Carnival, le crociere vanno. Ma sul titolo c’è ancora molta incertezza


Dopo 16 mesi di inattività, le navi del primo operatore al mondo hanno ripreso a portare turisti in giro per il mondo. La domanda i prossimi mesi è buona, dice la società. Gli investitori, però, guardano i numeri dei contagi e non si fidano. Dai massimi di fine maggio l’azione ha perso il 25%


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Il saliscendi delle quotazioni dettato dalle notizie su vaccinazioni e variante delta.

Alla fine le navi da crociera sono ripartite. Non era scontato che riuscissero a mollare gli ormeggi questa estate, ma le rigorose misure anti-Covid adottate dalle compagnie hanno permesso la ripartenza delle vacanze galleggianti. Se guardiamo l’andamento del titolo Carnival, il numero uno al mondo del settore, è evidente che la Borsa scommetteva sulla ripresa delle attività. Dopo essere precipitata all’inizio della pandemia al minimo di 8,80 dollari (marzo 2020), l’azione Carnival era risalita vigorosamente fino a toccare il 31 maggio scorso un top di periodo a 31 dollari (+45% da gennaio). A spingere il titolo era l’ottimismo innescato dal veloce progredire della campagna di vaccinazione in Europa e soprattutto America. Gli investitori scommettevano sul fatto che con un’ampia quota di persone vaccinate, le crociere avrebbero potuto riprendere il largo.

Ma l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. In questo caso si chiama variante delta, la forma più contagiosa del coronavirus, che ha dato una nuova spinta ai contagi in tutto il mondo e soprattutto in America. Mano a mano che delta prendeva piede, le azioni Carnival scendevano, anche se ormai le crociere erano ripartite. A luglio, dopo 16 mesi di inattività, le navi Carnival sono salpate dalla Florida e dal Texas, così come sono tornate in mare le navi che portano i turisti da Seattle all’Alaska. Nel Mediterranneo la controllata Costa Crociere era ripartita gradualmente già in primavera e il gruppo poteva annunciare che il suo obiettivo era di arrivare a fine anno con il 65% della flotta operativa.

Tutti i passeggeri devono essere vaccinati e con tampone negativo all’imbarco.

Come ricorda Adria Cimino sul sito The Mootley Fool, tutte queste buone notizie non hanno impedito la discesa del titolo fino a 20 dollari a metà luglio. Qualche dubbio ha incominciato a serpeggiare fra gli investitori alla luce della maggiore complessità richiesta nel gestire una crociera. Innanzitutto, queste sono le regole della Carnival Cruise Line, tutti i passeggeri devono essere vaccinati. Le uniche eccezioni sono per i bambini sotto i 12 anni e per gli adulti in particolari condizioni di salute. Anche se vaccinati, tutti i passeggeri al momento dell’imbarco devono esibire un tampone negativo e sulla nave devono indossare la mascherina nelle aree al chiuso.

Per quanto rigorose, queste misure non hanno impedito che su una nave Carnival partita per una crociera di 15 giorni dal Texas, si diffondesse il coronavirus con 27 persone contagiate. Inoltre l’americano Center for Disease Control and Prevention (CDC) ha raccomandato alle persone ad alto rischio di evitare le crociere, anche se vaccinate.

Per gli investitori il quadro si fa complesso. Target price a 28 dollari.

Da un lato ci sono le buone notizie, rappresentate dal fatto che le crociere sono riprese e la domanda per i prossimi mesi è vigorosa. Carnival ha recentemente affermato che le prenotazioni fin qui raccolte per l’anno prossimo (2022) sono più consistenti di quelle raccolte nell’analogo periodo del 2019. Quindi, la formula della vacanza in crociera resta ben radicata fra i desideri delle persone e quando la pandemia sarà finita il business potrebbe riprendere a pieno ritmo. Dall’altro, le previsioni sulla fine dell’epidemia sono sempre più incerte e, anche se organizzate con rigorose procedure, le crociere mantengono un alto rischio di contagio. Così alto che il pubblico potrebbe diffidare.

Per l’investitore diventa importante seguire l’evoluzione del business attraverso i risultati della società. Per il terzo trimestre 2021 attualmente in corso, gli analisti si aspettano in media ricavi a 739 milioni di dollari e un Ebit negativo di 1,1 miliardi, con perdita finale di 1,3 miliardi.

L’intero 2021 dovrebbe chiudersi con ricavi pari a 2,7 miliardi di dollari e una perdita di 6,5 miliardi, che va ad aggiungersi alla perdita di 10,2 miliardi del 2020. Per il 2022, pandemia permettendo, gli analisti prevedono ricavi a 17,6 miliardi e un mini-utile di 250 milioni. Solo nel 2023 i ricavi dovrebbero tornare al livello del 2019 a 21 miliardi con un utile netto di 2 miliardi. Nel frattempo, però, il debito di Carnival avrà superato i 25 miliardi di dollari, dai 10,9 miliardi del 2019.

Fra i 18 analisti monitorati da MarketScreener, otto consigliano di comprare le azioni Carnival, sette hanno una raccomandazione neutrale e tre consigliano di vendere. La media dei target price a 12 mesi è 28 dollari, il 21% in più dell’attuale quotazione di 23 dollari.

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