Broadcom: alziamo prezzo obiettivo per la quarta volta
Dopo il forte trimestre aumentiamo il prezzo obiettivo su Broadcom per la quarta volta dall'avvio della copertura sul titolo. Ricavi e utili per azione superano il consenso, con una robusta generazione di cassa e crescita nel settore AI.
Giovedì scorso a mercato chiuso Broadcom ha annunciato un trimestre positivo, accompagnato da una guidance piuttosto forte per il 2024. I ricavi hanno raggiunto i 9,38 miliardi di dollari, in aumento del 4,1% su base annua, superando di 20 milioni il consensus. L'utile per azione si è attestato a 11,06 dollari, con un incremento del 5,8% anno su anno, superando di 0,10 dollari il consenso.
Il flusso di cassa operativo ha raggiunto i 4,8 miliardi di dollari, mentre il capex (investimenti) è stato di 105 milioni, risultando in una robusta generazione di cassa di 4,7 miliardi, pari al 51% dei ricavi. Questo rappresenta un'eccezionale conversione dei ricavi in cassa netta. L'Ebitda è stato di 6 miliardi di dollari, corrispondente al 65% dei ricavi, indicando un margine di profitto molto elevato.
Il colosso dei chip ha aumentato il dividendo del 14%, e il direttore finanziario Kirsten Spears ha evidenziato che "il dividendo per azione di 21 dollari per l'anno fiscale 2024 è un record, segnando il tredicesimo aumento dal 2011, anno di introduzione del dividendo".
Per il 2024, la società prevede, includendo Vmware, ricavi di 50 miliardi di dollari e un Ebitda pari a circa il 60% dei ricavi.
Citigroup raccomanda l'acquisto
Lunedì, gli analisti di Citigroup hanno ripreso la copertura sull'azione, raccomandando l'"acquisto" e fissando un prezzo obiettivo di 1.100 dollari. Gli analisti hanno osservato un beneficio nel trimestre dalla divisione di Intelligenza Artificiale, che si prevede raddoppi i ricavi da 4 miliardi nell'anno fiscale 2023 a 8 miliardi per l'anno fiscale 2024. Inoltre, analisti di Citigroup ritengono che l'acquisizione di Vmware possa aumentare l'utile per azione dell'anno fiscale 2025 di 12,5 dollari, ossia del 34%. Prevedono che la società possa raggiungere margini lordi del 78% e operativi del 58%, con un utile per azione di 60 dollari.
Il margine operativo indicato dagli analisti non è il margine Ebitda, che è superiore a quello a cui fanno riferimento.
L'utile per azione per l'anno fiscale 2023 è stato di 33,8 dollari, con una previsione di 47 dollari per ottobre 2024. Secondo noi, l'utile per azione a medio termine potrebbe superare i 60 dollari.
Le tabelle seguenti dettagliano l'andamento del business della società.
Valutazione e prezzo obiettivo
Abbiamo introdotto l'azione a gennaio, quando quotava intorno ai 560 dollari, con un prezzo obiettivo iniziale di 700 dollari. Successivamente, l'abbiamo aumentato a 770 dollari a marzo, grazie a ottimi risultati trimestrali e con l'azione che aveva raggiunto i $630: in quell'occasione l'analista di Bank Of America, Vivek Arya, alzò il proprio a $725 citando in particolare l'esposizione della società all'Intelligenza Artificiale Generativa. A giugno abbiamo aumentato ulteriormente il prezzo obiettivo a 930 dollari, riconoscendo il ruolo di leadership di Broadcom nel settore dei chip per AI, seconda solo a Nvidia. A settembre, con l'azione a circa 870 dollari, abbiamo incrementato il prezzo obiettivo a 1.100 dollari, il più alto tra gli analisti.
Non ci aspettavamo un ulteriore aumento quest'anno, ma ieri l'azione ha chiuso a 1.072 dollari, portandoci a innalzare il prezzo obiettivo a 1.400 dollari. La media dei target price degli analisti si aggira intorno ai 1.060 dollari, con il massimo a 1.200 dollari.
Riteniamo che, oltre alla crescita nel settore AI, i margini lordi e operativi possano superare le aspettative degli analisti di Citigroup. L'acquisizione di Vmware amplia il business del software di frattura e, a nostro avviso, aumenta anche le sinergie di ricavi e costi con altri software di infrastruttura di Broadcom. Il business del software, come più volte detto, è molto scalabile (ad un certo punto gli utili aumentano decisamente di più dei ricavi). Inoltre, aumenta la parte di ricavi ricorrenti, molto apprezzati dagli investitori, che sono disposti quindi a pagare un multiplo più alto sugli utili per azione, essendo questi meno volatili e con maggiore visibilità.
L'azione rimane sottovalutata in un'ottica di medio periodo, quotando a 22,7 volte gli utili attesi per il 2024 (ottobre fine anno fiscale) e a 21,5 volte per il 2025, con un dividend yield del 2% e un Free Cash Flow Yield intorno al 7%, grazie al continuo miglioramento nella generazione di cassa. Un modello DCF può tranquillamente giustificare il nuovo prezzo obiettivo, considerando la già elevata generazione di cassa, la sua crescita e la buona visibilità di tale crescita.
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