Cina, cambiano i criteri per investire sui tech. Ecco perché scegliere Pinduoduo


In questo momento il rischio maggiore è quello di un contrasto con le autorità. Pur avendo multipli molto alti, la piattaforma di e-commerce per l’agricoltura ha stabilito ottime relazioni con Pechino che favoriscono le prospettive di crescita. Gli insegnamenti del caso Meituan.


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Meituan ha avvertito gli investitori della possibilità di una multa molto salata.

Nei primi 20 giorni di agosto le maggiori aziende tecnologiche cinesi hanno perso più di 50 miliardi di dollari in valore di mercato, dopo che il governo ha proposto nuove regole per frenare il comportamento anticoncorrenziale tra le grandi aziende tecnologiche.

Negli ultimi 10 giorni quasi tutte hanno ampiamente recuperato le perdite, ma un denso clima di incertezza continua a pesare sul settore. Prendiamo Meituan, il colosso cinese della consegna di cibo a domicilio, che questa mattina ha annunciato i risultati del secondo trimestre. Agli investitori interessa relativamente poco che la società, partecipata dalla holding Tencent, abbia chiuso il trimestre con una perdita di 342 milioni di dollari, rispetto all’utile di 420 milioni dello stesso periodo di un anno fa. Le righe più lette del comunicato (diffuso lunedì 30 agosto) sono quelle in cui la società afferma che le potrebbe venire comminata una multa “di un’entità significativa” da parte dell’autorità antitrust di Pechino.

Quotata a Hong Kong, Meituan è l’ottava società cinese per capitalizzazione e da aprile è al centro di un’indagine della China’s State Administration for market Regulation (SAMR), che ha puntato i riflettori sui rapporti fra l’azienda e i suoi clienti, ristoranti e altri venditori di cibo. L’ipotesi è che Meituan obblighi i produttori di cibo a usare in via esclusiva la sua piattaforma per le attività di e-commerce. Nel comunicato Meituan dice che sta collaborando attivamente con gli ispettori della SAMR e che è probabile che le verrà chiesto “di cambiare le sue modalità di sviluppare il business e/o di pagare multe significative”.

Accolta la richiesta di concedere ai dipendenti occasionali un’assicurazione infortuni.

Nel trimestre i ricavi complessivi di Meituan, le cui attività comprendono anche la prenotazione di hotel e il bike sharing, sono saliti del 77% rispetto allo stesso periodo del 2020 arrivando a 43,7 miliardi di yuan (6,7 miliardi di dollari), oltre le stime degli analisti (42,3 miliardi di yuan). Una crescita fortissima, ma che cosa succederà se l’azienda dovesse entrare in rotta di collisione con il governo? A giugno la società aveva annunciato di avere accolto la richiesta della SAMR di concedere anche ai suoi dipendenti occasionali una copertura assicurativa per il rischio di incidenti sul lavoro, facendo salire le preoccupazioni degli investitori su cosa ciò avrebbe comportato in termini di aumento dei costi.

Ma è evidente che il rischio più grande resta quello delle sanzioni: tutti gli investitori hanno ben stampato nella mente la cifra di 2,8 miliardi di dollari, la multa che all’inizio di quest’anno è stata comminata ad Alibaba che a lungo aveva cercato di resistere alle richieste delle autorità di Pechino.

Questa settimana la rivista americana Barron’s si chiede se sia ancora possibile e attraente investire in Cina. La risposta è sì, ma bisogna tenere conto che è diventato più complicato.

Pinduoduo sposa in pieno le politiche di Pechino. Da inizio anno il titolo ha perso il 47%.

Secondo Cathie Wood, la famosa investitrice a capo dei fondi Ark, fra le società tech cinesi quella che in questo momento è meglio posizionata per dialogare con il governo è Pinduoduo, azienda che gestisce una piattaforma di e-commerce specializzata nella vendita diretta di prodotti agricoli ai consumatori. Nell’ultima settimana le azioni di Pinduoduo sono salite del 19%, guarda caso dopo che il management ha annunciato l’impegno del gruppo a sostenere con 10 miliardi di yuan lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura e il miglioramento delle condizioni di vita degli agricoltori.

Quotata al Nasdaq, Pinduoduo capitalizza 119 miliardi di dollari e ha multipli decisamente meno attraenti delle concorrenti Alibaba e JD.com. Secondo il consensus degli analisti chiuderà il 2021 con ricavi pari a 16,7 miliardi di dollari e una perdita di 600 milioni. L’anno prossimo i ricavi saliranno a 23,4 miliardi e il risultato sarà un mini-utile di 200 milioni. Al prezzo attuale di 95 dollari il rapporto Ev/Sales è un multiplo di 4 volte, altissimo rispetto alle 2 volte di Alibaba e alle 0,67 volte di JD.com. Eppure piace, proprio perché ha scelto di assecondare in tutto le scelte politiche del governo cinese. Su 37 analisti che coprono il titolo, 26 consigliano di comprare l’azione (10 hanno raccomandazione Hold) e la media dei target price è 146 dollari. Dall’inizio dell’anno la quotazione ha perso il 47%.

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