Btp Italia già oltre i 4 miliardi: i numeri di un esordio di successo
Dopo l’avvio positivo della prima giornata di offerta, il nuovo titolo indicizzato all’inflazione continua a convincere gli investitori e potrebbe ripetere il successo del Btp lanciato nel 2020 per raccogliere fondi destinati alla lotta alla pandemia.
Buona la prima
C’era molta attesa per il nuovo Btp Italia, l’obbligazione con scadenza al 2030 e indicizzata all’inflazione lanciata dal governo nella giornata di ieri. Secondo comunicazioni di borsa italiana, infatti, questa mattina sono arrivati a 4 miliardi di euro gli ordini retail complessivi, dopo che intorno alle 10:10 erano state raccolte richieste per 580 milioni.
La cifra si aggiunge a quanto già ottenuto alla prima delle tre giornate di offerta riservata alla clientela retail, quando il titolo aveva raccolto 3,42 miliardi di euro di ordini, per un totale di 88 mila contratti.
Si tratta di un risultato importante, in quanto, se mantenuto, porterebbe gli ordinativi ad oltre 10 miliardi di euro, avvicinandosi al precedente record.
Nel maggio 2020 era stato lanciato il primo Btp Italia, con scadenza a 5 anni, quindi inferiore all’attuale, e alla fine del primo giorno di offerta alla clientela al dettaglio era arrivato a 4,02 miliardi.
Pensato con l’obiettivo di raccogliere fondi per affrontare la pandemia da coronavirus, il Btp aveva ottenuto prenotazioni complessive alla fine dell’offerta pari a 22 miliardi di euro, di cui 14 miliardi provenienti dalla clientela retail e 8 dagli istituzionali.
Anche se non dovesse raggiungere questi numeri, si tratterebbe comunque di un successo, sostenuto dal rendimento interessante offerto dal nuovo titolo, in un contesto di tassi di interesse crescenti e con la prospettiva prossima di uno scudo anti-spread della Banca centrale europea, elemento potenzialmente positivo per i Btp italiani.
Il Btp Italia in breve
Il Tesoro aveva fissato nell’1,6% il tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito, anche se quello definitivo sarà stabilito all’apertura della quarta giornata di emissione, ovvero giovedì 23 giugno, con possibilità di revisione al rialzo a seconda della domanda.
Tra le ragioni del successo del titolo c’è sicuramente la caratteristica di essere agganciato all’inflazione, ormai arrivata al 6,8%, che rappresenta l’elemento chiave.
Inoltre, altra caratteristica interessante di questa nuova emissione c’è il doppio premio fedeltà. Coloro che sottoscriveranno il Btp in questa fase e lo deterranno fino alla scadenza, quindi per tutti gli otto anni, è previsto un premio fedeltà complessivo dell’1% del capitale investito.
Al termine dei primi quattro anni (28 giugno 2026), inoltre, il MEF corrisponderà un premio intermedio pari allo 0,4% del capitale nominale acquistato non rivalutato, mentre alla scadenza del titolo (28 giugno 2030), gli investitori rimasti ‘fedeli’ otterranno un altro premio pari allo 0,6%.
Infine, altro elemento positivo che contraddistingue il nuovo Btp Italia è quello delle commissioni bancarie, in questo caso a carico dello stato. Pertanto, l’obbligazionista inserirà il bond senza altri costi, oltre a quello del capitale, ma questo varrà soltanto per i giorni del collocamento e non per quelli successivi.
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