Btp Short Term come investire e come funzionano
I Btp Short Term sono considerati un’alternativa molto allettante per chi vuole un rendimento sicuro in poco tempo. Ecco cosa sono e in cosa si differenziano dagli altri titoli di Stato.
I Btp Short Term offrono la possibilità di ottenere rendimenti stabili in un periodo compreso tra 18 e 36 mesi. Ma sono davvero remunerativi? E a chi convengono?
Cosa sono i Btp Short Term?
I Btp Short Term sono titoli di Stato italiani a tasso fisso con una cedola semestrale e una scadenza breve, che varia tra i 18 e i 36 mesi. Emessi per la prima volta il 25 marzo 2021, i Btp a breve termine hanno come obiettivo dichiarato dal MEF, di “rendere maggiormente efficiente e liquido il comparto a breve termine dei titoli di Stato, nonché di conseguire ulteriori margini di flessibilità per la gestione del profilo delle scadenze dei prossimi anni”. Il primo Btp Short Term, subentrato al CTZ (Certificati del Tesoro Zero Coupon), era privo di cedola.
A differenza di strumenti come i CTZ (Certificati del Tesoro Zero Coupon), nati negli anni ‘90 e anch’essi a breve termine, i Btp Short Term non sono "zero coupon". Non guadagni dalla differenza tra il prezzo d’acquisto e quello di rimborso, ma ricevi cedole semestrali, proprio come per i titoli a lunga scadenza. Questa caratteristica li rende una scelta interessante per chi vuole un flusso di reddito costante anche sul breve termine.
La maggiore flessibilità rispetto ai vecchi CTZ sta nel fatto che il Tesoro, per ogni emissione, può decidere se stabilire una cedola pari a zero, rendendo il titolo molto simile a un CTZ, o se assegnare un tasso positivo, facendolo diventare come un normale Btp ma con scadenza ridotta.
La loro breve durata fin dall'emissione li rende facilmente identificabili, con una liquidità "naturale" più alta e una volatilità minore. Sono quindi particolarmente adatti agli investitori meno esperti o a chi preferisce evitare l’impegno di lungo termine e desidera mantenere una certa liquidità.
Come investire in Btp Short Term?
Investire in Btp Short Term è piuttosto semplice e può avvenire in due modi principali: partecipando alle aste di emissione o acquistandoli sul mercato secondario.
- Acquisto tramite asta: Le aste organizzate dal MEF sono il metodo più diretto per acquistare i Btp Short Term. Chi è interessato deve presentare la propria richiesta tramite la propria banca almeno un giorno prima dell’asta. L’importo minimo per partecipare è di 1.000 euro. Una particolarità di questo sistema è che l’investitore non conosce subito il prezzo finale del titolo, poiché viene definito solo a conclusione dell’asta. Tuttavia, partecipare a un’asta può comportare costi di commissione più bassi rispetto al mercato secondario.
- Acquisto sul mercato secondario: Un’alternativa all’asta è comprare Btp Short Term già in circolazione sul mercato secondario. Qui puoi conoscere subito il prezzo e l’esito dell’operazione. Tuttavia, le commissioni bancarie per operare sul secondario possono essere più alte, specialmente per importi piccoli.
Btp a breve termine, conviene?
Investire nei Btp Short Term significa prestare denaro allo Stato italiano per un breve periodo, ricevendo in cambio un rendimento fisso. Ma quanto conviene realmente? Rispetto ad altri strumenti finanziari a breve termine, come i conti deposito, i Btp Short Term offrono alcuni vantaggi.
Innanzitutto, c’è la possibilità di smobilizzare l’investimento rapidamente grazie alla liquidità del mercato secondario. Inoltre, i Btp, come tutti i titoli di Stato, beneficiano di una tassazione agevolata del 12,50%, più vantaggiosa rispetto a molti altri strumenti di investimento.
È importante tenere conto che come per tutti i titoli di Stato, anche questi strumenti possono essere venduti prima della scadenza. Tuttavia, vendere anticipatamente espone l'investitore alle oscillazioni di prezzo del mercato, il che significa che si potrebbe incorrere in una perdita, soprattutto in caso di aumento dei tassi di interesse.
Un aspetto interessante è il confronto tra i Btp Short Term e i Btp standard a lunga scadenza che si avvicinano alla fine della loro vita. Dal punto di vista del rischio e del rendimento, un Btp Short Term emesso con 18 mesi di scadenza ha lo stesso profilo di un Btp trentennale che scadrà tra 18 mesi. Questo suggerisce che, in determinati contesti di mercato, potrebbe essere utile confrontare diverse tipologie di titoli di Stato prima di decidere.
A chi convengono i Btp Short Term?
I Btp Short Term sono particolarmente adatti a due categorie di investitori. La prima è costituita da chi sa di dover utilizzare il capitale a breve termine e non vuole impegnarlo per periodi lunghi. La seconda è formata da chi preferisce attendere una buona occasione sui mercati azionari o obbligazionari, e nel frattempo vuole ottenere un minimo rendimento sui capitali che altrimenti rimarrebbero inutilizzati sul conto corrente.
La flessibilità offerta da questi titoli li rende una scelta ideale per chi desidera mantenere la liquidità, ma vuole anche avere la possibilità di ottenere qualche guadagno.
I Btp Short Term sono una scelta intelligente per chi cerca sicurezza, liquidità e un rendimento stabile su un orizzonte temporale ridotto. Sebbene i rendimenti non siano elevatissimi, offrono una soluzione conveniente per gli investitori prudenti che vogliono mantenere la flessibilità del proprio capitale. Prima di investire, è sempre bene confrontare tutte le opzioni disponibili sul mercato, per assicurarsi di fare la scelta più adatta alle proprie esigenze.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!