Buzzi corre in Borsa dopo l’ok del cda alla conversione delle azioni di risparmio


Il gruppo specializzato nella produzione di cemento proporrà all’assemblea degli azionisti la conversione obbligatoria offrendo 0,67 azioni ordinarie per ciascuna azione di risparmio. Vola il titolo di risparmio oltre quota 20%, anche il titolo ordinario beneficia della proposta con +1,54% alle 12.


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Conversione delle azioni di risparmio ed extra-dividendo piacciono al mercato

La mossa di Buzzi Unicem per semplificare la struttura di capitale piace al mercato. Come annunciato venerdì sera, a mercati chiusi, il 19 novembre, in occasione dell’assemblea degli azionisti, il cda della società proporrà la conversione obbligatoria delle azioni di risparmio offrendo 0,67 azioni ordinarie per ciascuna azione di risparmio.

In caso di successo della conversione, il gruppo specializzato nella produzione di cemento pagherà un dividendo straordinario di 0,75 euro per ogni azione ordinaria esistente e di nuova emissione risultante dalla conversione fino a 144 milioni di euro.

Obiettivo della strategia: razionalizzare e semplificare la struttura del capitale di Buzzi Unicem, ridurre gli adempimenti societari e i costi connessi all’esistenza di differenti categorie di azioni.

Per gli azionisti di risparmio, in ogni caso, il premio implicito al concambio è del 19,5% sui prezzi di chiusura del 9 novembre.

Per i soci contrari all’operazione, il valore di liquidazione di ciascuna azione di risparmio è stato calcolato in 10,778 euro, ossia il 7,4% in meno rispetto al prezzo di venerdì, e ancora meno appetibile data la corsa del titolo di risparmio di questa mattina, quando alle 12 registrava uno scatto del 20,10% e un prezzo di 13,98 euro.

La conversione, precisa la società, sarà efficace soltanto a due condizioni: l’approvazione da parte dell’assemblea degli azionisti e un limite di esborso di 25 milioni di euro, pari al 5,7% del totale delle azioni di risparmio.

In assenza di recessi, l’effetto diluitivo sui diritti di voto degli azionisti ordinari sarà del 14,15% con Fimedi (holding della famiglia Buzzi) che manterrà il controllo della società con il 50,8% dei diritti di voto.

Il mercato brinda alla decisione di Buzzi Unicem. Mediobanca guarda all’M&A

Anche il titolo ordinario beneficia del progetto e dopo un balzo sui primi scambi (+4%), alle 12 passa di mano a 21,06 euro, con un’accelerazione dell’1,54% sulla chiusura di venerdì.

Gli analisti valutano positivamente l’operazione, secondo Equita avrà la capacità di semplificare la struttura del capitale, aumentare la liquidità sul titolo, aumentare il peso del titolo sugli indici, inoltre «prevede un dividendo straordinario per tutti gli azionisti con la struttura finanziaria di Buzzi che rimane estremamente solida anche post pagamento». Il giudizio è Buy con target price 24,5 euro.

Anche Mediobanca Securities conferma il rating outperform e prezzo obiettivo di di 22,6 euro sulle azioni ordinarie e 15,8 euro sulle risparmio. Secondo gli esperti dal punto di vista strategico, la conversione ha senso perché renderà più semplice l’implementazione di ogni possibile deal M&A nel medio termine.

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