Brusca frenata per Ford dopo i conti

La casa automobilistica ha ridotto le sue previsioni di profitto per il 2024 a causa della guerra dei prezzi attualmente in atto a livello globale.
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Ford in rosso
Prima grande società di questa settimana a diffondere i risultati trimestrali e prima delusione rappresentata dai numeri di Ford Motor, che ha ridotto le attese per il 2024. Il titolo della casa automobilistica aveva chiuso le contrattazioni afterhours con un calo del 6%, trend poi proseguito nel pre market USA di questa mattina, a 10,69 dollari per azione.
L'attuale giudizio medio degli analisti interpellati da LSEG è ‘hold’, diviso in 7 ‘strong buy’ o ‘buy’, 16 ‘hold’ e 3 ‘sell’ o ‘strong sell’, con un target price medio di 11,32 dollari.
Ridotte le previsioni
La società ha annunciato ieri sera la riduzione delle stime di profitto per l’intero anno e ora si attende 10 miliardi di dollari prima di interessi e imposte per l’anno in corso, rispetto alla precedente previsione di 10-12 miliardi.
Inoltre, confermato l'obiettivo di ridurre i costi annuali di 2 miliardi entro la fine dell'anno, tra materiali, produzione e trasporto, per compensare l’aumento dei costi del lavoro derivanti dal nuovo accordo con il sindacato United Auto Workers.
“Non c'è dubbio che sia in atto una guerra dei prezzi a livello globale, alimentata da un eccesso di capacità, dall’arrivo di nuovi modelli di veicoli elettrici e dalla pressione per la conformità alle normative," ha spiegato così la nuova guidance l'amministratore delegato Jim Farley durante la call con gli analisti.
"Ford e le altre case automobilistiche statunitensi stanno affrontando venti contrari dovuti a tassi d'interesse elevati e livelli di scorte sopra la media, che portano a un aumento degli incentivi, riducendo i margini", spiega Garrett Nelson, analista di CFRA Research.
I conti
La società ha registrato un utile netto trimestrale di 900 milioni di dollari, pari a 22 centesimi per azione, in calo rispetto ai 30 centesimi dell'anno precedente, a causa di un onere di 1 miliardo di dollari per l'annullamento della produzione di un SUV elettrico a tre file.
L'utile rettificato trimestrale è stato di 49 centesimi per azione, superando la stima media degli analisti di 47 centesimi, secondo i dati LSEG. Le divisioni commerciali e dei motori a combustione hanno contribuito con un Ebit combinato di circa 3,4 miliardi di dollari, compensando le forti perdite nel segmento elettrico.
Perdita di 1,2 miliardi per il segmento dei veicoli elettrici nel terzo trimestre, portando le perdite totali del settore elettrico nei primi nove mesi dell'anno a 3,7 miliardi. L'azienda ha indicato di aver ottenuto miglioramenti dei costi per circa 1 miliardo rispetto all'anno precedente, ma questi sono stati compensati dalla pressione sui prezzi. Lawler ha affermato che questa pressione sui prezzi dei veicoli elettrici persisterà almeno fino al 2026, dato il continuo afflusso di nuovi modelli sul mercato.
L’inventario dell’azienda ha superato l’obiettivo prefissato, con 91 giorni di scorte lorde e 68 giorni presso i concessionari. Farley ha spiegato che sono state prese decisioni difficili sulla gamma di veicoli elettrici, considerando la crescente concorrenza di Tesla e delle case automobilistiche cinesi.
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