Brembo senza freni, utili più che raddoppiati

Trimestrale da record per Brembo. Il leder mondiale di sistemi frenanti ad alte prestazioni, ha archiviato il primo trimestre dell’anno con ricavi mai raggiunti nella sua storia a 675,1 milioni di euro in aumento del 17,2% rispetto allo stesso periodo di un anno (a cambi costanti). Senza contabilizzare l’effetto valuta il fatturato risulta in crescita dell’1,2% al di sopra del livello del primo trimestre 2019, superando quindi i livelli del periodo omogeneo pre- pandemia.

Il consensus Bloomberg stimava ricavi a 627 milioni di euro il 7% meno.

“Siamo entrati nel sessantesimo anno di Brembo con un risultato particolarmente incoraggiante. Nella storia di Brembo non avevamo mai registrato ricavi così alti in un primo trimestre, che crescono non solo rispetto allo stesso periodo del 2020, ma anche e soprattutto rispetto al 2019”, ha commentato il presidente Alberto Bombassei.

L’Ebitda Margin si è portato al 20,1% del fatturato dal 17,7%, a 135,6 milioni di euro (+12% sopra il consensus Bloomberg), in aumento del 32,9% sul primo trimestre 2020, ebit a 83,7 milioni (+66,3%).

Utile netto di 61,4 milioni, più che raddoppiato rispetto ai 29,8 milioni dello stesso periodo del 2020 (+18% sopra il consensus).

L'indebitamento finanziario netto è stato pari a 438,9 milioni, in aumento di 54,2milioni rispetto al 31 dicembre 2020.

Il vice presidente esecutivo Matteo Tiraboschi, è ottimista sull’anno in corso: "il livello degli ordinativi conferma la buona partenza dell'anno" e "il gruppo sta monitorando attentamente gli impatti della carenza di componenti elettronici sulla filiera produttiva dei propri clienti, al momento difficili da stimare".

Brembo prevede per quest'anno una crescita dei ricavi attorno al 15% e una redditività, a livello di Ebitda, compresa tra il 18,5% e il 19% dopo i solidi risultati del primo trimestre.

Tiraboschi ha spiegato la società sarà in grado di trasferire ai clienti gran parte dei rialzi registrati nei prezzi delle materie prime utilizzate, tra cui acciaio, materiali ferrosi e leghe d'alluminio."Gran parte dei nostri contratti sono indicizzati alle materie prime," ha spiegato

Il livello degli ordinativi conferma la buona partenza dell'anno, prosegue la nota. Il gruppo sta monitorando attentamente gli impatti della carenza di componenti elettronici sulla filiera produttiva dei propri clienti, al momento difficili da stimare.

Tiraboschi ha spiegato che Brembo ha a disposizione scorte sufficienti di semiconduttori, che hanno finora reso marginali le conseguenza per la società.

"Ma il problema per il settore è cresciuto e quindi anche da parte nostra c'è cautela" ha affermato.

Le previsioni sull'esercizio in corso, ha aggiunto Tiraboschi, includono sia l'effetto dei prezzi delle materie prime sia le recenti acquisizioni: quella della danese Sbs Friction in novembre, per circa 40 milioni di euro, e quella della spagnola J.Juan alla fine del mese scorso, per circa 70 milioni.

Brembo prevede di finalizzare quest'ultima operazione in autunno, ha spiegato Tiraboschi. "Siamo sempre attenti a quello che succede sul mercato, e a cogliere eventuali opportunità di crescita esterna, se creano valore per la società".