Carige, ritorno alle contrattazioni a febbraio. FITD primo azionista


La banca ha concluso la terza fase dell’aumento di capitale e il superamento della soglia del 10% del flottante permetterà il ritorno in borsa nel 2020


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La fine del periodo di sospensione

Dopo una sospensione dalle contrattazioni durata più di un anno, il 2020 vedrà il ritorno in borsa di Banca Carige. La notizia è stata annunciata dal commissario uscente, Pietro Modiano, a conclusione della terza tranche dell’aumento di capitale per la banca.

Il commissario ha comunicato il superamento del 10% del capitale flottante alla fine della terza tranche dell’aumento di capitale, soglia indispensabile per l’accesso alle contrattazioni, pertanto sarà “possibile che il ritorno in borsa avvenga già a febbraio”, spiegava Modiano, “venendo meno le condizioni che avevano determinato la sospensione la borsa potrà disporre la riammissione”.

Carige era stata sospesa il 2 gennaio 2019 dopo che la Banca centrale europea era intervenuta a seguito della mancata approvazione dell’aumento di capitale da parte dell’assemblea degli azionisti. La BCE aveva nominato Fabio Innocenza, Raffaele Lener e lo stesso Pietro Modiano commissari straordinari, pur garantendo “la consueta operatività senza alcun impatto su clienti, depositanti e dipendenti”.

“La parola fine al salvataggio di Carige”, spiega Modiano “verrà messa quando noi commissari terremo l’assemblea dei soci, presumibilmente il 31 gennaio. Questo sarà il nostro ultimo atto. Poi l’assemblea eleggerà un nuovo consiglio d’amministrazione”.

Terminata l’ultima fase dell’aumento di capitale

Si tratta della terza tranche di un’operazione di ricapitalizzazione corrispondente a 700 milioni di euro. La fase si è conclusa con una richiesta del 19,7% dell’importo e 16,8 miliardi di nuove azioni, corrispondenti a 16,8 miliardi di euro.

Il Fondo Interbancario (FITD) interverrà per quanto riguarda le azioni non sottoscritte, a seguito del precedente impegno di garanzia.

Successivamente, il fondo “nominerà ai vertici della banca dei suoi manager di fiducia” in quanto “azionista di maggioranza” della banca, spiegava Modiano.

Volatilità delle azioni in fase di contrattazioni

Il commissario ha ribadito l’ipotesi di un raggruppamento delle azioni a causa del rischio volatilità al momento del ritorno in contrattazione.

Secondo Modiano, il raggruppamento “era già stato proposto all’assemblea del 22 dicembre dello scorso sanno” e “sarebbe utile per evitare che il titolo sia esposto a volatilità eccessiva”.

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