Cattolica apre all’Ops di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca

Arriva un’adesione importante all’Ops di Intesa Sanpaolo su Ubi. Ieri, il Cda di Cattolica Assicurazioni «ha deliberato all’unanimità di aderire all’offerta pubblica di scambio lanciata da Intesa Sanpaolo sulle azioni Ubi Banca». L’assicuratore veronese ha aumentato la propria partecipazione all'1% del capitale nell’istituto bresciano bergamasco a fine febbraio e con questa decisione determina una prima crepa nel fronte degli azionisti contrari all’operazione. Cattolica aderisce al patto Car (19% delle azionisti), da sempre contrario all’operazione.

«La scelta di Cattolica appare essere probabilmente una scelta motivata da ragioni che non sono comuni a quelli della generalità degli azionisti di Ubi Banca», hanno dichiarato fonti vicini al Car.

Sempre ieri è arrivata la nota della Fondazione della Banca del Monte di Lombardia, azionista col 5% del capitale di Ubi Banca e anch’essa in quota Car. Dopo la riunione di Cda alla presenza dell’advisor finanziario Societé Generale l’istituto ha deciso di aggiornarsi. «Trascorso il tempo necessario alla valutazione dell’operazione nella sua interezza, il Cda sarà di nuovo convocato nei prossimi giorni per la decisione sull’Ops che verrà presa entro il termine previsto», si legge in una nota.

Lo stesso lo ha dato un altro membro del patto parasociale, Fondazione Crc, anch’essa azionista di peso della banca lombarda. Sull’Ops, oltre al verdetto del Sindacato azionisti di Ubi Banca (8% del gruppo) mancano anche i responsi dei fondi.

Il 2 luglio scorso, a incrinare le certezze del fronte contrario all’Ops era stata proprio Fondazione Banca Monte di Lombardia, con le dichiarazioni del presidente Aldo Poli a Il Sole24Ore: «Come Fondazione Banca del Monte di Lombardia, siamo disponibili a valutare e studiare i termini dell'offerta».

Resta all’orizzonte la decisione di Antritrust, il cui responso è atteso per il 25 luglio.