Cattolica, i fondi aderenti ad Assogestioni presentano lista minoranza per nuovo Cda
Ieri i fondi azionisti aderenti ad Assogestioni hanno presentato la lista di minoranza per il rinnovo del Cda, in occasione dell’assemblea del 13/14 maggio. Alla data di scadenza del termine per la presentazione delle liste, ieri, era stata presentata solo una lista, ma la società ha prorogato il termine al prossimo mercoledì 18 aprile. Il nuovo cda dovrà chiudere l'aumento di capitale da 200 milioni come richiesto da Ivass.
Presentata una sola lista di minoranza. Il consiglio uscente ha già proposto Croff alla presidenza e Ferraresi confermato ad
Gli azionisti di Cattolica Assicurazioni scaldano i motori in vista dell’assemblea del 13/14 maggio. In questa occasione si voterà per il rinnovo del Cda e per il comitato di controllo sulla gestione della compagnia veronese dopo la trasformazione in Spa, effettiva dal 1° aprile 2021. Come riportato dalla Finestra sui Mercati di questa mattina, ieri, i fondi azionisti aderenti ad Assogestioni (titolari dell’1,6% del capitale) hanno presentato una lista di minoranza con i nomi di Paolo Andrea Rossi, Laura Ciambelloti e Michele Rutigliano, quest'ultimo candidato anche per il comitato di controllo. Dall'appuntamento di maggio (in seconda convocazione) uscirà un board profondamente rinnovato, come chiesto dall'Ivass dopo i rilievi mossi alla compagnia sotto la presidenza di Paolo Bedoni. Quest’ultimo lascerà la società.
Alla data di scadenza del termine per la presentazione delle liste, ieri, era stata presentata solo una lista, ma la società ha prorogato il termine al prossimo mercoledì 18 aprile.
Il consiglio uscente ha già proposto intanto una lista di maggioranza di 15 candidati, con Davide Croff candidato alla presidenza e l’attuale Ceo Carlo Ferraresi confermato alla guida della compagnia.
Il passaggio a Generali
Tra le urgenze da risolvere per il nuovo Cda ci sarà la chiusura della seconda tranche di aumento di capitale da 200 milioni chiesto dall’Authority di controllo e la vendita delle azioni proprie rivenienti dall'esercizio del diritto di recesso dei soci.
Generali ha già sottoscritto una quota di 300 milioni (a un prezzo di 5,5 euro per azione) sui 500 milioni di euro richiesti da Ivass a Cattolica per il passaggio da cooperativa a Spa e per risollevare il Solvency Ratio.
I restanti 200 milioni dovrebbero essere messi sul piatto da Banca Imi, Mediobanca e Goldman Sachs.
Alle 12 il titolo si muove poco sotto la parità segnando -0,12% scambiato a 4,94 euro.
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