Borse in rialzo, Netflix non rovina la festa


Il titolo della regina della tv in streaming perde clienti, -20% nell’after hours il titolo. Almeno una parte della Federal Reserve non pensa ci sia bisogno di scatenarsi contro l’inflazione, basta un graduale e ragionato aumento dei tassi. Non si fermano le vendite sui bond. Il rendimento del BTP è due volte quello di inizio anno.


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Nel giorno degli avvertimenti del Fondo Monetario Internazionali sulla crescita economica, la borsa degli Stati Uniti ha messo a segno una delle migliori sedute dell’ultimo mese, l’S&P500 ha chiuso in rialzo dell’1,6%, con quasi tutti i settori in positivo. Indifferente all’andamento dei tassi di mercato, sempre più su, il Nasdaq ha chiuso in rialzo del 2,1%.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, anche se i future di Wall Street sono giù. Se nel corso della notte il sentimento è peggiorato è stato a causa delle comunicazioni del trimestre.

Netflix, delude numero di abbonati, ricavi e utili

Dopo anni di successi e di crescita sfrenata, la numero uno della tv in streaming ha fatto sapere di aver perso 200.000 abbonati nei primi tre mesi dell’anno, altri due milioni saranno persi nel trimestre in corso. Le indicazioni sulla clientela si sono aggiunte ai dati deludenti su ricavi ed utili, provocando una caduta del titolo di oltre il 20% nel dopo borsa. Netflix ha spiegato la prima perdita di abbonati dal 2011 con l'aumento della concorrenza, l'adozione lenta della banda larga e delle smart tv, la condivisione delle password e fattori macroeconomici come l'aumento dell'inflazione e l’invasione dell'Ucraina. Con la guerra infatti la societa' ha sospeso il suo servizio in Russia con la conseguente perdita di 700.000 abbonamenti. Netflix ha perso anche 600.000 abbonamenti negli Stati Uniti e in Canada a causa del recente aumento dei prezzi. Intervistato da Bloomberg, l’analista di LightShed, Rich Greenfield ha detto che il mercato della tv in streaming è quasi saturato.

FED: parlano i moderati

Se Wall Street ieri ha accelerato, è anche perché dalla Federal Reserve sono arrivati segnali di moderazione, due membri del board hanno ridimensionato la necessità di avviare un ciclo ultra restrittivo, ipotesi avanzata poche ore prima da un altro loro collega, il super falco James Bullard. Il presidente della Federal Reserve di Chicago, Charles Evans ha detto di aspettarsi per fine anno, tassi intorno al 2,25%, livello da raggiungere magari con un paio di incrementi da cinquanta punti base. Oggi siamo a 0,25%-0,50% ed il mercato si aspetta di arrivare intorno al 2,25% entro la fine del 2022. Parlando con la CNBC, il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic ha detto che si deve arrivare in fretta ad un livello di tassi neutrali, ovvero, tra il 2% ed il 2,5%, ma trovarsi a fine anno a 1,75% potrebbe bastare.Entrambi hanno espresso dubbi sull’opportunità di aumentare i tassi di 75 punti base, come ventilato da Bullard.

FMI pessimista sui mercati

“La guerra metterà alla prova la resilienza dei mercati finanziari, è una minaccia alla loro stabilità”. Lo afferma Tobias Adrian, direttore del dipartimento monetario e mercati dei capitali dell’Fmi, nel Global Financial Stability Report, pubblicato ieri. Il sistema finanziario si è dimostrato resistente di fronte ai recenti shock, ma le crisi future “potrebbero essere più dannose”, afferma l’Fmi. L’esposizione delle banche alla Russia e all’Ucraina è relativamente modesta e limitata a una manciata di istituti europei. Tuttavia, avvisa il report, non è chiaro quanta esposizione indiretta abbiano le società finanziarie, perché le informazioni sono irregolari e incoerenti. In particolare, preoccupano i derivati: “Sono molto opachi ed è difficile sapere fino a che punto ci sia una leva nascosta”, ha affermato Adrian. Incognite riguardano anche il mercato delle materie prime.

Bond

Il buono del Tesoro degli Stati Uniti a dieci anni è sui massimi dal dicembre del 2018, a 2,92%, circa duecento punti base sopra i livelli dello scorso anno. Il Bund tedesco è a 0,91%, dal -0,20% di inizio anno. Il rendimento del BTP, a 2,54%, è il doppio di quel che era a inizio anno. Per l’investimento in bond, questi ultimi mesi sono stati pesantissimi. L'indice obbligazionario mondiale di riferimento, rispetto ai suoi massimi del 2021, ha già registrato perdite superiori al calo dell'11% circa avvenuto durante la crisi finanziaria globale del 2008.
Jon Mawby, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management avverte di allacciare la cintura di sicurezza e di tenersi pronti ad altre cadute ed a rapide risalite: “questo tipo di volatilità non scomparirà a breve”, si legge nel report diffuso ieri. Chi ha guadagnato negli ultimi anni è avvisato:” Il profilo di rendimento futuro delle attività a reddito fisso non sarà così positivo come negli ultimi quattro decenni”. I mercati del reddito fisso sono diventati più volatili anche perché “il numero degli investitori è sbalorditivo a causa della quantità in continua crescita di prodotti passivi disponibili: un numero sempre maggiore di investitori entra ed esce simultaneamente dal mercato, in particolare tramite gli ETF.” Il tutto, in un contesto di “enorme deterioramento della qualità del credito delle obbligazioni societarie”. Sbaglia chi pensa di difendere le posizioni puntando sui soliti nomi ad alto livello di solidità, “Oggi è il credito investment grade ad apparire particolarmente rischioso. Questo perché in questo segmento del mercato le decisioni di asset allocation presentano margini di errore ridottissimi. Per contro, le "rising star" all'interno del mercato obbligazionario ad alto rendimento (società di qualità inferiore a investment grade con prospettive finanziarie in miglioramento) offrono opportunità rettificate per il rischio molto più interessanti”.

Cibo

Stamattina sono in rialzo le materie prime agricole, salite sui massimi di lungo periodo negli ultimi mesi. Il future di riferimento del mais guadagna il 35% da inizio anno, il frumento il 47%, la soia il 30%. Questi rincari stanno mettendo alle corde le economie emergenti più fragili, come per esempio lo Sri Lanka, che ha deciso di sospendere i pagamenti sul suo debito estero di 35 miliardi. “E’ il primo Stato, di una possibile lista di ondata di insolvenze, dice Gabriel Debach, market analyst di eToro– con i prezzi del grano che proprio oggi sono arrivati a 8 dollari per bushel, su nuovi massimi degli ultimi 10 anni. Rischi che potrebbero sfociare proprio in una nuova “primavera araba”. Secondo la Banca Mondiale, per ogni aumento di 1 punto percentuale dei prezzi alimentari, si prevede che 10 milioni di persone cadranno in condizioni di povertà estrema. A tal riguardo si parla di un possibile fondo per la crisi da 170 miliardi di dollari, perfino maggiore della risposta data al covid”.

Tra i titoli a Piazza Affari segnaliamo

Autogrill. La famiglia Benetton è aperta a una potenziale operazione che porti a uno sviluppo della controllata Autogrill e potrebbe ridurre la sua quota del 50,1% nel gruppo italiano della ristorazione, secondo quanto riferito da una fonte vicina alla situazione. La famiglia intende restare comunque un azionista chiave di Autogrill, ha aggiunto la fonte.

MediaforEurope. L'Antitrust ha deciso di revocare le misure restrittive imposte a Sky a maggio del 2019 per i successivi tre anni legate all'operazione R2-Mediaset. 

Carel ha comunicato che acquisterà un ulteriore 30% di Arion per 1,2 milioni di euro, portando la propria quota nella joint venture al 70%.

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