle prossime mosse di politica monetaria di fronte a un'inflazione che resta altissima, alimentata dallo shock energetico. Ieri i rendimenti dei governativi della zona euro sul segmento breve della curva, più sensibile alle aspettative di rialzo dei tassi, hanno toccato massimi pluriennali.

In mattinata l'attenzione si concentrerà su un intervento del vicepresidente della Bce Luis de Guindos. Ieri il capo economista Philip Lane ha indicato diversi altri rialzi dei tassi "tanto più consistenti quanto più ampio sarà il divario dal tasso terminale", sottolineando che l'energia resta il fattore trainante dell'inflazione. Da parte sua Francois Villeroy ha detto che la Bce potrebbe raggiungere il tasso neutro entro fine anno. Intanto la numero uno dell'Fmi, Kristalina Georgieva, chiede ai banchieri centrali di essere "tenaci" nella lotta all'inflazione.

Il benchmark decennale sui mercati asiatici rende 3,437%, in rialzo di 0,025 rispetto alla chiusura a 3,412%.

La visione di Pictet

"I mercati azionari restano vulnerabili: la correzione degli indici osservata di recente è riconducibile a un tema perlopiù valutativo dovuto al rialzo dei tassi di interesse e ai toni severi delle banche centrali, sul fronte utili è successo ben poco. Il deterioramento del contesto macroeconomico rischia di impattare negativamente gli utili societari, al momento ancora immuni alle dinamiche di mercato, ma su cui, in uno scenario recessivo, è plausibile attendersi nei mesi a venire revisioni al ribasso", hanno avvertito Delitala e Piersimoni di Pictet. Il rientro del sentiero inflazionistico, che potremmo considerare "la catarsi inflazionistica", resta quindi cruciale affinché il mercato trovi tranquillità dal punto di vista delle valutazioni".

Resistono per il momento gli utili aziendali. Nelle previsioni degli analisti ci sono ancora stime di crescita degli utili molto generose: "parliamo del 10% nel 2022 e del 7% nel 2023 per quel che riguarda il mercato americano. Se dovesse però realizzarsi lo scenario recessivo, queste proiezioni andrebbero riviste significativamente", hanno affermato ancora Delitala e Piersimoni, spiegando che la valutazione delle azioni dipende da molte cose, tra cui sicuramente l'inflazione. "L'inflazione tende infatti a sostenere la crescita del fatturato delle aziende, ma non la redditività delle imprese, a sua volta premiata dalla crescita reale. Tipicamente la decrescita degli utili, in fasi di recessioni ordinarie, è attorno al 15%. Se dovesse avverarsi lo scenario recessivo, ci sarebbe spazio per una delusione degli utili nell’ordine di 20-25 punti percentuali dai livelli attuali".

Dati macro in Giappone

La bilancia commerciale ad agosto ha registrato un deficit record legato ai costi dell'energia e alla flessione dello yen; le importazioni sono salite anno su anno del 49,9%, l'export del 22,1%.

Cambi

Dollaro vicino ai recenti massimi, con i trader che scommettono su una Fed ancora più aggressiva in vista del meeting della prossima settimana.

Il cambio euro/dollaro vale 0,9959 (in calo di 0,18%); il cambio euro/yen 143,1 (in rialzo di 0,17%) mentre il dollaro scambia a 143,67 su yen (in rialzo di 0,36%).

Oil

Brent e Wti sulla parità, il primo scambia a 94 dollari al barile, il derivato il quotato sul Nymex a 88,69 dollari.

Titoli a Piazza Affari

Corre anche oggi il settore bancario, Unicredit +2,7%, Intesa +1,8%, Bpm +3,3% (gli analisti di Intesa hanno alzato la raccomandazione a Buy, target 3,50 euro).

Stellantis +0,3% sta valutando investimenti "significativi" nei propri impianti europei per produrre energia elettrica, a fronte della minaccia di un'interruzione delle forniture di gas naturale dalla Russia, ha detto l'AD Carlo Tavares.

Eni arretra dello 0,7% L’Italia deve aumentare la propria capacità di importazione di gas naturale liquefatto (Gnl) dal prossimo anno, ha detto l'amministratore delegato Claudio Descalzi.

Banca Mediolanum -0,1%, ha dato mandato a Mediobanca, in qualità di global coordinator ed Esg Structuring adviser, di organizzare una serie di meeting o call virtuali per aggiornare gli investitori sul proprio profilo di credito e sul Green, Social and Sustainibility Bond Framework appena pubblicato, scrive Ifr.

Snam +0,2%,Terna -0,48% Société Générale alza il giudizio a Buy, da Hold.

TIM -1,2% Hsbc dimezza il target price da 0,40 a 0,20 euro e riduce il giudizio da Buy a Hold.

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