Borse incerte senza Wall Street

Il rialzo dà segni di stanchezza in Asia Pacifico, anche perché manca la spinta propulsiva di Wall Street: la borsa degli Stati Uniti, ieri chiusa per festività, oggi chiude a metà giornata. L'indice MSCI delle azioni asiatiche al di fuori del Giappone è stabile, con un guadagno settimanale del 3%, novembre si chiude con un ribasso del 2,7%. Il Nikkei di Tokyo, al palo per tutta la seduta, termina la settimana con un rialzo del 3,2%, ma un calo del 4,3% per il mese. JP Morgan ha alzato a Overweight l’azionariato della Cina. Barclays dice che il mercato azionario globale, con la piccola correzione di novembre, è tornato a un livello neutro, “che riteniamo salutare”. Trump ha affermato che potrebbe tagliare completamente l’imposta sul reddito nei prossimi due anni grazie alle entrate generate dai dazi. Pimco afferma che i dazi sono destinati a durare almeno fino alla fine del mandato di Donald Trump alla Casa Bianca, se non oltre.
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L’indice MSCI World sta per chiudere la miglior settimana da giugno, +3,1%, novembre termina con un lieve ribasso, -0,4%. Nei precedenti sette mesi, il super indice delle borse mondiali ha registrato performance mensili positive.
Il rialzo di questa settimana dà segni di stanchezza in Asia Pacifico. Le borse dell’area sono poco mosse. Non ci sono indicazioni chiare sull’apertura dell’azionario dell’Europa, in quanto, a causa di un guasto, sono muti i future del Chicago Mercantile Exchange (CME): mancano di conseguenza dei riferimenti importanti anche per la formazione dei prezzi delle obbligazioni e di altre grandezza macroeconomiche.
ASIA
L'indice MSCI delle azioni asiatiche al di fuori del Giappone è stabile, con un guadagno settimanale del 3%, novembre si chiude con un ribasso del 2,7%.
Il Nikkei di Tokyo, al palo per tutta la seduta, termina la settimana con un rialzo del 3,2%, ma un calo del 4,3% per il mese. L’inflazione core nella megalopoli di Tokyo sale leggermente più delle attese in novembre, +2,7%. Tornano a salire le aspettative di un rialzo tassi a dicembre, il tassi di rendimento del bond governativo a dieci anni sale a 1,82%, sui massimi di lunghissimo periodo.
Borse della Cina poco mosse. Indice CSI 300 +0,1%. Hang Seng di Hong Kong -0,3%. JP Morgan ha alzato a Overweight l’azionariato della Cina. Le azioni sudcoreane sono scese dell'1% dopo che la banca centrale ha mantenuto i tassi invariati, ma l'indice ha comunque guadagnato il 2,5% nella settimana.
MENO SCHIUMA SUI MERCATI
Novembre dovrebbe chiudersi con un calo dei principali indici delle borse, il bilancio negativo si è comunque ridimensionato di parecchio nell’ultima parte del mese. Complessivamente i movimenti delle ultime due settimane, secondo Barclays sono qualcosa di salutare, oggi c’è “Meno schiuma e una migliore ampiezza”. Si intitola così il report firmato dagli stragist equity per l’Europa. “Anche se le azioni hanno registrato un calo rispetto ai massimi, non si è verificato alcun panico tra i fondi Long, poiché gli afflussi hanno raggiunto i massimi dall'inizio dell'anno”.
I fondi sistematici si sono spostati verso un livello di rischio più basso, a causa dell'aumento della volatilità, mentre gli hedge fund hanno ridotto significativamente i loro livelli di esposizione lorda, tornando ai livelli estivi.
La partecipazione degli investitori al dettaglio è diminuita, con un calo considerevole degli acquisti di opzioni call, l’assenza del retail ha danneggiato maggiormente i titoli delle società a forte crescita. “Nel complesso, il posizionamento è meno effervescente ed è tornato a un livello neutro, che riteniamo salutare. La volatilità insolitamente elevata presenta ancora un rischio di correzione, ma riteniamo che gli acquisti sui ribassi dovrebbero prevalere, dati gli elevati livelli di liquidità disponibile, la stagionalità positiva di dicembre e i rendimenti più bassi”.
DAZI
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che la sua amministrazione potrebbe tagliare completamente l’imposta sul reddito nei prossimi due anni grazie alle entrate generate dai dazi.
Di dazi se ne parla sempre meno ma ci sono e sono destinati a durare almeno fino alla fine del mandato di Donald Trump alla Casa Bianca, se non oltre. Tiffany Wilding e Libby Cantrill, economista e Head of US Public Policy di PIMCO ricordano nel report di ieri che l’aliquota tariffaria media effettiva, indicata dal Tesoro al 13%, è destinata a rimanere invariata, qualsiasi sia la decisione della Corte Suprema sul tema: il verdetto dei giudici è previsto per i primi mesi dell’anno prossimo. “Anche se la Corte dovesse ritenere i dazi basati sull’IEEPA non validi, riteniamo che ciò non avrà un impatto significativo nel lungo termine, se non quello di creare incertezza a breve termine sui dettagli dei dazi e di riportare brevemente l'attenzione dei mercati sui deficit.
È opportuno ricordare che, sebbene la Corte possa ritenere che l'IEEPA non consenta l'applicazione di dazi, il Congresso ha conferito al Presidente poteri espliciti in materia di dazi per motivi che vanno dalla bilancia dei pagamenti alla sicurezza nazionale“, afferma Cantrill. Un cambiamento della politica tariffaria avrebbe una ricaduta sui conti pubblici, PIMCO calcolo che il deficit a lungo termine potrebbe peggiorare al 6,5%-7%, dal 6% con dazi invariati. “Tuttavia, se l'amministrazione ricorrerà rapidamente ad altri mezzi legali per ripristinare i dazi attuali, le implicazioni fiscali saranno limitate a circa 100 miliardi di dollari di rimborsi”, una cifra modesta per il mastodontico bilancio degli Stati Uniti. Cento miliardi sono lo 0,4% del PIL.
C’è infine da mettere in conto la possibilità che la Casa Bianca la tiri per le lunghe con i rimborsi alle aziende e ai consumatori, per cui, si torna all’inizio, al fatto che i dazi non vanno considerati come un episodio del 2025.
L’oro torna a salire e si porta a 4.185 dollari l’oncia, +60% da inizio anno e +4,5% da inizio mese.
TITOLI
Webuild. Il Ponte sullo Stretto e' "un'opera che gli italiani aspettano da decenni, moderna, sostenibile e sicura. Porterebbe 120.000 posti di lavoro. La Corte dei Conti ha fatto alcuni rilievi, e noi siamo qui ancora con tecnici e avvocati e decine di professori per dare agli italiani quello che gli italiani meritano. Ci metteremo qualche mese in piu', i rilievi fatti potranno essere ampiamente superati. Risponderemo punto su punto. Il mio obiettivo e' fare e non polemizzare, mi tengo per me miei pensieri". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, intervistato a Ore 14
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