Bper, i numeri del 2020 danno fiato al titolo anche oggi. Positivi i giudizi degli analisti


La banca ha chiuso il 2020 con un utile netto di 245,7 milioni di euro. L’ad Vandelli nella call con gli analisti ha annunciato la distribuzione di un dividendo cash di 4 centesimi per azione e di essere al lavoro sulla cessione di un pacchetto di Utp da 400-450 milioni di euro. Sullo sfondo le opportunità aperte da potenziali M&A.


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Vandelli: ora il focus è su filiali Ubi

Bper chiude il 2020 con un utile netto di 245,7 milioni di euro. Ieri la banca, nella call con gli analisti dopo la presentazione dei risultati trimestrali, ha annunciato la distribuzione di un dividendo cash di 4 centesimi per azione e di essere al lavoro sulla cessione di un pacchetto di Utp da 400-450 milioni di euro. Non solo: l’amministratore delegato Alessandro Vandelli ha anche espresso la sua opinione riguardo al risiko delle banche aperto nel nostro Paese dichiarando di essere aperto a «un'ulteriore potenziale operazione di M&A», ma ora il focus della banca è solo sull'integrazione degli sportelli ex Ubi Banca (“ereditati” al termine dell’acquisizione di Ubi da parte di Intesa Sanpaolo la scorsa estate).

«Mi preme inoltre sottolineare – ha detto Vandelli – un ulteriore importante passo in avanti nel miglioramento della qualità del credito, con una decisa contrazione dello stock dei crediti deteriorati lordi e netti rispettivamente del 29,1% e del 29% da fine 2019 che ha determinato, al contempo, la significativa diminuzione dell’Npe ratio lordo e netto rispettivamente al 7,8% e al 4%, i livelli più bassi degli ultimi 12 anni».

I numeri

L'utile netto, seppur in calo del 35% sul 2019, beneficia della buona crescita dei ricavi e di un efficace controllo dei costi, nonostante l'emergenza Covid e la gestione del processo di acquisizione del ramo d'azienda da Intesa Sanpaolo, dice una nota.

A livello patrimoniale il Cet1 fully loaded a fine dicembre è al 15,9% con l'aumento di capitale per l'acquisto del ramo d'azienda da Intesa, mentre quello phased-in è al 17,7%.

Nello specifico Bper ha archiviato il quarto trimestre 2020 con un margine di intermediazione pari a 645,5 milioni (+2,2% anno su anno), al cui interno i ricavi core hanno mostrato una buona tenuta. L’utile netto è stato pari a 45 milioni (perdita netta di 143,3 milioni nel periodo di confronto).

A fine 2020 i crediti lordi ammontano a 4,3 miliardi, anche per effetto delle cartolarizzazioni di due portafogli di sofferenze per un valore lordo contabile complessivo alla data di cessione pari a 1,3 miliardi (operazioni “Spring” e “Summer”). I crediti deteriorati netti sono pari a 2,1 miliardi.

Gli analisti: puntare su Bper anche per le potenzialità di M&A

Alle 12 il titolo Bper, dopo una mattinata all’insegna della volatilità, recupera terreno e si porta in territorio positivo con un guadagno dell’1,04% a 1,647 euro, anche se non equiparabile allo scatto di ieri (+5,6%) ma comunque superiore all’andamento (pur col segno più) dell’indice di settore a +0,88%. Tra gli 11 analisti che coprono la banca, secondo quanto riporta Reuters, nove valutano il titolo "strong buy" o "buy" e due "hold".

Kepler Cheuvreux ha alzato la raccomandazione da hold a buy, con prezzo obiettivo passato da 1,7 a 1,95 euro. I conti 2020, spiegano gli analisti, sono stati «buoni, in linea a livello operativo e con minori tasse». Le stime di Eps adjusted 2021-2023 vengono migliorate del 6,6%. Per gli esperti una volta che verrà completato l’acquisto di sportelli da Intesa Sanpaolo Bper «potrebbe valutare un deal M&A con Banco Bpm, che sarebbe accrescitivo di valore per circa il 25% dei 5,3 miliardi euro della capitalizzazione di mercato combinata».

Anche Mediobanca Securities ribadisce il rating outperform e il prezzo obiettivo a 2 euro. I risultati del quarto trimestre hanno portato notizie leggermente positive, commentano gli analisti e indicano come un segnale positivo la decisione di Vandelli di ribadire la strategia di M&A, con un focus sull’integrazione della continuità aziendale. Per gli analisti, la fusione tra Banco Bpm e Bper è lo scenario «più probabile nel 2021, perché l’accordo avrebbe senso industriale e finanziario, anche grazie al beneficio delle attività fiscali differite».

L’operazione andrebbe a vantaggio di entrambi gli azionisti, concludono gli esperti, che consigliano di puntarci tramite Bper, data la valutazione relativa.

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Codice: BPE
Isin: IT0000066123
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