BPER Banca, outlook positivo da S&P Global


L’agenzia di rating ritiene che la solida presenza nazionale in Italia della banca emiliana, il ripristino della qualità degli asset e le prospettive di redditività positiva supporteranno la sua solidità creditizia.


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Il giudizio di S&P su BPER Banca

Giudizio positivo di S&P Global su BPER Banca arrivato al termine del processo di valutazione dell’agenzia con il quale ha assegnato i suoi rating sulla banca italiana.

Nel dettaglio, i rating emittente di lungo e breve termine sono stati valutati rispettivamente a ‘BBB-’ e ‘A-3’ e la prospettiva riguardante tutti i rating assegnati è valutata ‘positiva’.

Di seguito i principali rating di S&P Global assegnati alla banca emiliana:

Il giudizio del management

La valutazione dell’agenzia rappresenta un “motivo di particolare soddisfazione perché riflette gli eccellenti risultati raggiunti in questi anni che coronano un importante percorso di crescita”, sottolinea l’amministratore delegato di BPER, Piero Luigi Montani.

Il giudizio dell’agenzia “si unisce infatti ad una importante serie di riconoscimenti positivi ottenuti dalla Banca relativamente al merito creditizio” e “la valutazione in area Investment Grade anche da parte di S&P Global è testimonianza dei progressi compiuti sul fronte della generazione dei ricavi, uniti al consolidamento di una robusta posizione patrimoniale e di una solida qualità del credito che ci colloca come best in class”.

Questo riconoscimento “è ulteriore conferma del nostro posizionamento di grande banca italiana, in ascolto costante dei bisogni dei nostri clienti e dei territori, rivolta ad offrire una risposta sempre più sostenibile ed evoluta nell’interesse di famiglie e imprese e di tutti gli stakeholders”, conclude il manager.

A Piazza Affari, intanto, il titolo BPER Banca apre la seduta con un guadagno di oltre l’1% e un massimo toccato a 4,159 euro per azione.

Il giudizio di S&P Global

Alla base della valutazione di S&P Global ci sono “la solida presenza nazionale di BPER Banca in Italia, il ripristino della qualità degli asset e le prospettive di redditività positiva” che “supporteranno la solidità creditizia della banca”.

Le valutazioni su BPER beneficiano della sua ben diversificata e consolidata presenza nazionale in Italia, delle sue metriche di qualità degli asset solide e della posizione patrimoniale, tra cui circa 145 miliardi di euro di attività totali (quinta banca italiana per dimensioni), il profondo radicamento nelle regioni più ricche del Nord Italia e una forte presenza nel resto del Paese.

Tutto questo “fornisce alla banca un buon accesso a una base di finanziamento fedele, conveniente e in gran parte al dettaglio”, spiegano da S&P, aspettandosi “la partnership di bancassicurazione con il maggior azionista attuale, la seconda compagnia assicurativa italiana, Unipol (con una quota del 20%), contribuirà sempre più ai ricavi non derivanti dagli interessi nei prossimi anni, sostenendo la stabilità e la diversificazione del business”. Nel complesso, il modello di business di BPER Banca “si confronta bene con i suoi pari, sebbene manchi della scala e dell'efficienza delle due più grandi banche domestiche”.

Previsioni sul futuro

Gli analisti di S&P si attendono che i tassi di default dovrebbero aumentare gradualmente nei prossimi trimestri, rimanendo in linea con quanto prevedono per la media del settore, intorno all'1,8% nel 2024 e nel 2025. L'esposizione diretta ai settori rischiosi come l'immobiliare commerciale viene definita “contenuta” e la banca probabilmente beneficerà “della sua quota più grande rispetto ai pari del portafoglio prestiti in ipoteche residenziali, rispetto alle PMI e ai prestiti alle imprese”.

“Riteniamo che l'esposizione di BPER Banca al rischio di tasso di interesse sia allineata a quella delle istituzioni domestiche di maggiori dimensioni”, scrivono dall’agenzia e prevedono “che il capitale regolamentato rimanga superiore al 7% nel 2024 e nel 2025”.

La banca dovrebbe mantenere “una redditività sana, con un ritorno sul patrimonio ricorrente che si aggira intorno al 12%-13% in entrambi gli anni” che “sarà inferiore al picco dell'18% registrato nel 2023, che era stato causato da alcuni elementi non ricorrenti e da un reddito netto degli interessi piuttosto elevato.”

Inoltre l’aumento previsto delle commissioni derivante dall'espansione della bancassicurazione potrebbe solo parzialmente compensare la diminuzione degli interessi netti che ci aspettiamo dalla seconda metà del 2024 in poi”.

Infine, S&P valuta “un pagamento dei dividendi fino a circa il 50% e una modesta espansione degli asset ponderati per il rischio di S&P Global Ratings”, mentre “l’emissione recente di 500 milioni di euro di Tier 1 aggiuntivi contribuisce a circa 40-45 punti base al nostro calcolo del capitale regolamentato”.

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