Bper Banca, Ops parte a rilento ma Papa tira dritto: “nessun rilancio” su BP Sondrio

Ieri era iniziato con poche richieste il periodo di adesioni all’Offerta Pubblica di Scambio lanciata da Modena verso Sondrio ma l’ad degli emiliani ha ribadito di non voler alzare il prezzo offerto.
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L’Ops di Bper Banca su BP Sondrio
Avvio lento per l’Offerta Pubblica di Scambio (Ops) lanciata da Bper Banca su Banca Popolare di Sondrio iniziata ieri e che è prevista terminare l’11 luglio prossimo. Nel primo giorno di adesioni, infatti, le richieste sono state 118.782, pari allo 0,026% delle azioni oggetto dell’offerta.
L’offerta, dunque, sembra non aver acceso gli entusiasmi, visto che l’istituto di Modena propone ai soci di Pop Sondrio di scambiare ogni titolo con 1,45 azioni di Bper di nuova emissione: ai prezzi di borsa di ieri delle azioni modenesi, tale scambio attribuiva ai titoli valtellinesi un valore implicito di quasi 11,18 euro l’uno, rispetto ai quasi 11,81 euro espressi direttamente da Piazza Affari.
Il prezzo sembra non essere giusto: considerando che alle attuali quotazioni l’Ops comporta per Bper un esborso massimo in titoli da circa 5 miliardi, il mercato chiede circa 300 milioni in più, e in contanti, solo per pareggiare i prezzi di borsa.
Modena ha subordinato il buon esito dell’offerta al raggiungimento di almeno il 35% del capitale più un’azione, soglia minima e vicina, se si considera che l’Ops gode del benestare di Unipol, che ha poco meno del 20% di ciascuna delle due banche. In realtà, però, Bper punta a superare il 50% di Bps, così da accelerare la fusione e da beneficiare appieno delle sinergie, a regime stimate in 290 milioni ante imposte annui.
Oggi, intanto, le azioni Bper Banca aprono la seduta di Piazza Affari in calo (-2,30%), a 7,534 euro, al pari dell’andamento di Bp Sondrio (-2,40%), venduta a 11,515 euro.
Nessun rilancio
La scorsa settimana da Sondrio avevano avvisato che il corrispettivo offerto da Modena non riconosce “pienamente il reale valore della banca”, dopo i pareri dei propri consulenti Bofa securities e Morgan Stanley.
Gli emiliani avevano spiegato che “la congruità del corrispettivo offerto sotto il profilo finanziario” è “in linea con quanto sempre sostenuto e comunicato al mercato” dallo stesso istituto guidato da Gianni Franco Papa.
Modena aveva poi ribadito che l’operazione presenta un “forte razionale industriale e genera benefici per tutti i soci”, mentre intende salvaguardare i livelli occupazionali, preoccupazione espressa precedentemente da Sondrio.
Oggi, però, lo stesso Papa ha negato qualsiasi volontà di alzare l’offerta: “il prezzo che abbiamo offerto valorizza già la banca per il massimo valore” e “siamo confidenti che l'operazione sarà un successo”.
Parlando alla Ceo Conference di Mediobanca, l’ad ha poi escluso qualsiasi altro obiettivo. “Non abbiamo pensato a nient'altro, per il momento siamo concentrati sulla Popolare di Sondrio e altri dossier non ne vedo sul tavolo, quindi, non mi sembra che ci siano altre operazioni che possano interessarci”.
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