Cellnex, i numeri sul semestre: +48% i ricavi e perdite per 43 milioni

La situazione, conferma la società, è in linea con la fase di crescita e di acquisizioni. Aumentano le prospettive di Ebitda per il 2020. Il presidente Bernabè: durante il coronavirus la società ha potuto operare con un grado di normalità «eccezionale».
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Cellnex pubblica i numeri sul semestre
Ieri la spagnola Cellnex ha pubblicato i numeri sul semestre registrando ricavi per 723 milioni di euro (+48%) ed Ebitda pari a 527 milioni (+64%) dopo aver consolidato le acquisizioni avvenute nel corso del 2019.
Il risultato netto del semestre è stato comunque negativo di 43 milioni, per l’effetto di maggiori ammortamenti (+95% rispetto al I semestre 2019) e costi finanziari (+23% rispetto allo stesso periodo del 2019) associati, in particolare, all’impegnativo processo di acquisizioni in Europa. La situazione, conferma la società, è in linea con la fase di crescita, e bisogna attendersi anche nei prossimi trimestri un risultato contabile negativo.
Salgono le prospettive di Ebitda
Al di là dei segni meno, ieri il più grande operatore europeo di torri di telefonia mobile ha aumentato le sue prospettive di Ebitda per il 2020 a 1,16-1,18 miliardi di euro contro una stima precedente di 1,065-1,085 miliardi di euro.
Le perturbazioni sociali ed economiche legate alla pandemia di Coronavirus non hanno inciso troppo sul business, tanto che secondo il presidente, Franco Bernabè, la società ha potuto operare con un grado di normalità «eccezionale».
Scissa dall'operatore spagnolo di infrastrutture Abertis nel 2015, Cellnex si è espansa fino a raggiungere una capitalizzazione di mercato di quasi 22 miliardi di euro ed è diventata la sesta società dell'indice IBEX 35 blue-chip, con una crescita in Borsa del 47% dall’inizio dell’anno. Nel 2019, ha investito quasi 4 miliardi dei 7,7 miliardi di euro che aveva dichiarato di voler spendere in un periodo non specificato, mentre nella prima metà del 2020 si è impegnata a investire circa 2,5 miliardi di euro.
I Benetton, Atlantia e l’opzione 5,98%
Nota di interesse: la società vede la famiglia Benetton con la holding Edizione, azionista con il 16,45%. Il 24 luglio 2018, pochi giorni prima del crollo del ponte di Genova, Atlantia (al centro della scena per il nodo Aspi) di cui i Benetton possiedono il 30%, sottoscrisse un accordo per l’acquisto di una partecipazione fino al 5,98% del capitale di Cellnex. Operazione che, come riporta Business Insider, Atlantia avrebbe dovuto esercitare in un’unica opzione entro il 12 luglio 2020. Già nel cda del 18 giugno scorso, la società concessionaria di Autostrade per l’Italia , data la situazione finanziaria complessa, ha chiesto una proroga, accordata con la facoltà di esercizio dell’opzione al 12 luglio 2021 con un valore dell’operazione calcolato in 1,3 miliardi (sulla base della chiusura di Borsa dell’8 luglio 2020).
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