Caltagirone sale ancora in Mediobanca e si scalda la 'partita' per Generali

Caltagirone sale ancora in Mediobanca e si scalda la 'partita' per Generali

L'imprenditore romano Francesco Gaetano Caltagirone aumenta la sua quota in Mediobanca arrivando a quasi il 3% e potrebbe arrivare a superare il 5%, diventando così il secondo azionista dell'istituto dopo Leonardo Del Vecchio, recentemente protagonista anche lui di un aumento della sua quota.

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Caltagirone cresce in Mediobanca

Un comunicato della Consob ha annunciato l'aumento della quota detenuta da Francesco Gaetano Caltagirone al 2,88%, dopo che già a inizio marzo l'imprenditore era arrivato all'1%. Inoltre, Caltagirone potrebbe raggiungere il 5,0547% tra il 20 agosto e il 17 settembre grazie a due opzioni.

Dalla Consob, precisano che la partecipazione complessiva è detenuta da Caltagirone tramite le società controllate Istituto Finanziario 2012, Capitolium, Mantegna 87 e Calt 2004 srl. Il 2,175%, invece, si riferisce a contratti di opzione "put" con date di scadenza 16 luglio 2021 per lo 0,113%, 20 agosto 2021 per lo 0,113%, 17 settembre 2021 per l'1,950%.

A Piazza Affari, intanto, l'apertura di seduta ha visto il titolo Mediobanca crescere di oltre l'1% nella prima ora di contrattazioni, con le azioni che venivano scambiate a 9,65 euro.

La partita in vista dell'assemblea di Generali

La mossa di Caltagirone potrebbe essere stata fatta anche con il fine di partecipare all'assemblea dei soci Mediobanca prevista per il 28 ottobre in modo da poter 'giocare la partita' del rinnovo del cda di Generali da una posizione nettamente rafforzata.

Nei mesi scorsi, Caltagirone si era distinto per una posizione critica nei confronti delle scelte dell'attuale management di Mediobanca nei confronti di Generali, della quale la banca è primo azionista con il 12,93%.

Posizione condivisa anche da Leonardo Del Vecchio, nelle settimane scorse anche lui salito in Mediobanca, raggiungendo una quota del 19% del capitale della banca, con l'autorizzazione della Banca centrale europea.

L'alleanza tra due con una quota complessiva che sfiora il 25% potrebbe anche portare al cambio dell'ad di Generali, Philippe Donnet, al centro delle 'attenzioni' del duo Caltagirone/Del Vecchio per la sua 'eccessiva' indipendenza.

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