Cautela a Wall Street, volatilità in calo

Wall Street in leggero calo prima dell’apertura ufficiale dopo che ieri i dati sulle richieste iniziali di disoccupazione avevano mostrato ancora una certa resilienza dell’economia statunitense.

Dopo una mattinata (italiana) passata intorno la parità, i future sul Nasdaq peggiorano e cedono lo 0,30% quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni, seguiti da quelli sullo S&P500 (-0,20%) e dai contratti sul Dow Jones (-0,10%).

Stabili anche il dollaro, con il cross EUR/USD che resta a 1,0916, e l’oro, sempre fermo a 2.466 dollari l’oncia. Recupera ancora il Bitcoin, oltre i 60 mila dollari dopo i cali dei giorni scorsi.

La cautela odierna degli investitori potrebbe derivare dai segnali provenienti dalla Fed sulle prossime mosse di politica monetaria. Ieri il presidente dell’istituto centrale di Kansas City, Jeffrey Schmid, ha avvisato di non essere pronto a sostenere una riduzione dei tassi di interesse mentre l’inflazione è ancora superiore al target del 2%.

I mercati monetari ora vedono il 54,5% di possibilità che la Fed tagli i tassi di interesse a settembre di 50 punti base, dal 72% di ieri, e prevedono altri due tagli entro la fine del 2024, secondo lo strumento FedWatch di CME Group.

I mercati si stanno avvicinando alla fine della settimana più volatile del 2024. Lunedì c’è stato il peggior calo dell'anno e il ‘misuratore della paura’ di Wall Street, il CBOE Volatility Index, era salito ai suoi livelli più alti dall'inizio della pandemia: lunedì era a 65 punti, oggi scende a 21,9 punti.

A questo punto molto ora dipende dai dati statunitensi della prossima settimana, in particolare dai numeri sull'inflazione al consumo e sulle vendite al dettaglio, con gli investitori che sperano in prove di un atterraggio morbido.

“La volatilità del mercato potrebbe rimanere elevata per un po' di tempo”, prevede Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management, ma “"gli investitori non dovrebbero reagire in modo eccessivo alle oscillazioni del sentiment del mercato”. "Con i fondamentali economici e degli utili ancora buoni e la probabile riduzione dei tassi di interesse da parte della Fed, il nostro scenario di base è ancora per l'S&P 500 che chiude l'anno intorno a 5.900" da 5.319 alla chiusura di giovedì, ha aggiunto Haefele.

Al momento “gli investitori stanno comprando il ribasso, tuttavia, con la mancanza di liquidità nei mercati, potremmo assistere a una maggiore volatilità nei prossimi mesi e ciò potrebbe significare che i mercati azionari potrebbero fare un passo indietro", spiega Teeuwe Mevissen, senior macro strategist di Rabobank.

Paramount Global (+6%): utili per azione pari a 0,54 dollari nel secondo trimestre, sensibilmente sopra le previsioni di 0,12 dollari, e ha inoltre annunciato il taglio del 15% della sua forza lavoro.

Taiwan Semiconductor Manufacturing (+3%): ricavi balzati del 44,7% rispetto a un anno prima, a 256.953 miliardi di dollari di Taiwan.

Expedia (+11%): EPS nel secondo trimestre di 3,51 dollari, battendo le stime di 3,06 dollari (dati LSEG).

Take-Two Interactive Software (+5%): prevede ricavi per il secondo trimestre compreso tra 1,42 e 1,47 miliardi di dollari, in linea con stime di 1,47 miliardi (dati LSEG).

Doximity (+28%): alzate le previsioni di ricavi per l'anno fiscale 2025 da 506 a 518 milioni, superiore alle stime degli analisti di 513,7 milioni (dati LSEG).

Akamai Technologies (+7%): ricavi del secondo trimestre saliti del 5% a 980 milioni di dollari, al di sopra delle aspettative.

Alphabet

UBS: ‘neutral’ e prezzo obiettivo sempre a 204 dollari.

NIKE

RBC: ‘neutral’ e target price fermo a 75 dollari.

Under Armor

JP Morgan: ‘sell’ e prezzo obiettivo confermato a 6 dollari.