Borse in ribasso, si placa l’euforia sull’intelligenza artificiale


Nvidia ha oltrepassato ieri pomeriggio la soglia dei mille miliardi di dollari di capitalizzazione, il produttore di chip speciali per la grafica e le applicazioni più avanzate, ha chiuso poi a 990 miliardi.

L'accordo sul tetto del debito ha superato il primo ostacolo in Congresso. Stanotte una commissione della Camera ha approvato infatti l'intesa fra Joe Biden e lo speaker Kevin McCarthy.

Le economie del Giappone e della Cina, la terza e la seconda del mondo, rallentano.


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All’indomani della chiusura contrastata di Wall Street, le borse dell’Asia Pacifico scendono in modo corale. I dati diffusi nel corso della notte in Giappone, Cina ed Australia, non lasciano molto spazio ad interpretazioni positive.

Il Nikkei di Tokyo interrompe la serie positiva di rialzi e perde l’1,5%. L’Hang Seng di Hong Kong, in calo del 2,2%, si avvia a chiudere il mese con un bilancio negativo molto pesante, -8,7%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -1%. L’indice di riferimento della borsa di Sidney perde l’1%.

INDICATORI MACROECONOMICI IN ASIA

In Giappone, i consumi di aprile sono saliti del 5% anno su anno, in rallentamento dal +6,9% di marzo e meno di quel che si aspettavano gli economisti. La produzione industriale ha registrato una contrazione dello 0,3% anno su anno, contro il +2% del consensus. La terza economia del pianeta ha iniziato in modo debole il secondo trimestre, dopo il forte rimbalzo dei primi tre mesi del 2023. Il ministero del Commercio stima che questo mese la produzione industriale torni a crescere.

Anche in Cina, l’industria rallenta. L’indice PMI manifatturiero è sceso a 48,8 da 49,2, il consensus era 49,5. Va un po’ meglio al settore dei servizi, che frena, ma resta sopra la soglia dell’espansione: l’indice PMI non manifatturiero. Chang Su, la Chief Asia Economist di Bloomberg Intelligence commenta che questi dati, oltre a mostrare una bassa fiducia nel settore privata, rafforzano le ipotesi di un allentamento della polizza monetaria. Parlava di nuovi misure di stimolo da parte della banca centrale, anche un recente report di Morgan Stanley citato stamattina da CNBC a commento di questi dati. Il 17 maggio, in un report, la banca d’affari affermava che una sequenza di cali dell’indice PMI manifatturiero, è un solido precursore di un allentamento monetario.

In Australia invece, è l’inflazione a preoccupare. In aprile i prezzi al consumo sono saliti del 6,8% anno su anno, dal +6,3% di marzo, il consensus era +6,4%. Il locale ufficio di statistica mette in evidenza che la voce salita di più è quella della spesa per la casa.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso, il future del Dax di Francoforte perde lo 0,3%.

Ieri il Nasdaq ha chiuso in rialzo dello 0,3%, sui minimi di una seduta iniziata con un rialzo di quasi l’1,5%. Sulla parità l’S&P500 ed in lieve calo il Dow Jones.

AI

Nvidia ha oltrepassato ieri pomeriggio la soglia dei mille miliardi di dollari di capitalizzazione, il produttore di chip speciali per la grafica e le applicazioni più avanzate, ha chiuso poi a 990 miliardi. Il titolo guadagna da inizio anno il 174%, ai prezzi di ieri tratta a 51 volte il PE 2024, quando Apple entrò a far parte del club dei colossi da mille miliardi, trattava a 24 volte il PE dell’anno successivo

DEFAULT

L'accordo sul tetto del debito ha superato il primo ostacolo in Congresso. Stanotte una commissione della Camera ha approvato infatti l'intesa fra Joe Biden e lo speaker Kevin McCarthy. Il sì, apre la strada al dibattito in aula alla Camera, attesa oggi al gran completo. Hanno votato contro alcuni repubblicani presenti in commissione.

In caso di approvazione del disegno di legge, il Tesoro dovrebbe riaffacciarsi sul mercato dei capitali, soprattutto con emissioni di bond governativi a breve e brevissima scadenza. L’afflusso di carta potrebbe portare ad un drenaggio di liquidità di portata molto ampia, tale da influenzare temporaneamente i tassi di mercato, almeno nella parte delle scadenze corte.

TASSI, VALUTE, MATERIE PRIME

Il Treasury Note e due anni tratta a 4,43% di rendimento, il decennale è a 3,67%. Si sta di nuovo schiacciando ed invertendo la curva dei tassi, un movimento che dovrebbe andare avanti nelle prossime settimane a seguito dell’avvicinarsi delle comunicazioni della Federal Reserve: un altro incremento da un quarto di punto del costo del denaro è ritenuto sempre più probabile dagli operatori, siamo quasi il 70%, circa il doppio di inizio mese.

Il cross euro dollaro perde terreno, a 1,070.

Il petrolio Brent ha perso ieri oltre il 4%, i dati sull’industria della Cina e del Giappone, contribuiscono al ribasso dello 0,3% di stamattina.

TITOLI

Unicredit sta progressivamente riducendo la quota delle proprie masse di risparmio gestito riconducibile al gigante francese Amundi, riferisce una fonte a conoscenza della vicenda.

Juventus. Il Tribunale Federale nazionale della Figc ha accettato la proposta di patteggiamento del club infliggendo una sanzione pecuniaria di 718.240 euro. L'accordo prevede la rinuncia all'impugnazione da parte della società al precedente giudizio che ha previsto una penalizzazione di dieci punti in classifica.

Stellantis. La Francia ha inaugurato una gigafactory per la produzione di batterie, la prima di quattro impianti di questo tipo che alcune aziende europee e asiatiche intendono costruire nel nord del Paese. Il progetto sviluppato da Automotive Cells Company, joint-venture tra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies, prevede un investimento totale di 2 miliardi di euro, di cui quasi la metà a carico dello Stato francese e delle autorità locali.

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