Cash agli azionisti: il record è di Apple


Fra dividendi e buyback in cinque anni la società della Mela ha restituito agli investitori 454 miliardi di dollari: con quei soldi avrebbe potuto comprare Exxon Mobil o JP Morgan, la prima banca Usa.


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Performance 2022: i grandi Tech a confronto

Alla fine di un anno molto pesante per il settore tech, la classifica delle regine del Nasdaq vede una vincitrice indiscussa, Apple, che ha fatto decisamente meglio degli altri grandissimi nomi del settore tecnologico americano. Secondo gli esperti interpellati da Bloomberg, le stesse caratteristiche che hanno permesso ad Apple di difendersi nel 2022 meglio della media del Nasdaq, sosterranno nel 2023 la performance della Mela.

La classifica del Nasdaq

Performance dal 31 dicembre 2021 al 16 dicembre 2022

Non che siano mancate quest’anno le avversità ad Apple: da quelle generali, come il rialzo dei tassi e il timore di una recessione in arrivo, a quelle specifiche come gli stop alla produzione nella fabbrica Foxconn dove si producono gli iPhone. Per non parlare della decisione dell'Unione europea di imporre che i proprietari di iPhone e iPad possano scaricare app anche al di fuori dell’App Store di Apple. Una decisione che potrebbe venire seguita da Stati Uniti e altri Paesi, mettendo a repentaglio una parte dei 23 miliardi di dollari che Apple realizza ogni anno vendendo software tramite il suo App Store.

Tutto questo può spiegare il calo del 24% del titolo dall’inizio dell’anno, con la market cap scesa di 800  miliardi di dollari. Si tratta comunque di un risultato decisamente migliore del -27% di Microsoft, del -37% di Alphabet e del -47% di Amazon.

Ogni anno un’incredibile quantità di utili

La spiegazione della migliore performance di Apple non è solo nella quantità enorme di profitti che la società realizza, anche perché da questo punto di vista è in buona compagnia. E’ vero che Apple ha il record, in quanto dovrebbe chiudere il 2022 con un utile di 97,5 miliardi di dollari, pari al 25% dei ricavi. Ma Microsoft non è poi così lontana: farà profitti per 71 miliardi, pari al 33,6% dei ricavi. Anche Alphabet non scherza, con un utile previsto per il 2022 di 63 miliardi e un margine netto del 22%.

Dove veramente Apple fa la differenza per un investitore è nel come la società decide di utilizzare la montagna di profitti. Mentre le banche d’affari in questi anni non hanno mai smesso di sollecitare il management di Cupertino a fare grandi acquisizioni, con obiettivi che spaziavano da Netflix alla Disney, Apple ha sempre mantenuto una rigorosa disciplina finanziaria per premiare i suoi azionisti.

Bloomberg calcola che negli ultimi cinque anni Apple ha generato 454 miliardi di dollari di cash flow dalle operazioni e altrettanti ne ha restituiti agli azionisti sotto forma di dividendi e buyback. Con quei soldi avrebbe potuto comprare il colosso petrolifero Exxon Mobil o la prima banca degli Stati Uniti, JP Morgan.

Si potrebbe dire che tutto questo riguarda il passato, un passato già super-premiato dalla Borsa, visto che negli ultimi cinque anni l’azione Apple è salita del 202%, contro il +181% di Microsoft, il +45% di Amazon, il +65% di Alphabet e il -35% di Meta.

Una base clienti in grado di resistere alla recessione

Sul futuro il tema che convince di più gli investitori è la lealtà con cui i clienti seguono Apple. Nel mondo ci sono oltre 1 miliardo di iPhone in attività e molte persone che hanno un telefono Apple possiedono anche altri prodotti della Mela come un iPad o un Mac o un Apple Watch. Tutti questi apparecchi generano la domanda di una quantità crescente di servizi, dal cloud alle app, e il tutto viene venduto nel perimetro Apple.

Per una persona che ha impostato la sua vita su prodotti e servizi Apple è  molto difficile uscirne. “Il cliente che vuole un nuovo telefono e non può comprare l’ultimo iPhone per i ritardi di produzione alla Foxconn non passerà ad Android. Aspetterà un mese o due fino a quando non potrà avere il nuovo iPhone”, dice Jason Benowitz, senior portfolio manager del Roosevelt Investment Group. Benowitz, al pari di molti altri investitori, è convinto che i clienti benestanti di Apple saranno in grado di continuare a pagare per i suoi prodotti anche durante una recessione.

Gli investitori sono disposti a pagare di più per un'azienda enorme i cui profitti dovrebbero essere immuni da un rallentamento dell'economia, sostiene Sameer Bhasin, direttore di Value Point Capital. “Apple ha un monopolio sul 15% della popolazione più ricca del mondo e non so quale altra azienda abbia questo vantaggio”.

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