Campari cede Cinzano e Frattina al Gruppo Caffo 1915

L’operazione prevede la creazione di una nuova società ed è stata concordata ad un corrispettivo totale di 100 milioni di euro per la NewCo.
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La vendita di Cinzano da parte di Campari
Cinzano passa di mano venduta al Gruppo Caffo 1915. La notizia è stata diffusa ieri sera a mercato chiuso da Campari tramite una nota, specificando che la cessione include anche il business di grappa e parkling win Frattina.
Il Gruppo Caffo 1915 è una società privata italiana produttrice di bevande alcoliche e proprietaria del marchio Vecchio Amaro del Capo e la transazione prevede la creazione di una nuova società (‘NewCo') a cui verranno conferiti i business di Cinzano e Frattina, con la proprietà intellettuale, il magazzino di prodotti finiti, alcuni dipendenti, alcuni macchinari produttivi in Italia, gli accordi contrattuali e altri beni correlati. Gli stabilimenti produttivi in Italia e in Argentina, in cui Campari Group produce anche altri brand, non sono parte del perimetro della cessione.
Il corrispettivo totale dell'operazione è pari a 100 milioni di euro per il 100% del capitale della NewCo (incluso il magazzino dei prodotti finiti detenuto da Gruppo Campari), in assenza di cassa o debito finanziario. La somma, da corrispondersi in cassa, è soggetta ai consueti meccanismi di aggiustamento prezzo. La plusvalenza è in corso di determinazione. Il closing dell'operazione è previsto entro la fine del 2025.
Nell'ambito della transazione e con efficacia a partire dalla data del closing, le due società hanno stipulato un accordo transitorio di produzione in Italia e in Argentina e un contratto di distribuzione temporaneo in base al quale Campari stessa continuerà a distribuire i prodotti a marchio Cinzano in alcuni mercati selezionati come Argentina, Spagna, Messico, Russia, Corea del Sud e Sud Africa prima del passaggio alla struttura commerciale di Gruppo Caffo 1915.
Cambio di strategia
Questa operazione rappresenta “un'evoluzione significativa nell'attuazione della strategia annunciata da Campari Group, confermando l'impegno verso la razionalizzazione del portafoglio attraverso la cessione dei brand non strategici per rafforzare il focus commerciale e di marketing sul business chiave degli spirit. L'operazione contribuisce alla semplificazione complessiva delle attività operative e alla riduzione della leva finanziaria", spiega Campari nella nota.
La vendita dei vermouth e sparkling wine Cinzano e Frattina consente “di aumentare il focus commerciale e di marketing sui nostri brand principali. Siamo molto lieti di firmare questo accordo con Gruppo Caffo 1915, un'azienda focalizzata sullo sviluppo di brand nel settore delle bevande alcoliche con una forte ambizione internazionale, dunque un player ideale per sostenere lo sviluppo futuro di questi brand", sottolinea Simon Hunt, Chief Executive Officer di Campari.
Dal lato del Gruppo Caffo 1915, l’acquisizione “segna un importante passo verso il nostro percorso di crescita internazionale. Grazie al grande successo che abbiamo registrato in Italia con Vecchio Amaro del Capo, leader nazionale nella sua categoria, abbiamo rafforzato la nostra posizione nel mercato interno ma abbiamo ancora tanto spazio e strada da fare all'estero”, dichiara Sebastiano Caffo, Chief Executive Officer del gruppo. Cinzano, “un brand storico e iconico, sarà la chiave per accelerare la nostra espansione internazionale, portandoci subito in più di 100 mercati. Siamo inoltre sicuri che la nostra secolare esperienza nel settore delle bevande alcoliche e la nostra consolidata e capillare rete vendita ci consentirà di sfruttare pienamente il potenziale di questi brand rilanciandoli da subito in Italia. Ringrazio quindi Campari Group per l'opportunità e la collaborazione che ci permetterà la transizione in alcuni mercati esteri dove non siamo ancora presenti", conclude il manager.
Operazione strategicamente positiva secondo analisti
Oggi Banca Akros ha confermato la raccomandazione buy sulle azioni Campari (+0,20% a 5,61 euro) e il prezzo obiettivo a 7,5 euro.
Gli analisti considerano "strategicamente positiva" la cessione da parte del gruppo del business vermouth e sparkling wine Cinzano al Gruppo Caffo 1915 "perché, nonostante i multipli non particolarmente interessanti, riteniamo che ciò che conta di più in questo momento sia la capacità e la volontà dell'attuale management di implementare tempestivamente ed efficacemente la strategia annunciata e di ridurre l'indebitamento del gruppo, consentendogli di riconcentrarsi rapidamente sul core business".
Da EQUITA calcolano che “il multiplo implicito nel prezzo di cessione, pari a 4,8 volte EV/CAAP, è inferiore a quello a cui tratta Campari (7,3 volte EV/CAAP) ma in gran parte giustificato a nostro avviso dal diverso profilo di crescita (4Y CAGR 5% rispetto al +13% per il gruppo) e di marginalità (CAAP/Sales 28% rispetto a circa il 40% per il gruppo)”.
“Calcoliamo un impatto leggermente negativo (LSD) sull’utile netto - peraltro mitigato nel breve dal contributo degli accordi di produzione/distribuzione - e un impatto trascurabile sulla valutazione, ma questa cessione principalmente conferma il commitment del gruppo per una progressiva razionalizzazione del portafoglio prodotti e riduzione della leva finanziaria (lieve miglioramento da 3,1 volte a 3 volte sulla nostra stima 2025E pro-forma)”, concludono da EQUITA, mantenendo la raccomandazione buy sul titolo, con target price a 7,90 euro.
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