Borse in calo, L'Europa teme la crisi energetica


Dura poco l'effetto della Banca d'Inghilterra sui mercati, spaventa di più la situazione dell'economia reale, con l'Europa che vede lo spettro di una crisi energetica sempre più reale.


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Borse in calo con il Ftse Mib che perde l’1,5%, in calo anche Madrid che arretra dell’1,9%, Parigi perde l’1,6%, Londra perde l’1,4% al pari del movimento dell’Euro Stoxx 50.

L’Asia ha visto chiudere il Giappone con un rialzo dello 0,95% del Nikkei mentre l’Hang Seng di Hong Kong perde lo 0,9% e il Csi 300 è fermo sulla parità.

Ieri il Nasdaq ha chiuso in rialzo del 2%. L’S&P500 ha invertito la rotta dopo sei sedute consecutive di ribasso, chiudendo con un guadagno del 2%.

Intervento della Boe

L’intervento della Banca di Inghilterra che ha dichiarato che avrebbe acquistato titoli di stato del Regno Unito con scadenze lunghe "su qualsiasi scala sia necessaria", si sta già esaurendo.

Ciò ha contribuito a guidare l'aumento delle azioni statunitensi di mercoledì, ha dichiarato David Lefkowitz, responsabile delle azioni statunitensi per l'attività di gestione patrimoniale globale di UBS.

"Negli ultimi giorni di negoziazione, la pressione sulle azioni statunitensi è stata un riflesso di alcune delle turbolenze nel mercato a reddito fisso", ha detto Lefkowitz. "Man mano che le turbolenze si assestano, stiamo assistendo a un tono migliore per le azioni".

Obbligazionario

Ieri, le dichiarazioni della Boe hanno fatto registrare un forte apprezzamento dei Gilt su tutte le scadenza, euforia che ha contagiato tutto il mondo dei bond governativi sostenendo anche un forte rimbalzo dell’azionario Usa.

Il rendimento del Treasury Note a dieci anni è passato da 4% a 3,75%, una delle oscillazioni giornaliere più forti degli ultimi dieci anni. Oggi però, l’effetto si sta già spegnendo e il decennale Usa è tornato a rendere il 3,85%.

Movimenti simili per l’obbligazionario europeo con il decennale italiano che si riporta a un rendimento del 4,668% e il Bund a 2,238% con uno spread a 245 punti base.

Valute

In Asia, rimbalzano la rupia indiana, lo won coreano e la rupia dell’Indonesia. Si indebolisce lo yen del Giappone. Lo yuan offshore si indebolisce (-0,3%). Ieri sera la Banca Popolare della Cina ha ammonito i mercati a non “scommettere su apprezzamenti e deprezzamenti”.

Sterlina in calo mentre il dollaro recupera la recente.

Il cross euro/dollaro a 0,9644 -0,6%. Il cambio euro/yen a 139,5 –0,58%, mentre il dollaro scambia a 144,58 su yen (in rialzo di 0,35%).

Oil

Il petrolio Brent e WTI in lieve calo dopo il +4,6% della vigilia. Il Brent cede l’1,4% a 87,94 dollari al barile, Wti -1,6% a 80,86 dollari al barile.

Inflazione Germania e Spagna

Sul fronte macro riflettori puntati nel primo pomeriggio sul dato preliminare dell'inflazione tedesca di settembre, con l'indice armonizzato visto toccare le due cifre - a quota 10% - dall'8,8% di agosto, spinto dall'aumento dei costi dell'energia. In mattinata, alle 9, invece sarà la volta della Spagna con la lettura 'flash' dell'indice dei prezzi al consumo vista a 10,1%, a livello armonizzato, dal precedente 10,5%.

Bce e Fed

Particolarmente ricca anche l'agenda Bce. Dopo che Lagarde ha ribadito che Francoforte deve continuare ad alzare i tassi di interesse per contenere l'inflazione, anche se l'effetto collaterale di una politica più restrittiva sarà una crescita più debole, parleranno tra gli altri oggi il consigliere Panetta e il capo economista Lane. Ieri diversi banchieri centrali hanno messo sul tavolo l'ipotesi di un nuovo rialzo dei tassi da 75 punti base al prossimo meeting di ottobre.

Dall'altra sponda dell'Atlantico, il monito lanciato ieri dal banchiere Fed Evans secondo il quale la volatilità sui mercati potrebbe creare altre limitazioni nelle condizioni finanziarie. Il collega Bostic si è espresso a favore di un rialzo da 75 punti base al meeting di novembre.

Italia

Mentre il centro destra lavora alla complicata formazione del nuovo governo, secondo alcuni quotidiani, il leader leghista Salvini ha minacciato l'appoggio esterno al governo nel caso in cui non gli venga assegnata la guida del ministero dell'Interno. Intanto ieri il Cdm ha approvato la nota di aggiornamento al Def che indica una stima sul deficit/Pil del 2022 al 5,1% dalla precedente previsione di 5,6% e sul debito/Pil a 145,4% da 147%.

Per l'anno in corso il target di crescita è stato ritoccato al rialzo a +3,3% dal precedente +3,1%. Per il 2023, l'esecutivo ipotizza un deficit/Pil al 3,4%, e un Pil decisamente ridimensionato a causa dell'impatto dello shock energetico a +0,6% dal precedente +2,4% stimato ad aprile. Nello stesso anno il debito/Pil è visto ancora in riduzione a 143,2% da 145,2%

Approvazione finale anche per la riforma della giustizia, fondamentale per ottenere i fondi Ue.

Crisi energetica

L'Ue - che ipotizza un sabotaggio - promette una risposta "dura" a qualsiasi interruzione delle proprie infrastrutture energetiche dopo i danni al gasdotto Nord Stream 1. Le agenzie di sicurezza tedesche temono che l'impianto diventi inutilizzabile per sempre mentre, secondo il capo dell'Agenzia danese per l'energia, più della metà del gas contenuto nei gasdotti danneggiati è fuoriuscito dalle condutture e si prevede che il volume rimanente sarà azzerato entro domenica.

In attesa che domani l'Ue formalizzi le proprie proposte contro il caro energia, dalle pagine de 'La Stampa' il ministro Cingolani torna a chiedere un tetto al prezzo del gas.

La crisi dell'energia si fa sentire anche in Giappone dove si valutano ulteriori mosse per arginare gli effetti del caro bollette

Dati Usa

Nel pomeriggio dagli Usa, oltre alle richieste settimanali di disoccupazione - sostanzialmente invariate le attese a 215.000 - in arrivo la lettura finale del Pil del secondo trimestre che dovrebbe confermare una flessione di 0,6%.

Sempre nel pomeriggio verrà diffuso anche l'aggiornamento dell'indice Pce 'core' del secondo trimestre che nelle attese dovrebbe attestarsi a 4,4%.

Conflitto in Ucraina

Mentre Bruxelles propone un ottavo pacchetto di sanzioni che dovrebbe gettare le basi legali per un tetto al prezzo del petrolio, Mosca va verso l'annessione di alcune zone dell'Ucraina, pubblicando i risultati dei contestati referendum, che indicano la volontà di quattro regioni occupate di unirsi alla Federazione russa.

Ci si attende che Putin proclami l'annessione delle regioni in un discorso domani, a poco più di una settimana dai referendum, dalla mobilitazione militare parziale in patria e dalla minaccia di difendere il territorio russo con armi nucleari. 

Titoli a Piazza Affari

Forte calo di Mps che perde oltre il 5% meritandosi una sospensione al ribasso. L’aumento di capitale avrà effetti fortemente diluitivi sugli utili da tempo consigliamo di stare alla larga del titolo o di puntare a un suo ribasso fino alla fine dell’aumento.

Prosegue la debolezza di Mfe, il titolo perde il 4,67%.

Vendite anche sul settore auto, anche di lusso, da un lato Stellantis perde il 3,5%, dall’altro Ferrari cede il 2,4%. Settore auto che crolla in Europa sui timori di una recessione maggiore delle attese per la crisi energetica. Volkswagen perde il 5,4%, Porsche il 6,8%, Renault il 5,4%

Tim cede l’1,5% nonostante gli advisor Goldman Sachs e Vitale puntano ad una valorizzazione di 11 miliardi per Tim Enterprise, scrive Il Messaggero.

Poste italiane -1,1%, Poste Vita ha lanciato un'Opa volontaria totalitaria per cassa sulle azioni ordinarie di Net Insurance ad un prezzo per azione di 9,50 euro e sui warrant a 4,81 euro, con l'obiettivo del delisting della società.

Enel -2%, l'algerina Sonatrach ha firmato un accordo con Enel e la sua controllata spagnola Endesa che prevede nuovi prezzi per il gas.

Generali -1,4% Fitch ha confermato il rating 'A' sulla solidità finanziaria con outlook positivo.

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