Campari batte un colpo dopo promozione degli analisti


L’avvio degli scambi ha visto il titolo della società italiana delle bevande guadagnare il 2% spinta dal giudizio di alcuni esperti che ora ne consigliano l’acquisto e prevedono una crescita maggiore rispetto al passato per i conti del 2023.


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Campari in verde

Tornano gli acquisti sul titolo Campari in apertura di seduta di oggi a Piazza Affari dopo quattro sedute chiuse in rosso per il produttore italiano di alcolici.

Le azioni del gruppo arrivano a guadagnare il 2% nei primi minuti di scambi, con un massimo toccato a 9,18 euro, anche se poi sono tornate verso la parità, sotto i 9 euro.

Il titolo cede attualmente il 10% nel corso del 2024 considerando che ad inizio gennaio le sue quotazioni superavano i 10 euro.

Analisti positivi

Questa mattina Citigroup ha migliorato la raccomandazione sul titolo Campari, portandolo da ‘neutral’ a ‘buy’, attribuendo la decisione alla “limitata esposizione della società all’incerto contesto commerciale cinese”, anche se riduce il target price da 11,5 a 10 euro.

Il broker prevede che Campari sarà il “maggior beneficiario degli eventi sportivi europei di quest’anno quali Europei e Olimpiadi”, riuscendo a ‘dimenticare’ la debole performance del prezzo delle azioni e le rettifiche agli utili per la diluizione di Courvoisier, pertanto “il peggio sta passando per Campari”.

Conferma della raccomandazione ‘equal-weight’ su Campari per Morgan Stanley, con prezzo obiettivo ridotto da 13,3 a 10 euro. “Ci aspettiamo ancora che Campari sovraperformi i peer" del settore spirits "nei prossimi tre anni, ma un contesto macro complesso e l'incertezza di breve termine sul deal Courvoisier probabilmente limiteranno un re-rating”, spiegano gli analisti.

10 dei 21 broker interpellati da LSEG valutano il titolo ‘buy’ o superiore, 7 ‘hold’ e 4 ‘sell’, con un target price mediano sul titolo di 11,4 euro.

Previsioni sugli utili

Il consiglio di amministrazione del gruppo si riunirà il 27 febbraio per approvare l’ultima trimestrale 2023 e i conti dell’intero anno da poco terminato. Gli analisti di Equita Sim si attendono un fatturato organico in crescita del 9% su base annuale (consensus +8%), in riaccelerazione dal +4% (annuale) del terzo trimestre che “aveva risentito principalmente di un calo del mercato italiano per clima sfavorevole e destocking del trade”.

L’EBIT organico è visto dagli esperti a + 9% (YoY) (consensus +13% YoY), quindi con “margini flat anno su anno (consensus +60 bps YoY), per effetto di un gross margin in miglioramento che dovrebbe aver compensato l'aumento dei costi di SG&A legato al recente rafforzamento commerciale in Grecia”.“Dopo la debole performance del titolo (-17% a 3 mesi rispetto al +1% dello Stoxx Food & Beverage), seppur in parte giustificata dal recente aumento di capitale, e alla luce dell'importante de-rating (PE 2024-25E oggi di 24,5-21 volte, a premio del 35-30% sullo Stoxx F&B da 50% a fine ottobre) pensiamo che una sostanziale conferma delle attese sul 2023 possa rappresentare un elemento supportive, anche se sarà importante valutare la visibilità sulle attese 2024”, spiegano dalla sim.

Il settore secondo Jefferies

In questi giorni il settore europeo degli spirits finisce sotto la lente degli analisti di Jefferies, i quali avvisano che dopo la forte crescita registrata nel periodo della pandemia, sostenuta dalla domanda americana, il mercato ha rallentato e le stime sull’eps al 2025 (rispetto a quelle di 12 mesi fa) sono state tagliate del 23% per Diageo e Pernod, del 39% per Remy e del 7% per Campari.

“Assumendo uno scenario di ritorno alla media basato su un tasso di crescita in linea con i livelli pre-pandemici e su un costo del denaro che si mantiene alto”, gli analisti calcolano un “ulteriore taglio del 10% sulle stime di eps al 2025 per Campari e Diageo”. Nonostante questo, la distilleria italiana è vista proseguire l’accelerazione sul tasso di crescita grazie ai mercati finali a cui si rivolge.

Da Jefferies confermano il rating ‘hold’ su Campari, con eps al 2025 stimati a 0,39 euro a fronte degli 0,45 del consenso.

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