CHL, presentata istanza di fallimento ma “infondata” secondo il cda

CHL ha ricevuto la notifica di un’istanza di fallimento presentata presso il Tribunale di Firenze dalla procura della Repubblica, basata "sull'asserita situazione di insolvenza della società".

L’atto, però, ha visto la contrarietà del consiglio di amministrazione della società, il quale ha definito “non fondata” l’istanza, basata su presupposti “insussistenti” per la dichiarazione di fallimento.

Inoltre, il cda ha deciso di proseguire le già annunciate attività di acquisizione del 100% di Airtime Sp.Zo.O., Prime Exchange Technologies e Rubelite, mentre resta confermata data del 20 dicembre per l’aumento di capitale di Terra SpA, controllata da CHL, a servizio del conferimento delle partecipazioni nelle tre società da acquisire.

La scorsa settimana il titolo Chl era stata temporaneamente sospesa dalle negoziazioni di borsa su segnalazione della Consob che aveva ravvisato "gravi irregolarità" da parte dei vertici che avrebbero portato ad atteggiamenti di abuso di mercato.

Secondo quanto comunicato dalla Consob, “le anomalie emerse nell'ambito degli accertamenti, tuttora in corso, evidenziano numerosi e gravi elementi di irregolarità rispetto alle attività poste in essere dagli esponenti apicali della società che si riflettono sulle informazioni che vengono fornite al pubblico, con riferimento alla reale situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'emittente e che tali elementi sono potenzialmente riconducibili ad ipotesi di abuso di mercato”.

La sospensione, aggiunge la Consob, avverrà “fino a quando, anche in esito alle ulteriori attività istruttorie in corso, non sarà possibile valutare il reale stato economico finanziario e patrimoniale della società e ripristinare un completo e corretto quadro informativo sui titoli”.

Attiva nel settore del commercio elettronico, CHL è quotata nell’indice FTSE Italia Small Cap dal 2 giugno 2000.