Chiusura a Wall Street, si guarda ai dati macro


Inizio mese senza la Borsa di New York, chiusa per il Labor Day, e nel corso della settimana arriveranno altri dati macro dopo quello di venerdì scorso sull’inflazione negli Stati Uniti, particolarmente importanti in vista della prossima riunione della Federal Reserve, attesa tagliare i tassi di interesse.


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Wall Street chiusa

Chiusura per il Labor Day a Wall Street in questo inizio di settimana e di mese, mentre l’attenzione dei prossimi giorni sarà sempre sui dati macro provenienti dagli Stati Uniti e le relative conseguenze sulle prossime scelte della Federal Reserve.

Agosto è stato positivo per i tre principali indici di New York che hanno chiuso con un bilancio positivo, in particolare per lo S&P500 e il Dow Jones in crescita per il quarto mese consecutivo in verde.

Il sentiment positivo è dovuto al nuovo ottimismo sul taglio dei tassi di interesse della Federal Reserve e all’andamento dell’economia. Con il PIL al 3%, prova di solidità, e l’inflazione (PCE core) risultata inferiore alle attese, il mese ha visto un chiaro cambio di rotta nella retorica della Fed, emersa nel discorso del Presidente Jerome Powell nel corso del Simposio di Jackson Hole che aveva alimentato le attese per il via all’allentamento monetario già dalla prossima riunione di settembre.

Attualmente il FedWatch di CME Group sconta al 69% un taglio di 25 punti base a settembre, mentre si attendono altri due tagli a novembre e dicembre. Tutto da verificare, anche con il check-up sul mercato del lavoro che caratterizzerà la seduta finale della settimana.

Nel dettaglio, i Non-Farm Payrolls dovrebbero registrare un aumento da 114mila a 160mila unità, il tasso di disoccupazione è visto in calo dal 4,3% al 4,2%, mentre il salario orario medio è stimato in aumento su base annuale dal 3,7% dal 3,6% di luglio.

Margine di manovra per la Fed

Il dato sull’inflazione negli USA pubblicato venerdì aveva mostrato il proseguire della tendenza dei prezzi a scendere verso l’obiettivo del 2% fissato dall’istituto centrale statunitense. Ora si attende il rapporto sul lavoro previsto venerdì prossimo che potenzialmente potrebbe influenzare le scelte della Fed.

"Un taglio dei tassi della Fed a settembre è assicurato dopo il discorso del presidente Powell a Jackson Hole", spiegava Ben Ayers, economista senior di Nationwide, aggiungendo che “un ulteriore raffreddamento dell'inflazione potrebbe dare alla Fed un margine di manovra per essere più aggressiva con i cali dei tassi nelle prossime riunioni, soprattutto se il mercato del lavoro dovesse mostrare un forte deterioramento".

A questo punto, Ayers prevede “ancora tagli da 25 punti base per le restanti tre riunioni del FOMC del 2024, ma la porta è aperta a riduzioni maggiori se le condizioni economiche si indeboliscono più del previsto”.

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