Campari, prese di profitto dopo i conti, analisti tagliano il target price


La diffusione dei risultati del 2023 arrivata ieri aveva attirato gli acquisti sul titolo della società italiana, ma oggi le decisioni di alcuni broker tingono di rosso il suo andamento a Piazza Affari.


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Vendite su Campari

‘Red Passion’ per il titolo Campari questa mattina a Piazza Affari dopo i guadagni arrivati ieri a seguito della diffusione dei risultati del 2023.

Se ieri le azioni della società italiana famosa per i suoi aperitivi avevano chiuso in crescita di quasi il 3% dopo essere arrivate a guadagnare anche il 7%, oggi le prese di profitto tingono di rosso la sua performance, con un calo del 2% nella prima ora di contrattazioni e un minimo toccato a 9,474 euro.

Le difficoltà di questa mattina portano a -5% l’andamento del titolo da inizio 2024, anno iniziato sopra la soglia psicologica di 10 euro.

I numeri del 2023

La società ha chiuso lo scorso anno con una crescita delle vendite nette dell’8,2% (2,92 miliardi di euro) rispetto al 2022, con una crescita organica del 10,5% durante l’anno ottenuta grazie alla dinamica sostenuta dei brand, in particolare di aperitivi, tequila e premium bourbon.

L’utile del gruppo si è fermato a 330,5 milioni (-0,7% a/a), con quello rettificato in aumento (+0,7%) a 390,4 milioni.

L’EBIT rettificato è stato di 618,7 milioni (+8,6% a/a), pari al 21,2% delle vendite nette, mentre l’EBITDA rettificato si è salito (+10,4%) a 728,9 milioni, corrispondente al 25% delle vendite nette.

Aumenta l’indebitamento finanziario, arrivato a 1,85 miliardi (+298,2 milioni), riflettendo un free cash flow negativo dovuto principalmente all’assorbimento di cassa connesso all’aumento temporaneo di magazzino di produzione, agli investimenti straordinari in conto capitale e al pagamento del dividendo.

Infine, il cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo per l’esercizio 2023 di 0,065 euro per azione, in aumento del +8,3% rispetto all’anno precedente, con data di pagamento il 24 aprile 2024 (con stacco cedola numero 4, il 22 aprile e record date 23 aprile 2023).

Per il 2024 Campari rimane “fiducioso nella continua sovraperformance del settore in un contesto macroeconomico in via di normalizzazione”, si legge nella nota, mentre nel medio periodo si attende una “costante espansione organica del margine operativo guidata dal mix delle vendite, dagli aumenti di prezzo, dall’attenuarsi dell’inflazione sul costo materiali e da efficienze operative, con continuo rinvestimento nei brand e nelle capacità commerciali per alimentare la crescita organica”.

Analisti tagliano il target price

Questa mattina sono arrivati alcuni tagli ai target price da parte di importanti broker:

  • Jefferies: da 11,50 euro a 10,50 euro (‘hold’ confermato);
  • JP Morgan: da 8,30 a 7,80 euro, (underweight confermato);
  • Barclays: da 10,90 a 10,10 euro, (equal Weight confermato);
  • Mediobanca: da 11,30 a 11,0 euro (neutral confermato);
  • Bernstein: da 12,40 a 12,20 euro (outperform confermato).

Il consenso aggiornato raccolto da Bloomberg evidenzia ora 11 ‘buy’, 9 ‘hold’ e 4 ‘sell’, con target price medio 10,84 euro.

Analisi dei risultati

“A una prima lettura, è emerso che la profittabilità è stata migliore delle stime del consensus e delle nostre attese, mentre le vendite sono risultate in linea”, scrivono da WebSim Intermonte, evidenziando un “Outlook solo di tipo qualitativo”, e mantengono un giudizio ‘interessante’ sul titolo Campari, con target price di 11,6 euro.

Secondo Jefferies, l’EBITA superiore alle attese “è riconducibile alla performance registrata in tutte le aree geografiche in cui è presente il gruppo tranne l’Asia Pacifico (10 milioni contro il consenso a 16,3 milioni)”. In merito alla guidance, dal broker sottolineano “la sovraperformance attesa a livello di top line nonostante la normalizzazione del contesto macro, ma i costi si troveranno in bilico tra i prezzi dell’agave e l’inflazione in calo”. "Non ci sono cambiamenti nell’attrattività sul lungo termine di Campari e riteniamo che la reazione iniziale del mercato sarà troppo entusiasta”, concludono da Jefferies, mantenendo però a vedere positivamente l’esposizione dell’azienda al mercato dei bitter.

A detta degli esperti di Bernstein, Campari ha registrato una crescita organica delle vendite leggermente oltre le attese, ma una performance a livello di EBIT impressionante nel quarto trimestre dello scorso anno. Tutte le regioni, eccetto il Sud Europa, sono cresciute più velocemente rispetto alle attese. Bene soprattutto il Nord, Centro e Est Europa. USA, Germania, UK e Asia ex- Australia hanno mostrato una crescita notevole.

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