Buzzi Unicem rafforza la presenza in Brasile


La società Cnc, controllata dalla jv Bcpar tra il gruppo italiano e la brasiliana Grupo Ricardo Brennand, ha concluso un contratto di acquisto delle attività di Crh nel Paese. Scarso l’effetto sul titolo ma saranno importanti le sinergie nel lungo periodo.


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Cnc, controllata da Bcpar, acquista le attività di Crh

Buzzi Unicem mette a segno un nuovo deal in Brasile. Nella serata di ieri la società Companhia Nacional de Cimento (Cnc), controllata al 100% da Bcpar, joint venture 50 e 50 tra Buzzi Unicem e Grupo Ricardo Brennand, ha concluso un contratto di acquisto delle attività di Crh in Brasile. Il gruppo Crh è proprietario di tre cementerie a ciclo completo e due centri di macinazione attivi nel Sud-Est del Paese (zona in cui Bcpar è già presente con altre attività).

Il prezzo di acquisto di Crh è stato fissato a 218 milioni di dollari. Buzzi Unicem finanzierà Cnc a condizioni di mercato e per un importo massimo pari al prezzo previsto. Per il finanziamento il gruppo italiano ricorrerà a «disponibilità liquide e linee di credito già in essere».

La chiusura del deal è adesso subordinata all’approvazione dell’antitrust brasiliano (Cade).

Rivisti gli accordi parasociali con il partner brasiliano

Un accordo importante per il rafforzamento del gruppo italiano nel Paese: nel 2019 Crh ha venduto circa 2,5 milioni di tonnellate di cemento, e detiene una capacità produttiva complessiva di circa 3,6 milioni di tonnellate l’anno.

Nel quadro dell’operazione di acquisizione, si legge nella nota in cui si dà notizia del deal, Buzzi Unicem e Grupo Ricardo Brennand hanno concordato alcune modifiche agli esistenti patti parasociali, per tener conto del nuovo perimetro di riferimento. Le modifiche non determinano, comunque, impatti significativi sull’attuale assetto degli accordi. Si precisa che sono stati parzialmente rivisti i tempi di esercizio delle opzioni put spettanti a Grupo Ricardo Brennand (che saranno esercitabili solo nei primi semestri degli anni 2023, 2024, 2025 e 2027) e dell’opzione call spettante a Buzzi Unicem (che sarà esercitabile nel primo semestre del 2026) e che il prezzo delle opzioni put e call non sarà influenzato, né in positivo né in negativo, dall’andamento economico e finanziario delle società di Crh oggetto dell’acquisizione.

Scarso l’impatto sull’andamento del titolo in Borsa

Alle 12 il titolo Buzzi si attesta sotto la parità su Borsa italiana con -0,40% scambiato a 19,75 euro.

Secondo gli analisti di Equita (rating Buy con target price di 25,3 euro per azione) Crh Brasile potrebbe generare un fatturato compreso tra 100 e 110 milioni di dollari l’anno.«L’acquisizione degli asset brasiliani di Crh ha un impatto limitato sui numeri di Buzzi», scrivono gli esperti, ma il senso strategico dell’operazione risiede nel rafforzamento della capacità produttiva nel Paese (da 4,1 a 7,6 milioni di tonnellate di cemento), nello sviluppo di sinergie con gli altri impianti del gruppo e, soprattutto, nella possibilità di avere una porta d’accesso privilegiata in un mercato in espansione come quello brasiliano.

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