Borse: tutto pronto per la 12esima giornata di rialzo. Corrono petrolio e Bitcoin

16/02/2021 07:30
Borse: tutto pronto per la 12esima giornata di rialzo. Corrono petrolio e Bitcoin

Nuovi importanti guadagni per le Borse asiatiche: in anno Tokio è salita del 28%. Positivo il future sull’S&P500 (+0,6%). Cresce la fiducia su un’accelerazione della ripresa economica grazie alle vaccinazioni. Il greggio Wti spinto a 60,2 dollari dall’ondata di gelo che colpisce parte degli Usa. Il Bitcoin si assesta appena sotto quota 50.000 dollari.

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L’indice Nikkei sale dell’1,3%, Hong Kong +1,6%. Shanghai ancora chiusa.

L’andamento baldanzoso delle Borse asiatiche lascia prevedere che oggi sarà un’altra giornata di rialzo anche per i mercati europei. La tendenza potrebbe essere confermata questa sera dall’andamento positivo di Wall Street, che riaprirà dopo la giornata di vacanza di ieri per la festa del President’s Day. Se il cerchio rialzista si chiuderà in questo modo, quella di oggi sarà la dodicesima giornata consecutiva di rialzo delle Borse mondiali. Dal 23 gennaio a oggi l’indice globale delle Borse mondiali MSCI World Index è salito del 18%.

Il future sull’indice S&P500 sale dello 0,6%. Il future sull’EuroStoxx 50 europeo è invariato.

Questa mattina in Asia nuovo balzo del giapponese Nikkei che in chiusura segna +1,3% dopo avere fatto vedere un rialzo di oltre il 2% (in 12 mesi guadagna il 28%). La Borsa di Hong Kong sale dell’1,6%, Seul +0,2%. Resta chiusa fino a giovedì la Borsa di Shanghai per i festeggiamenti per il Capodanno lunare.

A spingere gli investitori verso il mercato azionario è la fiducia che le campagne di vaccinazioni avranno successo e permetteranno all’economia globale di uscire dalla morsa della pandemia, con una ripresa che accelererà grazie agli imponenti programmi di aiuti pubblici.

Salgono i prezzi delle materie prime: rame al massimo degli ultimi otto anni.

Il quadro è talmente positivo e grondante di fiducia che non c’è una reazione negativa neanche alla notizia che il governo di Pechino sta pensando di limitare la fornitura di metalli rari alle aziende che lavorano per la Difesa degli Stati Uniti.

Anzi, coerentemente con una visione incentrata su un’accelerazione della crescita economica, salgono i prezzi delle materie prime. La principale, il rame, è arrivata a 381 dollari alla libbra, il massimo degli ultimi otto anni.

Il petrolio sale ancora, soprattutto l’americano Wti (West Texas Intermediate) in rialzo dell’1,2% a 60,2 dollari al barile, massimo degli ultimi 13 mesi. L’ondata di gelo che ha colpito una parte degli Stati Uniti non solo ha fatto schizzare la richiesta di energia elettrica, ma ha anche bloccato l’estrazione di greggio in larga parte del Texas. Il Brent vale 63,5 dollari al barile (+0,3%). Con un quadro di questo tipo, sono molti gli investitori che incominciano a preoccuparsi di un possibile e repentino risveglio dell’inflazione. Non a caso i tassi di interesse a lungo termine in Usa stanno salendo, con una curva dei tassi che è diventata la più ripida degli ultimi cinque anni. Il rendimento del Treasury Bill decennale ha toccato nella notte in Asia 1,25%, massimo da un anno. Adesso è 1,23% (+ 2 punti base rispetto a ieri).

Inquietudine per il pericolo inflazione: il bond decennale Usa all’1,15%.

Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha promesso che i tassi resteranno a zero ancora a lungo, perché anche se arrivasse un po’ di inflazione non sarebbe poi questa tragedia. Ma gli investitori sono come San Tommaso e non si fidano: per questo c’è grande attesa per leggere domani, quando saranno resi pubblici, i verbali dell’ultima riunione del comitato Fomc della banca centrale Usa, e vedere come la pensano davvero i vari membri.

Scivola il dollaro nei confronti dell’euro, che sale a 1,213 (+0,1%).

L’oro è pressoché invariato a 1.821 dollari l’oncia (+0,1%).

Non si ferma la corsa del Bitcoin: per tutta la notte in Asia la criptovaluta ha titillato quota 50.000 dollari, per poi assestarsi a 49.323.

Tra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:

Buzzi - Barclays alza il giudizio a Equalweight.

Saipem – Il fondo Usa Marathon Asset Management ha il 5,1% di Saipem, secondo quanto emerso dalle comunicazioni Consob sulle partecipazioni rilevanti. 

Stellantis - Ha esteso fino a oggi la sospensione della produzione nello stabilimento di Melfi (Potenza) a causa della mancanza di semiconduttori. Altre due giornate di stop seguiranno il 22 e 23 febbraio.

Maire Tecnimont - Ha ottenuto l’ordine per costruire una bio raffineria in Sud America 

Mediaset – Non intende aumentare la quota nella tedesca ProSiebenSat. Lo ha dichiarato la società milanese in una nota in cui afferma che l'acquisizione di diritti di voto in ProSiebenSat.1 è finalizzata a implementare "obiettivi strategici a lungo termine" e che non intende al momento aumentare i diritti di voto.

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