Cattolica Assicurazioni, balzo dell’utile anche “grazie alla partnership con Generali”

I primi nove mesi del 2021 di Cattolica Assicurazioni si sono chiusi con un utile netto di 116 milioni di euro, in crescita del 178,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il positivo risultato arriva nonostante i 69 milioni di svalutazioni, dei quali 51 milioni relative al goodwill delle società in joint venture con il gruppo Banco Bpm, spiegano dal Gruppo.

La raccolta premi del lavoro diretto ed indiretto ‘Danni e Vita’ ha visto un balzo complessivo del 16,5%, arrivando a 3,7 miliardi di euro, segnando rispettivamente un +2% (Vita) grazie al Non Auto e del 29,5% (Vita) dovuto alla ripresa della produzione.

Il combined ratio è risultato pari all’89,7%, segnando un calo di 0,3 p.p. rispetto a fine settembre 2020, mentre l’indice Solvency II è cresciuto al 193% dal 187% dello stesso periodo del 2020.

Infine, il risultato operativo ha evidenziato un calo del 20,3%, scendendo così a 190 milioni di euro.

I risultati sono stati definiti “molto solidi dal punto di vista tecnico e operativo” dall’Amministratore delegato del Gruppo Cattolica Assicurazioni, Carlo Ferraresi.

“La raccolta premi è in aumento in entrambi i rami del business, con una forte crescita delle unit linked e un ottimo indice di profittabilità”, sottolineava il manager, aggiungendo che la forte crescita dell’utile netto “conferma il solido andamento tecnico e commerciale” del Gruppo.

Se i risultati di Cattolica mostrano la “capacità di generare profitti”, un ruolo importante è stato giocato dalla partnership con il Gruppo Generali, diventato azionista di controllo lo scorso 5 novembre 2021 con l’84,475% del capitale grazie al successo dell’Opa volontaria.

La partnership con la compagnia assicurativa del Leone “ha accelerato la performance e la sempre maggiore integrazione di competenze e tecnologie” di Cattolica, spiegava Ferraresi, permettendo “anche alla luce del nuovo assetto di controllo, di diventare sempre più apprezzati dal mercato e dalle comunità in cui operiamo”.

Alla luce di questi risultati finanziari, il cda di Cattolica conferma la guidance per il resto del 2021, con il risultato operativo per fine anno visto all’interno di un range compreso tra 265 e 290 milioni di euro fornito lo scorso gennaio.

La scelta del board è arrivata vista l’assenza di “elementi che portino ad aggiornare tale guidance anche in considerazione dell’attuale evoluzione dello scenario pandemico con l’allentamento delle relative misure restrittive alla circolazione e alle attività economiche e in considerazione dell’andamento dei mercati finanziari”.

Inoltre, “vanno comunque ricordati alcuni potenziali rischi, tra i quali l’emersione significativa di eventi avversi ad oggi non noti o un andamento particolarmente negativo della sinistrosità nell’ultimo periodo dell’anno”, aggiungevano dal cda.

Il comunicato diffuso dalla società ieri a mercati chiusi, ha attirato acquisti sul titolo Cattolica Assicurazioni a Piazza Affari nell’apertura di oggi, ma pochi dopo minuti le azioni del gruppo attenuavano la crescita e salivano dello 0,50% dopo circa un’ora di contrattazioni, a 5,75 euro.