Borse inquiete, salgono i tassi, il petrolio e il rame. Bitcoin punta alla Luna

22/02/2021 07:30
Borse inquiete, salgono i tassi, il petrolio e il rame. Bitcoin punta alla Luna

Prevalgono le vendite nelle Borse asiatiche mentre il rendimento del titolo di Stato americano a 10 anni segna il nuovo massimo da un anno. Goldman Sachs alza la previsione sul greggio: raggiungerà i 75 dollari nel terzo trimestre. Bitcoin a 56.000 dollari, in un mese ha guadagnato il 70%.

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La Borsa di Shanghai perde il 2,2%, Hong Kong -0,3%, sale Tokio +0,5%.

La settimana dei mercati finanziari si apre con la conferma della tendenza alla risalita dei tassi di interesse, tendenza che proietta sentimenti di inquietudine nelle Borse di tutto il mondo. Intanto non si arresta il rialzo del petrolio e delle altre materie prime e il Bitcoin viaggia su una rotta che sembra doverlo portare su Marte.

Stamattina nei mercati asiatici prevalgono le vendite con la Borsa di Shanghai in calo del 2,2%, Hong Kong perde lo 0,3%, ma sale Tokio +0,5%.

Sono in calo i future sull’S&P500 (-0,2%) e sull’EuroStoxx 50 (-0,4%), cali che lasciano presagire un avvio debole delle Borse europee, dopo il calo della settimana scorsa della Borsa americana: in cinque sedute l’S&P500 è sceso dello 0,7% e il Nasdaq ha perso l’1,6%.

Per gli investitori di tutto il mondo il focus è sul Treasury Bill, il titolo di Stato americano a 10 anni. Il suo rendimento è salito la settimana scorsa di 14 punti base arrivando a 1,34%, massimo da un anno, e stamattina alla riapertura dei mercati è già ulteriormente salito a 1,38%.

Nel mondo si riaffaccia l’inflazione. I dubbi degli investitori.

Il rialzo dei tassi di interesse è la risposta del mercato alla percezione che nel mondo torna a farsi sentire l’inflazione, come è logico che sia in un quadro di accelerazione della crescita economia. L’economia globale accelera grazie alle vaccinazioni che fanno intravedere un’uscita dalla pandemia, grazie ai piani di aiuti pubblici e grazie alle politiche monetarie super-accomodanti delle banche centrali. E quest’ultimo è il punto in discussione. Fino a quando resteranno super-espansive le politiche monetarie se si avvertono segnali di aumento dei prezzi?

Secondo Adrian Zuercher, Head del Global asset allocation di UBS Wealth Management, non c’è un cambio di scenario. Intervistato da Bloomberg Tv, Zuercher ha detto: “Restiamo in un ambiente “risk-on”. Ogni investitore si muove pensando a uno scenario di migliore crescita economica e di maggiori stimoli fiscali. E’ normale che i tassi di interesse nominali si muovano vero l’alto, anche le azioni si muovono verso l’alto, e lo stesso fanno le materie prime in base a uno scenario di miglioramento delle economie”.

In effetti il petrolio ha ripreso a salire mentre in Texas la ripresa delle attività estrattive, bloccate dall’ondata di gelo, procede molto lentamente. Questa mattina il Brent è scambiato a 63,99 dollari al barile (+1,7%), il Wti vale 60 dollari (+1,3%). Goldman Sachs ha alzato di 10 dollari la sua previsione sul prezzo del greggio portandola a 70 dollari al barile per il secondo trimestre di quest’anno e a 75 dollari per il terzo trimestre.

Il rame segna il nuovo massimo da 9 anni. Brent a 63,99 dollari.

Nuovo consistente rialzo del rame a 417,3 dollari alla libbra, massimo da 9 anni. L’aumento della domanda di rame è il segnale più caratteristico di un’accelerazione dell’attività industriale.

Il dollaro è pressoché invariato a 1,2121 contro l’euro.

Non c’entra con le materie prime, ma parlando di rialzi è stupefacente il volo del Bitcoin, che stamattina segna un nuovo record a 56.261 dollari. In un mese (dal 22 gennaio) la quotazione è salita del 70%.

IL VOLO DEL BITCOIN

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Anche Elon Musk ha detto nel weekend. “Il Bitcoin mi sembra un po’ altino”, nonostante Tesla, grazie all’investimento di 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin, stia guadagnando una plusvalenza teorica di oltre 800 milioni di dollari.

Nikolaos Panigirtzoglou, strategist di JPMorgan Chase, Lancia l’allarme sulla scarsa liquidità del mercato della criptovaluta che ha un volume di scambi quotidiani pari a circa 10 miliardi di dollari, contro i 100 miliardi dell’oro.

Tra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:

ASTM - Il primo azionista Nuova Argo Finanziaria (famiglia Gavio) ha lanciato un'Opa volontaria sul 47,6% non posseduto, finalizzata al delisting della società, offrendo 25,6 euro ad azione, con un premio del 28% sul prezzo di chiusura di venerdì. L'esborso massimo sarà di 1,7 miliardi di euro.

Stellantis – La controllata Faurecia, società di componentistica, ha reso noto che nel 2021 i ricavi dovrebbero essere pari a 16,5 miliardi di dollari, da 14,65 miliardi di euro del 2020.

Atlantia - Il consorzio guidato da Cdp è pronto a presentare un'offerta vincolante per l'88% di Autostrade per l'Italia (Aspi) a un prezzo collocato nella parte alta della forchetta 8,5-9,5 miliardi di euro, ha scritto Il Messaggero sabato aggiungendo che il pagamento per 6,1-7,2 miliardi avverrebbe in contanti e il resto dilazionato in 3-4 anni.

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