Borse incerte nonostante i più forti segnali di crescita

Le Borse europee sono indirizzate verso un avvio incerto, con gli investitori che preferiscono prendere una pausa di riflessione dopo i recenti record di Wall Street, anche se i segnali di crescita dell’economia reale si fanno sempre più forti.

Il future sull’indice complessivo europeo EuroStoxx 50 segna un lieve calo. In Asia stamattina registrano lievi progressi le Borse di Tokio (+0,1%) e Seul (+0,2%), mentre arretrano le Borse cinesi di Shanghai (-1%) e Hong Kong (-0,6%).

Ieri sera a New York l’indice S&P500 ha terminato la seduta in calo dello 0,1% nonostante i fortissimi dati sull’aumento dell’occupazione a febbraio negli Stati Uniti, il miglior mese degli ultimi due anni. Il Nasdaq è rimasto pressoché invariato.

Per la seconda volta nel giro di tre mesi il Fondo monetario internazionale ha corretto al rialzo la propria previsione sulla crescita economica globale per il 2021 portandola a +6% dal precedente +5,5%, pur sottolineando il pericolo di una forte differenza di velocità fra le economie più sviluppate, con la popolazione più vaccinata, e le economie più povere, dove si fa più fatica a contenere la pandemia.

“L’economia americana sta sperimentando i primi effetti di una potente doppia azione, basata da un lato sulla diffusa vaccinazione dei cittadini e dall’altro sugli stimoli fiscali varati dal governo”, ha detto a Reuters David Kelly, Chief global market strategist di J.P. Morgan Asset Management. “La realtà è che le previsioni restano molto incerte, ma si moltiplicano i segnali che mostrano un’accelerazione della ripresa con un possibile ritorno alla normalità molto più veloce di quanto molti speravano pochi mesi fa”.

Fra l’altro sembrano rientrate le tensioni sui tassi di interesse che per circa un mese hanno tormentato i mercati azionari a causa del timore di un’accelerazione dell’inflazione. Sul mercato dei titoli di Stato il bond governativo americano a 10 anni è scambiato a un rendimento dell’1,66%, invariato.

Poco mosso il cambio euro/dollaro con la valuta comune europea indicata a 1,187.

Questa sera, alle 20 italiane, la Fed diffonderà i verbali dell’ultima riunione del Fomc, il comitato per la politica monetaria. Leggendo quel documento gli investitori avranno modo di capire come si articolano le posizioni dei diversi membri del comitato e di conseguenza quanto potrà durare nel tempo l’attuale politica della Fed di mantenere i tassi invariati e proseguire con il potente piano di stimoli all’economia. La posizione ufficiale della Banca centrale Usa, riassunta dal presidente Jerome Powell, è che i tassi di interesse resteranno fermi fino a tutto il 2023.

Tornano a salire le quotazioni del petrolio che riflettono il maggiore ottimismo sulla ripresa economica. Brent a 63 dollari al barile (+0,4%), Wti a 59,6 dollari (+0,4%).

L’oro perde leggermente terreno a 1.739 dollari l’oncia (-0,2%).

In calo anche il Bitcoin a 57.640 dollari, da 58.760 di ieri.