Butti infiamma ancora TIM: “piano Minerva prioritario”

"Il progetto Minerva" di rete unica tlc a controllo pubblico "è prioritario" e "inizierò a sentire tutti gli stakeholder a partire dalla Cdp". Ad affermarlo è Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Innovazione.

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TIM in rally

Se nei giorni scorsi era bastata la sua nomina a sottosegretario, le prime dichiarazioni sul dossier TIM da parte del senatore Alessio Butti accendono ancora il titolo dell’ex monopolista a Piazza Affari, con il piano Minerva che sembra destinato ad essere cruciale nei piani futuri del nuovo governo.

Le azioni TIM scattano subito in apertura di scambi, arrivando poi a guadagnare oltre il 7% e toccando quota 0,2358 euro, ai massimi da metà agosto e registrando la miglior performance tra le società del Ftse Mib (+0,80%).

Butti e Minerva

Nel corso del fine settimana il sottosegretario alla presidenza del consiglio con deleghe all’innovazione digitale, Alessio Butti, dichiarava a Skytg24 le sue intenzioni di avviare una serie di consultazioni con i diversi stakeholder, a partire dai vertici di CDP, con lo scopo di definire il percorso migliore per arrivare ad una rete unica a controllo statale, rilanciando così il progetto Minerva elaborato da Fratelli d’Italia e definendolo “prioritario”.

Il progetto Minerva, alternativo a quello dell’immediata aggregazione tra la rete dell’ex monopolista e quella di Open Fiber, potrebbe realizzarsi attraverso un’OPA di CDP su TIM e, vista la dispendiosità dell’operazione, secondo indiscrezioni vedrebbe la partecipazione anche di altri soggetti come Vivendi, oltre ai fondi KKR e Macquarie, puntando poi al delisting dalla borsa.

Nessun dettaglio

Sul piano, però, non ci sono dettagli, in particolare “su come questo risolverebbe una serie di complessità (garanzie sulle dismissioni degli asset, vincoli antitrust, perimetro degli asset da dismettere, condizioni di rifinanziamento, coerenza con il mandato di CDP)”, sottolineano da Equita Sim (‘Hold’ con target price 0,39), per cui risulta “difficile commentare vantaggi e svantaggi rispetto allo scenario rappresentato dal MoU”.

Dal punto di vista valutativo, proseguono dalla sim milanese, “al nostro target la rete viene valorizzata 18 miliardi”, pertanto un’offerta “al nostro target pagherebbe implicitamente la rete stessa cifra, ma forzerebbe i tempi di dismissione di asset come retail e Brasile, ancora in fase di turnaround/integrazione”.

Dalla sim vedono tra i rischi la “rimessa in discussione del progetto sviluppato dalla società in questi mesi per la separazione verticale” che “potrebbe allungare i tempi delle decisioni e far cadere quanto negoziato fino a oggi”, anche se “un portavoce di Vivendi ha commentato positivamente l’invito del governo a un tavolo di confronto con tutti gli stakeholder, segnalando la disponibilità”.

Le ricadute

La notizia porta a delle “ricadute estremamente positive per TIM, come la forte accelerazione impressa dal nuovo governo nelle trattative sulla rete unica che potrebbero concretizzarsi nel breve termine in un’OPA collettiva su TIM”, spiegano da WebSim (raccomandazione ‘molto interessante’, con target price a 0,43 euro).

Le dichiarazioni di Butti, che ha definito il ruolo di CDP “strano” in quanto presente sia dentro TIM che in Open Fiber, confermano “le ambizioni del nuovo governo a considerare con maggior convinzione questo progetto e, allo stesso tempo, suggeriscono minori chance per l’acquisizione della sola NetCo da parte di CDP/OF”, proseguono dalla sim.

Nel caso in cui questa prospettiva dovesse essere confermata, “si tratterebbe di un significativo cambio di rotta rispetto al piano del governo Draghi sulla rete unica”, visto che in passato “TIM aveva fissato la scadenza a fine mese per ricevere le offerte per NetCo senza rinnovare l’esclusiva concessa ai sottoscrittori dell’MOU (in primis a CDP) nelle trattative con l’ex monopolista”.

Proprio “quest’ultimo aspetto potrebbe aver indotto il governo a valutare con maggior determinazione il piano Minerva”, ipotizzano da WebSim, leggendo “positivamente il pragmatismo del nuovo governo nel cercare una soluzione più veloce e meno costosa per realizzare la rete unica e la disponibilità al dialogo manifestata da parte di Vivendi”, anche se “le trattative con le varie parti sul progetto Minerva, come auspicato da Butti, non sono ancora iniziate”.

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