Che paura in Borsa


Inflazione sopra le attese in Usa, a parte l'energia, è la domanda interna a riscaldare i prezzi. Il mercato ora guarda a rialzi dei tassi anche di 100 punti base, già il 21 settembre. Cosa fare?


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Un calo del 5,3% del Nasdaq e del 4% dell’S&P500 non è cosa di tutti i giorni. Se diamo un occhio a un grafico sui maggiori drawdown del Nasdaq dobbiamo tornare indietro nel giugno del 2020 per rivedere un movimento simile.

Ma cosa è successo? E soprattutto cosa dobbiamo aspettarci, mercati deboli o è una buona occasione di acquisto?

L’analisi drawdown ci dice che difficilmente i mercati rimbalzano in maniera forte il giorno successivo dopo un crollo. I future sono leggermente positivi.

Le motivazioni

Ieri il dato sull’inflazione americana ha deluso tutti, non è stato tanto quell’8,3% contro l’8,1% stimato dall’8,5% del mese precedente. A stupire è la variazione mensile salita dello 0,1% contro attese di un calo dello 0,1% da un luglio in cui era risultata piatta. Andando a scomporre le componenti dell’inflazione ci si accorge che, a parte un calo dei prezzi dell’energia, continua ad essere forte la domanda interna.

In particolare l’inflazione mese su mese, escludendo beni alimentari ed energia, è schizzata dello 0,6% contro il +0,3% atteso e lo 0,3% precedente. Dunque a continuare a correre sono i prezzi legati alla “domanda interna”. La parte, forse, più difficile dell’inflazione da spegnere e che rischia di alimentare una spirale pericolosa: alzo i prezzi perché li alza il mio vicino.

Cosa si aspetta ora il mercato?

Aumentano al 34% le stime di un rialzo dei tassi di 100 punti base già dal 21 settembre. Stamattina, Larry Summers, l’ex consigliere economico della Casa Bianca e noto economista che aveva già messo in guardia la Fed sul rialzo dei prezzi, in un tweet consiglia in uno scenario di perdurante alta inflazione, alla Fed di portare i tassi al 4%, dall’attuale 3%-3,25%. Nomura ritiene che i tassi arriveranno a 4,50%-4,75% intorno a marzo dell’anno prossimo.

Gli effetti sui singoli asset

Dollaro, ieri in forte rialzo con il DXY (dollaro contro un paniere di valute internazionali) che si porta vicino ai massimi di sempre e euro dollaro che scivola sotto la parità. Oggi dollaro stabile, euro in lieve recupero.

Tassi reali positivi, debolezza per l’oro.

Tech che soffrono in caso di rialzo dei tassi. Il modello di valutazione di molti titoli tecnologici è in gran parte legato all’attualizzazione dei flussi di cassa futuri, un aumento del tasso di interesse ne deprime il valore attualizzato.

Interesse per le società che riescono a trasferire l’aumento dei prezzi sui consumatori, vedi lusso.

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