Borse incerte tra sollievo e timore


I future anticipano un avvio in lieve calo del Dax di Francoforte, in antitesi al rialzo della maggior parte dei mercati azionari dell’Asia Pacifico. A Piazza Affari, oggi i Benetton dovrebbero uscire allo scoperto con un’offerta intorno a 22-23 euro, ieri il titolo ha chiuso a 21,7 euro.


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Il rally del sollievo iniziato ieri pomeriggio dopo l’uscita dei dati sull’inflazione negli Stati Uniti, si è arrestato ieri nel tardo pomeriggio. Nel corso della notte, il nuovo cambio del trend dei future di Wall Street hanno riportato su le borse dell’Asia Pacifico, ma i mercati azionari dell’Europa sono dati in lieve calo in avvio di seduta.

L’S&P, ieri in calo dello 0,3% dopo aver segnato un rialzo massimo dell’1,3%, è arrivato alla terza seduta consecutiva di ribasso, un arretramento del 2,3%. Ma nel corso della notte i future sono girati.

Inflazione

Matt Peron, Director of Research di Janus Henderson, a proposito dei dati di ieri sull’inflazione: “Il meglio che si può dire è che l’inflazione core è stata più bassa del previsto, a "solo" il 6,5%. Questo potrebbe dare un po' di sollievo ai mercati che si stavano preparando al peggio. La chiave ora è se l'inflazione ha raggiunto il picco e, in caso affermativo, a quale ritmo scenderà. Questa lettura probabilmente impedirà un'azione più aggressiva della Fed a breve termine, c'è qualche ragione per credere che la componente core dell’inflazione scenderà sufficientemente entro la fine dell'anno, facendo sì che l'azione più rigorosa della Fed non si verifichi del tutto”.
Per altri commentatori, le cifre di ieri “convalidano le aspettative di un aumento di 50 punti base a maggio”, ha scritto SilviaDall'Angelo, economista senior presso Federated Hermes, in una nota.

Fed a colpi di martello sull'economia

Una stretta monetaria portata avanti a colpi di maglio, cioè, con cinquanta punti base di aumento del costo del denaro, o anche di più, rischia di spegnere la crescita. La Federal Reserve sembra essere conscia di questo rischio, ma non sembra dell’idea che si debba procedere con cautela. “Quando sei costretto ad usare uno strumento brutale, a volte si verificano dei danni collaterali”, ha riconosciuto ieri sera il membro del board Christopher Waller, nel corso di un evento a Nashville.

Bond

Il buono del Tesoro a dieci anni si è rafforzato dopo i dati sull’inflazione, arrivando ad un rendimento di 2,67%, dai massimi della mattinata a 2,83%. Ma nel corso della notte sono tornate le vendite. Stamattina siamo a 2,74%.
Si è arrestata la crescita dei tassi reali, che sulla scadenza a dieci anni sono di pochissimo in negativo, circa cento punti base in più del livello di un mese fa. Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte, ha spiegato al Sole24Ore che “I tassi reali salgono quando i rendimenti nominali aumentano in misura maggiore rispetto alle attese di inflazione. Nelle ultime settimane è accaduto che i tassi nominali dei Treasury a 10 anni siano risaliti fino al 2,8% andando a scontare uno scenario di una veloce riduzione del bilancio di cui si è appreso leggendo le minute della Fed. Nel frattempo le aspettative di inflazione a 10 anni sono rimaste stabili intorno al 2,9% anche per via dell’andamento del prezzo del petrolio che, dopo un picco a 125 dollari al barile (toccato proprio l’8 marzo, ndr) si è ridimensionato intorno ai 100 dollari”.

Petrolio

Il Brent del Mare del Nord è poco mosso a 104 dollari, dopo il balzo di ieri del 6%. Vitol Group, il più grande trader indipendente di greggio del mondo ha detto che intende interrompere del tutto le transazioni con il petrolio in arrivo dalla Russia entro la fine di quest’anno.

Ucraina

In risposta alla volontà della Russia di andare avanti con la guerra, l’amministrazione Biden prepara un nuovo piano di assistenza militare all’Ucraina da circa 750 milioni di dollari. Lo ha scritto ieri sera Bloomberg. Le armi dovrebbero essere inviate sotto l'autorità della Casa Bianca, sfruttando la legislazione che consente al presidente Joe Biden di procedere senza l'approvazione del Congresso. Gli Stati Uniti hanno fornito più di 2,4 miliardi di dollari di aiuti militari all’Ucraina da quando Biden è entrato in carica. Più di 1,7 miliardi di dollari sono stati consegnati dopo l'inizio dell’invasione.

Spread

Il nuovo decreto contro la crisi energetica che il governo ha intenzione di approvare entro la fine del mese, punta verso quota 6 miliardi di euro. Lindicazione, che aggiorna la prima stima di 5 miliardi emersa dalle bozze del Def nel giorno dell’approvazione, è arrivata direttamente dal ministro dell’Economia Daniele Franco. Ieri sera, nell’audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sul Documento di economia e finanza, Franco ha parlato di un margine “da 10,5 miliardi» che si apre con la forbice fra il deficit tendenziale, ridotto al 5,1% dall’eredità superiore alle attese arrivata dal 2021, e l’obiettivo di indebitamento che resta confermato al 5,6%”. Porte chiuse dunque alla richiesta di scostamento di bilancio chiesto a gran voce anche dalla maggioranza di governo.Siamo al quarto decreto della serie anti rincari da inizio anno.

Tra i titoli a Piazza Affari segnaliamo

Atlantia. La famiglia Benetton e il fondo d'investimento statunitense Blackstone stanno lavorando per offrire un premio di circa il 30% rispetto al prezzo medio delle azioni di Atlantia negli ultimi sei mesi, mentre preparano un'offerta che potrebbe arrivare già in giornata. Lo hanno riferito a Reuters tre fonti. L'offerta a cui stanno lavorando è tra i 22 e i 23 euro per azione, ha detto una delle fonti, sottolineando però che non è ancora stata presa una decisione definitiva. Anche se si tratta di un premio significativo sul prezzo medio delle azioni sui sei mesi, l'aumento sarebbe più modesto rispetto al prezzo attuale di circa 21,7 euro, e valuterebbe complessivamente Atlantia - in cui la famiglia Benetton possiede già una quota del 33% - circa 18,1-19,0 miliardi di euro.
LVMH Moet Hennessey Louis Vuitton SE ha dichiarato di aver iniziato bene l'anno in un contesto di continue interruzioni dovute alla pandemia da Covid-19 e al conflitto in Ucraina. La società di beni di lusso con sede a Parigi ha dichiarato che i ricavi del primo trimestre sono aumentati del 29% a EUR 18,0 miliardi. Tutte le business unit hanno ottenuto una crescita dei ricavi a due cifre, fatta eccezione per Wines & Spirits, che ha continuato a vedere vincoli di fornitura nel trimestre. Wine & Spirits è cresciuta dell'8% su base annua. Fashion & Leather Goods è stata la migliore performer dell'azienda con una crescita dei ricavi del 35%.

BANCO BPM ha esercitato l'opzione per l'acquisto da Covea della quota dell'81% della joint venture assicurativa Bipiemme Vita, accelerando i tempi dell'internalizzazione del business assicurativo previsto nel piano industriale. 

Leonardo. Rheinmetall non ha fatto un'offerta per una quota nella controllata Oto Melara, ha detto l'AD del gruppo italiano Alessandro Profumo.

Intesa Sanpaolo, Unicredit. Le due grandi banche italiane stanno per uscire dal mercato delle cessioni dei crediti fiscali, lo si legge sul Sole24Ore. Sotto il peso delle troppe richieste, entrambe, avrebbero separatamente preso atto della progressiva impossibilità a procedere con l’accoglimento di nuove domande di cessione. Nello specifico, Intesa Sanpaolo, che fino a oggi ha registrato domande per quasi 20 miliardi di lavori, interpellata sul tema dal Sole 24 Ore sottolinea che «se non verranno modificate le norme di riferimento, è inevitabile un progressivo rallentamento fino all’uscita» da un business con cui la banca ha acquisito finora oltre 4 miliardi di crediti fiscali collegati ai bonus edilizi, di cui circa la metà relativi alle imprese che hanno praticato il cosiddetto “sconto in fattura”. Analoga la posizione di UniCredit. 

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