Campari vende Averna e Zedda Piras per 100 milioni

Con questa operazione, la società degli spirit prosegue nella sua strategia di razionalizzazione del portafoglio che le ha fruttato un totale di 210 milioni di euro.
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Campari cede Averna e Zedda Piras
100 milioni di euro per due marchi storici come Averna e Zedda Piras. È la mossa di Campari annunciata questa mattina prima dell’apertura di Piazza Affari con cui la società degli aperitivi cede i due brand alla società italiana Illva Saronno Holding.
L’operazione risulta in linea con la strategia di rifocalizzazione e razionalizzazione del portafoglio illustrata nel recedente Capital Markets Day che si pone l’obiettivo di concentrare le risorse su meno marchi ma di dimensioni maggiori, riducendo la complessità operativa e sostenendo il deleveraging finanziario.
Considerando anche le altre dismissioni annunciate nel 2025 – tra cui Cinzano, la facility produttiva australiana e la piattaforma Tannico – i proventi complessivi delle cessioni superano i 210 milioni di euro.
La notizia sostiene le azioni Campari a Piazza Affari nei primi minuti di scambi, segnando una crescita superiore all’1% (a 5,85 euro), nonostante un inizio di seduta piatta per il Ftse Mib.
I dettagli dell’operazione
L’operazione prevede il conferimento in una NewCo dei business Averna e Zedda Piras, inclusi marchi, proprietà intellettuale, scorte, alcuni dipendenti, impianti produttivi in Sicilia e Sardegna, goodwill e contratti.
Il corrispettivo, regolato per cassa e su base cash free/debt free, è soggetto ai consueti meccanismi di aggiustamento prezzo e la plusvalenza è in fase di valutazione.
Nei dodici mesi chiusi al 30 settembre 2025, Averna e Zedda Piras hanno registrato ricavi netti complessivi pari a 26 milioni di euro, con una contribuzione dopo A&P di 17 milioni.
A seguito del closing, atteso nel primo semestre 2026, le parti sottoscriveranno accordi transitori di produzione e distribuzione, con Campari che continuerà a gestire temporaneamente alcuni mercati europei prima del passaggio a Illva Saronno.
Nell'ambito della transazione e con efficacia dal closing, le due società hanno siglato un accordo transitorio per le attività produttive di blending e imbottigliamento di Averna nello stabilimento italiano di Campari a Canale e un contratto di distribuzione temporaneo in base al quale Campari continuerà a commercializzare Averna e Zedda Piras in alcuni mercati come Germania, Austria e Svizzera, prima del passaggio alla struttura commerciale di Illva Saronno Holding.
Nei dodici mesi a settembre, le vendite nette di Averna e Zedda Piras sono state pari a 26 milioni e il margine di contribuzione (margine lordo dopo le spese per pubblicità e promozioni) è stato pari a 17 milioni.
La strategia delle due società
"La cessione di Averna e Zedda Piras segna un ulteriore passo fondamentale nella nostra strategia di razionalizzazione del portafoglio, con l'obiettivo di concentrarci su un minor numero di iniziative, ma di maggiore impatto strategico, mentre continuiamo a favorire la riduzione della leva finanziaria, come evidenziato nel Capital Markets Day", spiegava Simon Hunt, Ceo di Campari Group.
L'acquisizione "rappresenta un ulteriore passo verso il rafforzamento del nostro ruolo come player globale nel settore degli spirit. Grazie alla loro riconosciuta qualità e tradizione, i due marchi costituiscono un'importante aggiunta al nostro portafoglio internazionale e rafforzeranno significativamente la nostra posizione in tre dei nostri mercati prioritari (Stati Uniti, Germania e Italia)", sottolinea Marco Ferrari, Ceo di Illva Saronno.
La razionalizzazione del portafoglio
La transazione, come si legge in una nota, "rappresenta un altro passo significativo nell'attuazione della strategia di razionalizzazione del portafoglio per rafforzare il focus sui core brand contribuendo alla semplificazione del business e alla riduzione della leva finanziaria".
Coerentemente, nel 2025, il gruppo ha ceduto uno stabilimento di produzione e co-packing australiano a marzo, e di Cinzano a giugno, che rappresentano complessivamente il 3% circa delle vendite nette di Campari group su base pro-forma. Inoltre, a ottobre, attraverso Dioniso Group (la joint venture 50/50 con Moet Hennessy), ha venduto Tannico, la piattaforma italiana di e-commerce di vini e spirit.
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